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Stavo camminando lungo il giardino della dimora, che affacciava sulla mia camera, ripensando alla conversazione avvenuta con Sanemi

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Stavo camminando lungo il giardino della dimora, che affacciava sulla mia camera, ripensando alla conversazione avvenuta con Sanemi.

Forse mi stavo facendo travolgere un po' troppo da quei sentimenti di cui mi ero privata, e non ero più in grado di gestirli e differenziarli in maniera corretta, ma più pensavo a lui, e più il mio stomaco si contraeva.

Non riuscivo a comprendere perché riuscisse a smuovere qualcosa in me, poiché l'unica cosa che mi aveva mostrato era rabbia nei confronti dei demoni, ed ero certa che non avrebbe mai potuto provare alcun sentimento diverso nei miei confronti.

"Scusa"

Per la seconda volta, fui colta di sorpresa da Sanemi, troppo immersa nei miei pensieri da non percepirne la sua presenza.

Lo osservai mentre si guardava intorno, con la sua postura dritta, e il petto scolpito che si intraveda dalla giacca lasciata aperta, con il kimono bianco slacciato sulle spalle, che gli risaltava lo stesso colore di capelli, creando un contrasto tra essi e le cicatrici su tutto il suo corpo che richiamavano quasi tutta la mia attenzione.

Lo osservai mentre si guardava intorno, con la sua postura dritta, e il petto scolpito che si intraveda dalla giacca lasciata aperta, con il kimono bianco slacciato sulle spalle, che gli risaltava lo stesso colore di capelli, creando un contrasto ...

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"Chi sei tu, e che ne hai fatto del vero Sanemi?"

Scherzai, cercando di non riprendere il discorso di prima, per fargli capire che non fossero necessarie delle scuse, nonostante non gli avrei mai detto che avrei desiderato sapere il motivo di quella sua rabbia.

"Fanculo, sono pure venuto a scusarmi con un demone"

Mi diede le spalle, camminando a passo svelto e deciso lungo tutto il viale, accarezzato dai fiori di ciliegio.

Non lo feci scappare, non ora che potevamo parlare, invece di combattere.
Corsi con un scatto a prova di luce, davanti a lui, fermando la sua marcia.

"Io sarò pure un demone ma tu sei una testa calda"

Lo guardai mentre tenevo le braccia sui fianchi, e aspettavo una sua risposta.

"Non voglio che mi chiami per nome, perché tutti coloro che lo fanno puoi muoiono"

Mi sembro quasi come se stesse dichiarando un sentimento profondo nei miei confronti, ed era forse questo il motivo per cui il mio cuore iniziò a battere più velocemente del solito, ma era possibile che un sentimento del genere nascesse in così poco tempo?

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