CAPITOLO 1
Nicholas
Il ragazzo non riusciva a dormire. Si rigirò nel letto e si tirò via le lenzuola di dosso. Decise di uscire dal dormitorio per andare a farsi un giro per il cortile, nonostante l'alto rischio di essere beccato fuori dalla propria stanza di notte.
Attraversò tutto l'edificio pur di raggiungere un po' di pace, visto che di giorno il giardino della Yelmore era riempito dagli altri studenti, adolescenti rumorosi.
I capelli biondi del ragazzo brillavano sotto la luce della luna piena che si nascondeva pigramente dietro le nubi. La pallida sfera era inquietante ma allo stesso tempo maestosa.Adesso il ragazzo era fermo sotto uno degli archi che sorreggevano il corridoio esterno dell'istituto, quando notò qualcosa di strano. Uno specchio era posizionato senza un evidente senso nel centro del cortile della scuola e in mezzo agli alberi di querce secolari pareva fuori posto come un libro in un negozio di ceramiche.
Fece un passo avanti e poi un altro. Poi si bloccò e tornò indietro.
Era indeciso sul da farsi: l'adrenalina causata dall'avventuroso attraversamento della scuola aveva lasciato il posto alla paura. Paura che lo scoprissero fuori dalla sua stanza, paura che sarebbe successo qualcosa di orribile se lui avesse toccato lo specchio...
Si fece di nuovo avanti. Ogni passo era più arduo e faticoso da fare. L'erba scricchiolava come se i suoi piedi fossero veramente di un metallo pesante. Stavolta arrivò a qualche metro di distanza dall'oggetto. Lo squadrò e si fermò, pronto a tornare indietro.Basta. Doveva smetterla di preoccuparsi, o almeno questo era ciò che sua sorella gli consigliava di fare per non diventare una persona patetica.
Per non dare soddisfazione alla voce nella sua testa, si decise.Fece un passo avanti. Sentiva le gambe tremare come budini, ma continuò a camminare, un passo dopo l'altro.
Più si avvicinava allo specchio più sentiva l'ansia crescere e il battito accelerato del cuore nelle orecchie.
Un momento prima era fortemente attratto dall'oggetto e anche adesso lo era, ma, se avesse avuto altre occasioni di sgattaiolare fuori dalla sua camera nel cuore della notte, avrebbe rimandato alla sera successiva. Ma doveva pur avere un briciolo di coraggio e buon senso... o no?
Ecco, era arrivato dinanzi allo specchio e solo allora si rese conto di quanto fosse imponente: era sicuramente più alto di lui, la cornice era di un metallo prezioso, ma Nicholas non riuscì a individuare quale a causa del buio; era riccamente decorato con pietre azzurre che sembravano più brillanti della luna.
Tese la mano verso lo specchio, irresistibilmente attratto, come se una forza invisibile gliela spingesse in avanti.
Toccò con un dito la lastra di vetro e quella si increspò come la superficie d'acqua di un lago. Le onde si propagarono per tutto lo specchio e alcune goccioline si staccarono, fluttuando vicino alla sua mano.
Affondò il dito un po' e quello scomparve alla vista come inghiottito dal vetro. Immerse anche tutta la mano, fino all'avambraccio.
Nicholas fu invaso da uno strano senso di calma, persino il cuore sembrava aver rallentato la sua corsa. Ritrasse la mano e con sua grande sorpresa notò che era asciutta.Improvvisamente le pietre della cornice mandarono scariche di elettricità. Il ragazzo fu scaraventato all'indietro e atterrò dolorosamente sulla schiena.
Inaspettatamente la notte tornò buia e silenziosa, come se niente fosse accaduto. Il ragazzo si rimise in piedi a fatica e si guardò intorno: le chiome degli alberi ondeggiavano nel vento notturno e lo specchio era perfettamente immobile.
Nicholas si accorse che sentiva l'avambraccio bruciare fortemente. Lo osservò da vicino scostando la manica della giacca: impresse sul braccio, c'erano due ali d'angelo che brillavano di un colore misto tra il verde e l'azzurro e tra le piume disegnate spiccavano delle strisce dorate. Notò con dispiacere che la luna era scomparsa dietro le nuvole come se non volesse aver avuto nulla a che fare con lui: l'unica luce nel cortile tenebroso era il tatuaggio sul suo braccio.
Sbuffò. Aveva sonno, tantissimo sonno. Decise di muoversi da lì, anche perché qualcuno sarebbe pur arrivato prima o poi...Mentre si dirigeva verso il dormitorio, si ricordò, con suo grande dispiacere, che l'indomani ci sarebbe stato il compito di algebra e lui non aveva neanche aperto il libro.
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The Elemental Collection /SOSPESA/
FantasyNicholas Aray, Katherine Lewis, Rachel Wire, Sam Hawkins, Tom Rater. Cinque ragazzi diversi ma uniti dallo stesso destino: ognuno toccando uno specchio acquisisce dei poteri, quello dell'aria, o del fuoco, o dell'energia, o della terra o dell'acqua...