Avevo deciso di ritirarmi dalla vita come cacciatore di demoni e dedicarmi solo al loro soccorso alla fine di una battaglia.
Per questo motivo non mi era stato più affidato un corvo. Quella sera non mi sarei mai aspettata che uno di loro venisse a chiedere soccorso proprio a me.Esatto, i corvi che accompagnavano e indicavano la via ai nostri cacciatori. Loro sapevano il mio segreto, sapevano chi io fossi. Kagaya in persona, come dai suoi antenati, gli aveva vietato di non rivelare la mia identità, finché non avrei deciso io stessa di mostrarmi ai nuovi pilastri.
Mi ero promessa, che solo quando si fosse rivelata quella generazione capace di uccidere Muzan, colui che aveva creato i demoni, sarei fuoriuscita dalla maschera che i capofamiglia, del tempo in cui mi ero ritirata fino a Kagaya, mi avevano aiutato a creare.
E mai fino a quel momento, un corvo era venuto a chiedere il mio soccorso, mi implorava di aiutarli, perché ero l'unica in grado di raggiungerli in poco tempo, e salvar loro la vita.
"Ichika sei l'unica in grado di poterli salvare"
E come se fosse stato avvertito Kagaya entrò nella mia camera, aprendo con la tranquillità che lo caratterizzava, le porte.
Mi sorrise semplicemente, osservando attentamente me e il corvo che sperava in una mia risposta positiva.
"Che devo fare?"
Lui si avvicinò a me e osservò la luna che rifletteva la sua luce nella mia camera, un bagliore chiaro e limpido come un cielo sereno.
"La scelta è la tua cara Ichika, quello che posso consigliarti io, è di essere te stessa, solo così troverai la retta via"
Me stessa
Mi incamminai verso il mio armadio prendendo al suo interno la mia katana, trascurata nelle ante del mio armadio per decenni, finché quel corvo non aveva deciso di chiedere il mio aiuto.
Afferrai la mia katana dal colore viola, sfoderandola dal suo involucro che l'aveva protetta per tutto questo tempo."Non se ne vedono più di katane così speciali e viola"
non risposi alla sua affermazione, perché quel colore mi portava alla memoria tutti i ricordi del mio passato che io stessa stavo ancora cercando di dimenticare.
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Sanemi's Light
FantasiFurono le sue attenzione, le sue delicate carezze e il suo dolce sorriso a farmi innamorare di lui. Ero sempre stata la ragazza che osservava gli altri innamorarsi, senza mai capire cosa significasse davvero la parola amore, finché un giorno non dec...