Callias non seppe come sentirsi, il fatto di essere il preferito del suo assassino lo faceva sentire in pericolo. Circa qualche giorno fa, aveva ricevuto una busta rossa. Non ci aveva pensato due volte ad aprirla. La foto era chiara così come la scritta dietro.
Spero che vi stiate divertendo come noi,
Con affetto un vostro "vecchio amico"...
Nella mente di Callias cominciarono a crearsi migliaia di scenari possibili, eppure non aveva valutato l'ipotesi che in verità quel mostro non stava facendo nulla a Clare. Uscì dal suo tempio e si diresse a quello di Atlas. Accadeva spesso, molto spesso, che collaborassero insieme, scambiandosi informazioni, discutendo sulle basi di esse. Bussò due volte alla porta per far capire all'amico che era lui. Atlas gli aprì, guardando prima fuori dalla porta e poi facendogli segno di entrare.
"- Novità? -" domandò mentre ripuliva l'immenso disastro nel suo tempio, lanciò una maglietta a destra e un pantalone a sinistra, sistemò un mucchio di giacche a lato e tirò fuori una scatola di cartone dove avevano racchiuso tutte le informazioni ottenute. Principalmente erano solo foto, lettere e fiocchetti dei biglietti che ricevevano in anonimo.
"- Sì, in parte già sospettavamo che fosse con lui. Questa è la conferma-" passò la foto al suo amico. Atlas fece scorrere un dito su quella fotografia. Era sul punto di piangere, i suoi pensieri stavano avendo la meglio. "- Fratello, vedi? Non c'è nulla! Sta benissimo-" Callias aveva imparato a comprendere che i piccoli segnali di Atlas erano l'inizio di esplosioni emotive, lui spesso le tratteneva ma era facile capire quando le avesse: stringeva i pugni fino a quando le sue nocchie diventavano bianche, contava i polpastrelli dito dopo dito, camminava passandosi le mani fra i biondi capelli, tirava indietro la testa per trattenere le lacrime. Doveva esserci.
"- Callias -" riuscì a dire,
"- Sì? -"
"- E' Photoshop -" se ne era accorto subito, la Giorgia con l'hamburger in mano era una foto di due anni fa non "attuale",
"- Ah -"
Nel mentre
"- Sei esagerata! -" urlò,
"- Non c'è la faccio Nick levamelo di torno! -" Clare era aggrappata ad un palo per sfuggire ad un minuscolo ragnetto, tra qualche ora sarebbe partito il loro aereo e lei era lì terrorizzata.
"- Sei pazza! Io non ho intenzione di toccarlo -" a differenza sua non era aggrappato ad un palo, ma manteneva una debita distanza.
"- Allora non saliremo mai su quella macchina e non partiremo -" il ragnetto, minuscolo, decise autonomamente di scendere da solo come se avesse capito. Immediatamente Clare e Nick si fiondarono sui sedili e partirono per l'aeroporto. Per l'occasione decisero di indossare un'outfit comodo affinché non dessero all'occhio.
"- Posso chiederti una cosa? -" gli domandò Nick mentre guidava, i capelli corti biondi al vento, con dei Ray Ban sulle sfumature del grigio-nero.
"- Certo -" rispose Clare, mentre sistemava la borsa.
"- Perché Callias? -"
"- Beh, esteticamente non puoi negare che sia brutto -"
"- Allora non è amore ma attrazione fisica -"
"- Esatto -" confermò, abbassando il finestrino,
"- Sei attratta da me fisicamente? -" a quelle domanda a bruciapelo lei divenne rossa, sì,
"- Nick, io sì credo di sì, non lo so -"
"- Capisco, credi ancora che voglia farti del male -" dopo tutto quello che aveva fatto, tutti avrebbero avuto quel pensiero fisso in mente,
"- Puoi biasimarmi? -" domandò,
"- No, però credevo che avessimo superato questo problema -" rispose rassegnato,
"- Nick, hai minacciato di uccidere la mia famiglia -" lo guardò di traverso, lui la trovava divertente, per cui gli era difficile crederle,
"- Solo tuo fratello -" rispose girando a destra,
"- E Callias, Atlas, Ronald, Luna e Maggy -" lo corresse,
"- Con Callias ci sono andato piuttosto piano. -" aggiunse,
"- Non credo proprio, ha ricevuto lo stesso trattamento di tutti -" sentenziò,
"- E tu come lo sai? Come sai che io non gli ho risparmiato determinati messaggi? -" in verità Clare indovinò per caso,
"- Semplicemente lo so -" concluse il discorso, lui capì che era una battaglia persa, si sarebbe guadagnato la sua fiducia e poi avrebbe deciso come le cose sarebbero andate a finire.
Per le successive due ore non fecero altro che raccontarsi a vicenda tutte le cose successe nel corso della loro vita. Nick confidò che nonostante fosse bilionario non si era mai sentito tanto solo. Poteva pagare qualcuno per una notte nella speranza che quella persona lo consolasse abbastanza da farlo sentire accettato da sé stesso, le confidò inoltre che si era innamorato di lei ad una festa. Clare non ricordava nulla per cui lui cominciò a raccontarle ogni singolo dettaglio di quella serata come se stesse componendo un puzzle:
"- Avevi 14 anni, era una delle classiche feste che davate a casa vostra, la villa illuminata da lanterne cinesi corallo, macchine da corsa parcheggiate nel vialetto, musica suonata da tuo fratello con la sua band. Come al solito tu avevi deciso ritirarti nell'attico. Se credevi di non essere vista ti sbagliavi. Chiunque avesse avuto il coraggio necessario di aprire gli occhi, guardando qualcosa che fosse diverso da un telefono, ti avrebbe notato in tutto il tuo splendore. Nonostante tu indossassi un semplice vestito blu corto fino al ginocchio, io m'innamorai come un bambino davanti al gioco dei suo sogni. A risvegliarmi dai miei sogni fu mio padre, dopotutto eravamo lì per investire. -"
"- Ora dov'è tuo padre? -" gli domandò,
"- In un posto migliore -" una goccia fredda percorse la schiena di Clare, domanda sbagliata al momento sbagliato, lui non fece trasparire nessuna emozione, come se quello che avesse appena detto fosse niente, "- Non ho pianto la sua morte, nessuna lacrima e soprattutto nessun rimpianto, è morto e basta. Mia madre era straziata dal dolore, fissava il vuoto dicendo di vedere mio padre, faceva apparecchiare per tre convinta che lui tornasse a casa la sera stessa, stirava lei stessa i vestiti per lui poggiandoli la sera sul lato destro del loro letto matrimoniale. Non stava elaborando il lutto lo stava subendo. La portai dai migliori psicologi al mondo. Cercai di assisterla, ma non ci fu più nulla da fare. Morì un'anno dopo. Il giorno del tuo compleanno -" la guardò negli occhi, erano di ghiaccio, doveva essere un grande per aver metabolizzato tutto così in fretta,
"- Mi dispiace -" riuscì a dire,
"- A me no. Non credo in Dio, ma so che se mi fosse arreso quel giorno, non ti avrei mai incontrato -" la macchina si fermò davanti un'aeroporto enorme, Clare rimase immobile un secondo prima di accorgersi di dover scendere, una nuova avventura l'aspettava...
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Con affetto, un ammiratore segreto...
AçãoClare Callum ha sempre pensato che la sua ricca famiglia fosse normale, con qualche litigio, si sa cose da ricchi; fino a quando si ritrova catapultata su un'isola mortale per incominciare un gioco mai finito. Ma il peggio deve ancora venire perché...