Il sole stava calando e questo mi permise di restare sul davanzale della dimora che affacciava sulla palestra esterna dei cacciatori di demoni.Osservai molti di loro allenarsi, eseguire flessioni, ripetere con attenzione i kata della propria respirazione e correre.
La mia concentrazione però era su un individuo in particolare, che aveva appena smesso di eseguire un circuito di allenamento, indossava solo un pantalone nero, e sul petto vi erano delle goccioline di sudore.
Lo osservai alzarsi e riprendere fiato, non in maniera affaticata, il suo corpo ormai era abituato da tutti quegli esercizi.
osservai come i suoi muscoli flettevano e venivano risaltati dall'effetto bagnato di sudore sulla pelle, e poi afferrare la sua bottiglia d'acqua e iniziare a bere.Sentii il mio cuore accelerare appena mi concentrai sulle sue labbra attaccate alla bottiglia, e in quel momento desiderai per la prima volta di essere una bottiglia.
Sorrisi, e mi portai la mano sugli occhi, per poi distogliere lo sguardo verso gli altri cacciatori, che a differenza sua, iniziavano a faticare.
"Mi stavi guardando?"
Lo avevo sentito arrivare, ma non gli avevo dato la soddisfazione di avere il mio sguardo su di lui, appena mi fu accanto mi voltai e gli sorrisi.
Inaspettatamente, si avvicinò a me, posò delicatamente la mano destra, con cui prima stava tenendo la bottiglia, sul mio collo, e poi unì le nostre labbra in un semplice bacio a stampo, come se fosse una cosa da tutti i giorni, come se ogni giorno ci baciassimo, lo faceva sembrare così normale.
"Quanti anni hai?"
Affermò sedendosi accanto a me, sollevo una gamba su cui ci appoggio il braccio, e poi voltò il suo sguardo nella mia direzione, come se intorno a noi non ci fosse nessuno, ma solo io.
"Come?"
"Non ti ho mai chiesto quanti anni hai"
Affermò lui continuando a guardarmi, e un po' mi sorpresi della sua domanda, non credevo che fosse interessato alla mia età, ma come l'ultima volta mentii, per non far scoprire le mie origini.
"Cento anni"
Sicuramente, dopo aver sentito quanto fossi più vecchia di lui, si sarebbe alzato schifato, e spaventato perché si sarebbe ricordato di aver baciato un demone, oltretutto piuttosto vecchio.
"Intendevo a che età sei stata trasformata"
Questa domanda mi sorprese ancora di più, e rimasi quasi incantata.
"Diciassette"
E rise, in maniera dolce, e sentii che con quel suo sorriso mi stavo innamorando ancora di più.
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Sanemi's Light
FantasyFurono le sue attenzione, le sue delicate carezze e il suo dolce sorriso a farmi innamorare di lui. Ero sempre stata la ragazza che osservava gli altri innamorarsi, senza mai capire cosa significasse davvero la parola amore, finché un giorno non dec...