十一 Jū Ichi 11

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Avevo deciso di restare ad ascoltare ciò che avrebbero detto sul mio conto pertanto, mi sedetti su un ramo di uno dei vecchi alberi, abbassando il battito cardiaco, diminuendo il respiro, e rimanendo immobile per esser percepita il meno possibile ...

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Avevo deciso di restare ad ascoltare ciò che avrebbero detto sul mio conto pertanto, mi sedetti su un ramo di uno dei vecchi alberi, abbassando il battito cardiaco, diminuendo il respiro, e rimanendo immobile per esser percepita il meno possibile dai pilastri.

"Che cazzo ti è saltato in mente"

Sanemi andato su tutte le furie stava continuando ad imprecare contro Muichiro, che era rimasto impassibile alle reazioni del ragazzo, semplicemente se ne stava in ginocchio mentre teneva tra le mani i due pezzi della katana, che avevo distrutto, e poi parlò sorprendendo tutti, compresa me.

"Ci ha mentito sulla sua età, chissà su cos'altro, deve esser uccisa"

Le sue accuse erano gravi, e ciò che stava dicendo di voler fare non era una cosa da tutti i giorni, eppure, il suo tono era così apatico, come se non provasse alcuna emozione.

"Nessuno ucciderà Ichika, lei è parte della mia famiglia"

Per la prima volta il pilastro della nebbia mostro una reazione, si m alzò per lasciarsi cadere ai piedi di Kagaya, che mi aveva appena protetta.

Solo dopo la sua frase, vidi come Sanemi si tranquillizzò, prese il suo kimono bianco e lo indossò.

"Io vado a cercarla"

Pronuncio lui davanti a tutti, mentre gli altri si avvicinarono alla sua figura, con Tomioka che parlò per i presenti.

"Veniamo anche noi"

Sorrisi, perché in un certo senso, quelle stesse persone che volevano cercarmi si fidavano di me, Mitsuri, Obanai, Tomioka, e sopratutto Sanemi, non avevo perso la loro fiducia.

"Non c'è bisogno che andiate da nessuna parte, lei è sempre rimasta qui"

Disse Tanjiro guardandomi e sorridendomi.
Eccola la, la conferma che cercavo.
Lui poteva diventare il vero successore della respirazione del sole.
Mi alzai flettendo le gambe, e dopo avermi dato la spinta necessaria saltai fino ad arrivare davanti al ragazzo che aveva lo stesso colore dei capelli di mio fratello.

"Sei pronto"

Gli dissi sussurrando, in modo tale da potermi sentire lui soltanto, e osservai come i suoi occhi si spalancarono e il suo sorriso si ingrandì, riempiendomi il cuore di gioia.

Successivamente mi misi accanto Kagaya, che mi stava aspettando.

Lui è diverso

Gli mimai, e sorrise per confermare le mie parole.
Fu allora che mi accorsi del suo sguardo, stava per chiedermi di fare qualcosa, e quando aveva gli occhi così dolci, cercava in tutti i modi di convincermi, e ciò che mi fece capire che avevo ragione, fu la sua presa sulla mia mano, delicata e gentile, proprio come era il suo animo.

"Mostraglielo Ichika"

Tolsi la mano, e sentii i miei occhi diventate lucidi al solo pensiero di dover rivivere tutto quel dolore.

"Non puoi chiedermelo davvero"

Dissi con un soffio di voce, tremante, mentre trattenevo il pianto che avrei voluto tirar fuori.

"Devono fidarsi di te, e l'unico modo è che sappiano tutta la storia"

Scossi la testa, decisa a non acconsentire alla sua richiesta, non volevo, non volevo farlo.

"Non voglio vivere tutto di nuovo, non riuscirei a sopportarlo"

Strinsi le mani a lungo, e trattenni in tutti i modi le lacrime che minacciavano di uscire per bagnarmi le guance, mentre tenevo la testa china e mi osservavo i piedi.

La sua mano si posò sulla mia testa, accarezzando i capelli, per darmi un minimo di conforto, perché lui conosceva bene la mia storia, non l'aveva vista, ma la conosceva, e sapeva quanto era difficile per me anche solo raccontarla.

"Io starò sempre al tuo fianco, non ti lascerò mai la mano"

"Ti prego, no.."

E fu allora che le lacrime uscirono, mentre lui mi stringeva a se, sotto lo sguardo di tutti i presenti.

"Se hai sviluppato questo tipo abilità vampirica, sicuramente ci doveva essere un motivo, ed eccolo qua"

Si voltò con il viso indicandomi i pilastri che stavano aspettando una nostra frase, una nostra reazione.

"La mia mano rimarrà sempre con la tua"

Strinsi la sua mano delicata, e annuì, perché sapevo che aveva ragione, lui aveva sempre ragione.
Slacciai il kimono, buttandolo per terra per rimanere solo con la divisa sbracciata.

"Prendetevi tutti per mano"

Iniziammo a formare un cerchio, unito dalle mani tutti, e sperai che Sanemi venisse al mio fianco ma Muichiro si intromise prendendo la mia mano, per tenermi sotto controllo.

"Ora, saprete tutta la storia"

Affermò Kagaya mentre guardava tutti quanti, e rivolgeva a me il suo gentile sorriso.

Chiusi gli occhi, e la mie voglie sulla pelle, dal petto alle braccia fino alle gambe, perfino al viso si formarono, diventando evidenti agli occhi di tutti presenti, non potei vedere le loro faccio ma sentii i loro sospiri sorpresi, ancora di più quando queste emanarono una luce calda quasi quanto il sole, accecando tutti i presenti per mostrar loro un viaggio nel passato.

E poi dalla luce, ci ritrovammo in un luogo che per me era tanto felice quanto triste.

"Dove siamo?"

Chiese Tanjiro mentre gli altri cercavano di adattarsi alla nuova luce, e provavano a capire dove li avessi portati.

"Questi sono i ricordi di Ichika"

Affermò Kagaya mentre io continuavo a tenere lo sguardo fisso verso la mia infanzia.

"Siamo a casa mia"

"Siamo a casa mia"

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***

Lunedì eccolo finalmente!
Il nuovo capitolo.

Nel prossimo ci avventuriamo nella storia della nostra Ichika, e scopriamo cosa è accaduto nel suo passate.

Un consiglio? Leggete seduti, e con i fazzoletti alla mano perché sarà forte!

Spero che il capitolo vi sia piaciuto, fatemelo sapere con tante stelline e nei commenti, ogni volta mi fate capire quanto ciò che scrivo vi piaccia!

Se vi va, passate a leggere IL BACIO RUBATO, una storia a cui tengo molto.

Al prossimo lunedì

Bye bye da Bi Blue

Sanemi's LightDove le storie prendono vita. Scoprilo ora