La notte alpina è infida e ingannevole, e gli abitanti del piccolo paesino vicino alla foresta lo sapevano molto bene.
È capace di trarre in inganno in molti modi, per poi ucciderti brutalmente : sbranato da un orso, caduto in un crepaccio o costretto a vagare per sempre senza trovare mai la via di casa
Ma a quanto pare anche conoscendo i pericoli della notte nelle foreste montane quattro figure illuminate da delle torce hanno deciso di avventurarsi nei boschi senza pensare alle conseguenze.
Illuminate dalla flebile luce delle torce le sagome si spintonavano a vicenda, bisbigliando fra loro, cercando di mantenere un passo leggero, ma con scarsissimi risultati.
“Secondo me non ne vale la pena, e poi è davvero tardi” disse una voce femminile, e un’altra le fece eco : “Anche per me, e poi domani dobbiamo andare a scuola, d’altronde è l’ultimo giorno”.
La sagoma che teneva la torcia rispose “State zitte voi due, sapete benissimo quanto valga quello che stiamo cercando, e poi, da quand'è che ti interessa così tanto la scuola, eh Michelle ?" osservò con sarcasmo. La ragazza sbuffò “Lo sai che preferisco stare a scuola che in mezzo alle foreste, eh Timothée ?” disse, facendogli il verso.
Una quarta figura camminava a poca distanza dai tre, e ascoltava in silenzio gli altri discutere .
“Leo, tu con chi sei d'accordo ?” chiese Timothée, osservando il ragazzo nell’ombra, in cerca di una risposta.
“Se trovassimo davvero quello che stiamo cercando, di sicuro diventeremo ricchi, sapete quante persone sarebbero disposte a pagare migliaia di euro per quello ?” disse il ragazzo, e Timothée sorrise : “Visto ?”.
Michelle e Clarissa, così si chiamava la ragazza che aveva parlato per prima, si guardarono con sguardo esasperato, e Clarissa sbottò : “Ti stai basando semplicemente su racconti di veterani di guerra, quelli non hanno neanche una rotella al posto giusto e tu lo sai molto bene, e anche se fosse vero, quante possibilità abbiamo di trovare un aereo nel bel mezzo della foresta, e oltretutto di notte?”.
Mentre la ragazza parlava, Timothée sbuffò, ma continuò ad avanzare nell’infida foresta, osservando ogni punto di essa in cerca dell’aereo da guerra che ormai da mesi cercava.