Capitolo 22

1K 64 0
                                    

Quando ci staccammo da quel meraviglioso bacio mi sembrò di aver perso la cognizione del tempo. Osservai gli occhi di Niall, erano lucidi, come se avesse pianto a causa di tutto quel nervosismo e probabilmente l'aveva fatto davvero.
"Che hai combinato?" Dissi lanciando uno sguardo alle sue spalle e vedendo la stanza completamente distrutta, le lenzuola del letto erano tutte sfatte, il comodino era a terra insieme a fogli sparsi e foto e poi un piccolo lume era ai piedi dell'armadio.
Non mi rispose ed io entrai in quel casino di stanza, poi mi voltai e andai a chiudere la porta, mi poggiai spalle al muro e osservai lui che si sedeva sul letto di fronte a me e mi fissava.
"Perché hai fatto tutto questo?" Chiesi dolcemente, sapevo che con lui dovevo avere pazienza, che con il tempo mi avrebbe dato le sue risposte.
"Ero arrabbiato"
Mi avvicinai a lui e mi sedetti al suo fianco.
"Perché?"
"Per quello che mi hai detto stasera, cercavo solo di proteggerti. Poi ho bevuto e la situazione mi è sfuggita di mano"
"Mi avevi detto che tuo papà era morto" dissi
"Per me lo è"
"Perché?"
"Perché? Mia mamma è morta due anni fa e lui si è rifatto una vita del cazzo con quella li!"
"Cerca solo di andare avanti, Niall. È pur sempre tuo papà, ti vuole bene"
"Non mi vuole bene! Io sono il figlio sbandato, quello poco raccomandabile, non siamo mica tutti come i figli della sua amorevole compagna. Lui si è rifatto una famiglia ed io non ne faccio parte, per questo lui per me è morto" disse duro
"Mio padre è morto davvero e vorrei avere la fortuna di averlo con me. Tu sei fortunato ad avere tuo papà"
"Lexi.. Io" disse "non parliamone!" Aggiunse
"Avrei solo voluto che non mi dicessi l'ennesima bugia"
"Mi dispiace"
Ed era una delle poche volte in cui avevo sentito Niall dire quella parola.
"Non farlo più. Niente più bugie, Niall. Per favore. Se vuoi dirmi una cosa me la dici ma preferisco non sapere nulla se poi devi dirmi una cazzata"
"D'accordo" disse con aria quasi stanca
"Devi imparare a gestire la tua rabbia, distruggere tutto non è la soluzione perché adesso dobbiamo sistemare tutto" dissi ridendo
Lui rise insieme a me e si passò una mano fra i capelli.
"Dobbiamo per forza?" Chiese mostrandomi una fila perfetta di denti
"Certo" dissi spintonandolo
Lui si avvicinò e mi baciò, quando si staccò rimase a un centimetro dal mio viso e mi sorrise
"Ti amo, Lexi" disse soffiando sulle mie labbra. Era la prima volta che me lo diceva da lucido, senza alcool o altro. Il mio cuore parve aumentare la sua velocità e sembrò che volesse uscire dalla gabbia toracica.
Feci un sorriso felice e strinsi la sua mano
"Ti amo anch'io"
"Anche dopo tutto quello che ti faccio passare?" Mi osservò e i suoi occhi mi parvero un immenso pozzo di blu
"Si, anche dopo tutto questo"

Quando finimmo di sistemare quel casino guardai l'ora, erano le 14:00 e io e gli altri avremmo dovuto incontrare Ashton. Con tutto quel trambusto me ne ero quasi dimenticata, erano passati pochi giorni eppure a me sembrava passata un'eternità.
"Devo andare da Ashton insieme agli altri!" Dissi a Niall
"Posso venire con te?"
"No"
"Lexi"
"Niall, non metterti in mezzo!" Dissi con un tono che anche a me parve troppo duro.
"Allora ti aspetto dopo da me?"
"Ok" dissi stupita che si fosse arreso così facilmente.
"Ti porto io dagli altri. Liam sarà andato via. Però ce ne andiamo dalla finestra"continuò
"No! Adesso scendiamo, salutiamo e andiamo via" dissi seria
"Lexi non voglio"
"Fallo per me!" Lo supplicai
"Ok" disse sbuffando e uscendo
Scendemmo giù e Bob ed Anne erano seduti sul divano che aspettavano, ci avvicinammo e Niall aveva l'aria di uno che stava per andare al patibolo.
"Noi andiamo, è stato bello conoscervi" dissi sorridendo e salutando i due
"È stato un piacere conoscere te. Grazie mille" disse Anne abbracciandomi e lasciandomi sorpresa
"Lexi, andiamo" disse Niall davanti la porta mentre suo papà lo osservava con aria triste. Bob doveva soffrire molto nel vedere il figlio ignorarlo e odiarlo così tanto.
Mi indirizzai verso il biondo che mi prese per mano e uscimmo da quella casa in cui in sole poche ore avevo scoperto e visto tantissime cose.
Quando salimmo in macchina Niall non parlò per tutto il tragitto e io non gli posi nessuna domanda, stava pensando a molte cose e io non dovevo intromettermi, in più ero nervosa per l'incontro con Ashton.
Arrivammo al ripostiglio e io mi incamminai verso la porta quando Niall mi fermò
"Grazie per oggi" disse
"Non devi ringraziarmi"
Annuii e mi superò per aprire la porta.
"Finalmente! Andiamo?" Disse Tom vedendomi
"Si" risposi io
Presero le loro cose e si indirizzarono in auto, prima di raggiungerli mi voltai verso Niall e gli sorrisi cercando di fargli capire che sarei stata bene e che non mi sarebbe accaduto nulla.
"Se ti succede qualcosa vado fuori di testa" disse nervoso
"Starò bene" dissi baciandolo
"A dopo" continuai staccandomi da lui e correndo dagli altri
"Smuovi il culo" urlò Em
"Arrivo" dissi alzando le mani e salendo in macchina.
Quando arrivammo nel luogo dell'incontro tutto mi parve troppo silenzioso, troppo calmo e questo mi fece venire i brividi.
Due macchine arrivarono veloci nel grande piazzale, erano più di noi e questo mi spaventava.
"Salve" disse Ashton scendendo dall'auto e sorridendoci, era un ragazzo alto dallo sguardo che faceva venire i brividi.
"Ashton" disse Jack
"Allora, mi hanno detto che avete qualche lamentela" disse con un sorriso cattivo
"Ci hai dato della droga di cattiva qualità" dissi
Lui rise come se mi stesse prendendo per il culo, e questo mi fece salire i nervi.
"Come siamo nervose, Lexi. E che volete da me?"
"Ridacci i soldi"
"Ridarvi i soldi?" Rise lui "non se ne parla. Sapete come si svolgono le cose con me, niente rimborsi"
"Non puoi fregarci così!" Disse Tom
"Ashton, ridacci i soldi" dissi stringendo il pugno e notando che eravamo praticamente circondati
"Altrimenti?" Disse guardandomi e puntandomi una pistola, deglutii nervosamente e spalancai gli occhi
"Che cazzo fai? Ashton posa quella cazzo di pistola!" Disse Jack
"Jack questa ragazzina parla troppo!"
"Non parli più?" continuò poi fissandomi.
Non resistetti e uscii la pistola anch'io, puntandogliela. Giuro che ero disposta a ficcargli una pallottola in testa se avesse continuato a dire cazzate.
"Mi piaci! Sai il fatto tuo" rise lui osservandomi, tutti intorno a noi erano fermi e aspettavano una mossa.
"Ma sei solo una ragazzina stupida e innocente!"
"Giuro che ti ammazzo! Dacci i nostri soldi" dissi nuovamente
L'unica cosa che sentii fu uno sparo e un dolore alla spalla, abbassai lo sguardo e poggiai una mano sul quel punto. Mi aveva sparato.
Poi un altro sparo fece eco nel piazzale isolato, vidi Ashton colpito a una gamba accasciarsi a terra, mi voltai e vidi Niall con una pistola in mano.
Corse verso di me e nel frattempo mi accasciavo a terra per il troppo dolore, tenevo la mano stretta sulla mia spalla e il sangue scorreva veloce.
"Lexi" disse Niall afferrandomi
"Tu non mi ascolti mai" dissi ridendo stanca e dolorante.
Era lì, era lì per me, voleva proteggermi.
"Sei una combina casini, Lexi!" Disse
Fu l'ultima cosa che sentii prima di svenire.

Scammers (Niall Horan)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora