21 settembre 1984...

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21 settembre 1984 il rumore della macchina che frena mi sveglia
s:<<siamo arrivate?>> chiedo a mia madre <<no mi fermo un secondo a mettere benzina, dovremmo arrivare fra mezz'ora>> mi risponde lei.
*allora è proprio vero non è un sogno, ci stiamo veramente trasferendo a Hawkins? per quanto mi tenti investigare su tutti i misteri che avvolgono questa città, adesso vorrei essere sulle spiagge della California a scattare fotografie al mare, magari con mio padre..*
<<eiiii aprimi la portiera>> dice bussando sul finestrino mia madre, facendomi sobbalzare
s:<<ecco ecco dammi un secondo>> apro lo sportello e la faccio entrare <<quando comprerai un auto nuova? questa sta cadendo a pezzi>> <<quando risparmieremo più soldi, tieni ti ho prese un sacchetto di patatine alla paprika come piacciono a te>> <<grazie stavo morendo di fame, che ore sono?>> <<è mezzanotte se ci sbrighiamo potrai riposarti e andare a scuola>> <<noo ti prego, appena arrivate vuoi mandarmi a scuola??? > > dico infastidita <<hai già perso 10 giorni per i traslochi non mi sembra il caso di perderne altri>> non mi va di replicare sono assonnata quindi mi riaddormento.
arriviamo come abbiamo calcolato mezz'ora dopo, non ho nemmeno voglia di star a guardare la caso infondo l'ho già vista in foto. Salgo al piano di sopra e cerco la mia camera, appena la trovo metto delle lenzuola nuove e mi butto sul letto pensando a che giornata mi sarebbe aspetta la mattina dopo.
6:45 al posto del suono della sveglia sento mia madre che mi toglie le lenzuola da dosso per farmi alzare e come al solito ci riesce, come sempre appena sveglia come prima cosa penso al cibo quindi mi fiondo in cucina a fare la mia solita colazione salata, ora sono le 7:05 e corro in bagno a lavarmi i denti ma soprattutto9 a vestirmi *che cazzo mi metto?* alla fine scelgo la solita canottiera a righe e dei jeans che mi arrivano alle ginocchia.

6:45 al posto del suono della sveglia sento mia madre che mi toglie le lenzuola da dosso per farmi alzare e come al solito ci riesce, come sempre appena sveglia come prima cosa penso al cibo quindi mi fiondo in cucina a fare la mia solita colazion...

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intanto si sono fatte le 7:30 ed è ora di uscire di casa, mia madre è già in macchina suonando il clacson per evitare di far tardi al suo primo colloquio di lavoro ad Hawkins.
il viaggio è circa di 15 minuti e intanto mi perdo nei miei pensieri *chi sa se riuscirò a farmi qualche amico per una volta e chissà se verrò presa di mira dalle più popolari anche in una nuova scuola* fra ricordi e paranoie il viaggio dura un secondo ed è ora di scendere dalla macchina
s:<<ciao ma>> <<divertiti!>> *si certo come no*. inizio a camminare e sento tutti gl'occhi addosso anche se non lo sono per davvero, in realtà sono io quella che osserva e noto subito un gruppetto di persone intorno a un ragazzo, mancano ancora 10 minuti all'entrata quindi mi fermo a guardare *infondo non nient'altro da fare* il ragazzo sembra intimidito e vedo che uno dei ragazzi del gruppetto che aveva intorno gli sottrae la borsa e inizia a frugarci dentro tirando fuori una meravigliosa fotocamera vecchio stile *bellissima* sento dire dal ragazzo intimidito "ridammela" intanto il ragazzo dal capello folto che la teneva in mano se la ride e tutta d'un tratto fa cadere *non lo so posso accettare* comincio a incamminarmi verso la folla
s:<<ehii stronzo sai quanto costa quella fotocamera??, chiedigli scusa>>
<<e tu chi cazzo sei?>>
s:<<no. tu chi cazzo sei?!>> <<Steve, Steve Harrington e ora puoi farti un pacco di cazzi tuoi>> vedo che il povero ragazzo si piega rassegnato a raccogliere ciò che è rimasto della sua fotocamera e lo sto per aiutare anche io quando.... *aspetta questo stronzo non può passarla liscia*
s:<<senti ora lo aiuti a raccogliere i pezzi>> dico infastidita
Steve:<<si certo come no figurati se ascolto l'ordini di qualcuno che non so nemmeno se è maschio o femmina.>>
s:<< ora mi hai rotto il cazzo>> vado verso Steve lo prendo per un orecchio e lo trascino per terra, sento la folla acclamare il mio gesto
preside:<<che sta succedendo qui???>> prendo il ragazzo che ancora stava raccogliendo i pezzi e lo trascino fino davanti all'entrata della scuola
<<graz... grazie>> <<tranquillo super sid è qui per risolvere ogni tuo problema ... non so ancora come ti chiami>> <<so.. sono Jonathan>> <<bene Jonathan ci si vede>> dico mettendo piede nella scuola proprio al suonare della campanella.
*porca troia questa scuola è gigante dove cazzo sono finita???* e proprio mentre impreco sento qualcuno strillare <<cazzoooooooo>> la voce è sempre più vicina infatti non faccio in tempo a girarmi che qualcuno mi viene addosso facendomi cadere
<<porca troia scusami, sei tu quella nuova vero?? che figura di merda, scusami parlo troppo sono Robin Buckeley>> alzo lo sguardo e il dolore della botta che ho dato è sparito in un secondo dopo aver visto la ragazza bionda dai capelli scompigliati e il sorriso più solare che io avessi mai visto *wow*

 *porca troia questa scuola è gigante dove cazzo sono finita???* e proprio mentre impreco sento qualcuno strillare <<cazzoooooooo>> la voce è sempre più vicina infatti non faccio in tempo a girarmi che qualcuno mi viene addosso facendomi cadere <<...

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<<ti devo fare vedere la scuola ma me ne ero completamente dimenticata... ehii tutto bene perchè mi guardi così hai battuto la testa?>> mi dice porgendomi la mano
s:<<no no tranquilla sto bene>> afferro la sua mano calda e mi rialzo

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 03, 2023 ⏰

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