8.

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Giusy's pov.

"Il mio gelato è più buono!" Esclama Alexander, che per tutto il tempo non ha fatto altro che lodare il suo gelato.
Alla fine è stato lui a chiedermi di uscire, per quanto Arianna avesse insistito per farlo fare a me.
È un ragazzo così simpatico e carino, spero abbia lo stesso parere lui di me.

"Ma non è vero! La vaniglia è molto meglio del pistacchio!" Ridacchio.

"Se lo dici tu" risponde, per poi prendere un po' di gelato sul dito e macchiarmi il naso per poi dare un bacino nello stesso punto.

"Hey! Ma che fai?" Alzo gli occhi al cielo.

"Oh nulla, mi sto solo gustando il gelato" risponde ridendo.

Ci fermiamo su una panchina e lui mi fa appoggiare le gambe sulle sue ginocchia.
Divento rossa come un peperone e lui lo nota.

"Ti imbarazza stare così? Se ti senti a disagio puoi anche sederti normalmente" mi rassicura.

"No, no tranquillo" sorrido, ma non sembra molto convinto, così per farlo pensare ad altro prendo il mio gelato e faccio la stessa cosa sua, lo sporco sul naso per poi dare un bacio in quel punto.

"Ti sei vendicata alla fine" mi guarda male lottando per nascondere un sorriso.

"Ovviamente" rido, e mi avvicina di più a lui.

"Che belli quei tulipani!" Esclamo indicando una casa davanti a noi con un giardino pieno di fiori.

"Quale ti piace di più?".

"Quello rosso", si alza e lo guardo confusa.
"Dove vai?".

"A prendere il fiore alla donzella".
Che?.

"Ma è proprietà privata, dove pensi di andare se i padroni di casa ti vedono verrai cacciato a calci!" Esclamo.

"Non sarebbe la prima volta" dice facendomi scoppiare a ridere.

Alzo gli occhi al cielo, "Non farò domande".

"Meglio" dice, per poi sporgersi sul cancello che ci divide da quei fiori e rubare un tulipano.

Il mio cuore si ferma quando lo vedo inginocchiarsi davanti a me.

"Vuoi farmi l'onore di accettare questo fiore rubato?" Chiede ridendo, e lo stesso faccio anche io.

"Certo che si" prendo il tulipano e lui si alza.
Ora siamo faccia a faccia, e cavolo, è davvero un bel ragazzo, capisco perché mi è venuta una cotta per lui.
Mi sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio e poi perdo un battito, non appena le sue labbra si posano sulle mie.

Si stacca, mi sorride ed io faccio lo stesso.

"Scusami bellissima, non sono riuscito a resistere, spero per te non sia stato troppo affrettato" mi spiega così dolcemente.

"No... Beh...ecco io- cioè -" balbetto facendolo ridere.

"Non capisco se ti è piaciuto oppure no".
Ovvio che mi è piaciuto, che domande.

"No, no non farmi queste domande ti prego, mi metti in imbarazzo!" Mi metto le mani sul viso, "Sai che mi è piaciuto ma vuoi sentirlo dalla mia bocca!" Lo guardo male mente lui continua a ridere.

"Dai, non è difficile. Basta dire "si Alexander, mi è piaciuto e voglio uscire di nuovo con te" mi circonda i fianchi con le braccia.

Alzo gli occhi al cielo e ripeto tutto.
"Si Alexander, mi è piaciuto e voglio uscire di nuovo con te" dico imitando la sua voce.

"Perfetto", altro bacino sul naso, "ora ti accompagno a casa e domani ci vediamo alla stessa ora".

"Va bene", e mi bacia a stampo sulle labbra.
Non sto sognando, vero?

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