Appena era sorto il sole mi ero rintanata nella mia camera, priva di tutte le forze, come se ciò che fosse successo mi avesse prosciutto ogni energia dal mio corpo, ciò mi spinse a dormire tutto il giorno e a risvegliarmi poco prima che il sole tramontò.
Mi stiracchiai, felice e riposata, intenta a farmi un bel bagno caldo nella mi vasche tonda, e prepararmi per l'allenamento che avevo promesso a Tanjiro.
Quando entrai dentro la vasca con l'acqua calda tutti i miei muscoli di distesero e rilassarono, e non riuscii a fare a meno alle mani di Sanemi che mi toccavano, dal collo percorrendo il petto fino al mio seno, per scendere sulla mi pancia fino alla mia intimità.
E come se stessi rivivendo tutto di nuovo, un calore si accese in me, così scossi la testa per poi sprofondare completamente sotto l'acqua e riprendermi dall'effetto Sanemi.
Mi farà uscire pazza
Uscii dalla vasca prima di riprendere è continuare con i ricordi della sera precedente.
Dall'armadio afferrai la mia divisa da pilastro, con giacca nera e gonna a balze, alquanto scomoda per combattere, ma divisa delle donne, e nonostante fosse sempre stata così, durante le battaglie la maggior parte delle volte optavo per i pantaloni, anche se risultavano essere leggermente larghi non mi importava, perché li coprivo quasi sempre dal mio kimono viola a quadri o rosso scuro, come quelli che indossavano
i miei fratelli.Uscii dalla mia camera mentre mi sistemavo i capelli leggermente mossi con una lunga coda alta, anche se avevo comunque davanti gli occhi i ciuffi della frangia.
Mi avviai verso il grande giardino dove gli ammazzademoni si allenavano abitualmente, e vidi subito Sanemi mentre si allenava con il petto scoperto e sudato, e subito i ricordi di lui sul mio seno mi fecero arrossire.
Stai calma
Continuai a pensare, mentre cercavo di calmare il mio battito e dirigermi verso di lui come un giorno qualunque.
Notai come colpiva il bersaglio davanti a lui, e non potei fare a meno di notare che ad ogni colpo emetteva un verso di dolore.
"Non mettere il peso solo sulla gamba con cui colpisci, mantieni il peso su tutto il corpo, e porta la forza solo al piede, così non ti farai mai"
Gli consigliai io, mentre mi ritrovavo al suo fianco.
"Non credo sia una buona idea, ma ci proverò comunque"
Si posizionò con un piede dietro è uno più avanti, mani in difesa, e come gli dissi io, tenne il peso su entrambe le gambe e quando colpii il bersaglio, il piede era il fulcro della sua forza, e grazie al mio consiglio il bersaglio si frantumò in diversi pezzi, e guardai il suo viso che non emetteva alcuna smorfia di dolore.
Sorrise, e si avvicinò a me, spingendomi a lui mentre mi dava un bacio, non a stampo, ma nemmeno troppo passionale, mi stava anche ringraziando.
"Ho saputo che sei rimasto ferito in battaglia"
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Sanemi's Light
FantasyFurono le sue attenzione, le sue delicate carezze e il suo dolce sorriso a farmi innamorare di lui. Ero sempre stata la ragazza che osservava gli altri innamorarsi, senza mai capire cosa significasse davvero la parola amore, finché un giorno non dec...