十 三 Jū San 13

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Ricordi parte 2

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Ricordi parte 2

La famiglia Ubuyashiki per la profonda fiducia mi aveva accolta nella loro casa, come se fossi una figlia perduta, e nonostante i giorni passassero io continuavo a rimanere chiusa in quella stanza buia, perché non riuscivo ad accettare il fatto di esser un mostro, anche se Yuriichi mi ripeteva ogni giorno che non lo ero, che ero in realtà l'eccezione, e il caso così raro che unico donava speranza a tutti i presenti.

"Devo andate in missione"

Mi abbraccio e mi diede un ultimo bacio prima di allontanarsi da me per andare alla porta.

"Stai attento, e torna..umano"

Quando lui se ne ancora continuavo a state male, non facevo altro che ricordare il coro del mio fratellino inerme, e privo di vita, e mi cinturavo a ripetere che io non meritavo vivere ed essere felice finché un giorno lui non bussò alla mia porta.

Kento fu il primo ad entrare nella mia stanza dopo la partenza di Yoriichi, il primo a mostrarmi come potessi vivere ancora, perché ciò che era accaduto non era colpa mia.

Kento, il significato del suo nome rappresentava a pieno ciò che era stato per me, rimedio per la tristezza, si perché lui mi aveva fatto ridere di nuovo.

Kento, il significato del suo nome rappresentava a pieno ciò che era stato per me, rimedio per la tristezza, si perché lui mi aveva fatto ridere di nuovo

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"Dovresti uscire, tu fratello non vorrebbe che stessi sempre rinchiusa qui dentro"

La mia tristezza mi portava ad essere arrogante e fredda, anche con chi non lo meritava, ma lui comune non si arrese con me.

"Tu non sei mio fratello"

Lo guardai sedersi al mio fianco, mentre mi sistemava i capelli arruffati che non pettinavo più.

"Se fossi il tuo fidanzato vorrei che tu stessi un po' all'aria aperta"

Stavo per rispondergli ma lui prese per primo la mia mano e mi portò fuori in giardino, mi alzò il mento ed indico la luna.

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