"Mamma puoi aiutarmi a fare questo esercizio?".
"Ma dai tesoro, sei grande e non sai fare questa divisione?" Ride.
"Ma è troppo difficile!" Esclamo mettendo il broncio.
Mamma mi aiuta a svolgere l'esercizio e dopo un po' vedo entrare papà con due fiori in mano.
"Come stanno le mie ragazze?" Ci sorride.
"Vi ho portato questi, la rosa per la mia adorata moglie e il tulipano per la mia piccolina"."Piccolina? Sono grande papà" alzo gli occhi al cielo nascondendo un sorriso, per poi afferrare il tulipano.
"Ma no, guardati come sei piccola" mi abbraccia.
Vengo svegliata da un urlo, probabilmente uno dei ragazzi ha imprecato per chissà quale motivo.
Sono seduta nei sedili posteriori della macchina, al mio lato ci sono Axl e Ash.
Axl si voleva mettere avanti vicino a Finn, ma lui ha preferito di no per non fargli combinare casini.
Ho sognato mamma e papà.
Non è la prima volta che mi succede, però non sono semplici sogni, sono ricordi.Senza accorgermene inizio a piangere.
"Hey Evaline che hai?" Mi chiede dolcemente Ash, alzandomi il mento con due dita.
"sto bene ma... Finn per favore fermati, ho bisogno di un po' d'aria" continuo a singhiozzare.
Finn ferma l'auto senza fare domande e mi allontano un po', appoggiandomi ad un muretto in modo che loro non possano vedermi.
Non mi piace condividere con gli altri i miei problemi, non l'ho mai fatto neanche con Arianna o mia zia.Dopo un po' sento dei passi.
Sarà Finn?"Che hai?" Axl.
"Niente" gli rivolgo le spalle.
Già immagino che aspetto ho, con il trucco sbavato e i capelli scompigliati."Stai piangendo, hai per forza qualcosa" si mette davanti a me.
"Davvero, non è nulla. Ho sogno fatto un'incubo" gli spiego asciugandomi le lacrime.
"Ti va di parlarne?" Mi chiede dolcemente avvicinandosi un po'.
"No".
Sbuffa.
"E va bene, ti aspetto in macchina".Prova ad allontanarsi ma lo fermo.
"Ho sognato i miei genitori" ammetto.
Non so perché gli ho detto questo, magari non gli interessa neanche, oppure crederà che la mia reazione è stata esagerata, dopotutto è ubriaco.Si avvicina di nuovo.
"È stato un brutto sogno?".
"Beh no... In realtà era una scena accaduta realmente quando avevo tredici anni".
Mi mette una mano sulla guancia.
"È un bene se ci pensi che tu sogni i momenti passati con loro, avrebbe fatto più male non avere più ricordi"."Hai ragione ma... Avvolte preferirei dimenticare".
"No, credimi, non ti farebbe bene. Fa male vivere aggrappandosi ad un ricordo, lo so, ma dimenticare non è la soluzione" dice mentre mi accarezza la guancia.
È molto vicino a me, e cavolo, odora così tanto di alcool.
Lo allontano delicatamente.
È ubriaco, probabilmente neanche si ricorderà di questo domani."Grazie..." Sorrido.
"E di che" scrolla le spalle, ma sembra quasi infastidito dal fatto che io l'abbia allontanato.
"Ora vuoi tornare in macchina?" Riesce a ricambiare il sorriso.
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The Journey
ChickLitDa quando i genitori di Evaline non ci sono più, lei si è molto chiusa in se stessa. Non ama uscire, a differenza della sua migliore amica Arianna, che con la sua passione per le moto, è riuscita a far rinascere la sua amica. La vita di Evaline cam...