05 - Let it bet?

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«Incomincia a metterti il costume» disse mio fratello che siede a di fronte a me. Gli lanciai uno sguardo confuso e allora lui mi invitò ad avvicinarmi alla finestra e spiegò la penitenza: Avrei dovuto nuotare fino ad uno scoglio che lui stesso mi aveva indicato, che si trovava a una decina di metri dalla riva. Spalancai gli occhi e lo guardai come se fosse un pazzo.

«Ti è dato di volta il cervello per caso?! C'è una tempesta in questo preciso momento, le onde sono altissime ed entrambi sappiamo benissimo che non so nuotare!» esclamai io arrabbiata.

Come poteva chiedermi una cosa del genere per una stupida vendetta?

Lui sorrideva sotto i baffi, divertito dalla situazione. Lo trovava davvero così divertente?

«Se non hai le palle di affrontare la penitenza c'è sempre l'opzione "dire la verità a mamma e papà"» rispose lui mettendosi comodo sul letto. Sapeva benissimo che eravamo entrambi così orgogliosi che avremmo rischiato persino la nostra vita per dimostrarlo. E dopo qualche minuto di riflessione uscii dalla camera di mio fratello e scesi le scale fino al primo piano. Jamie non si scomodo di seguirmi, sapeva già dall'inizio che non mi sarei tirata indietro.

Fortunatamente il forte rumore della tempesta nascose quello della porta di casa che si apriva e riuchiudeva. Quando uscii un forte vento mi colpì, era difficile rimanere in equilibrio.
Le fantastiche palme che abbellivano le strade di Figure Eight venivano messe in ginocchio dal forte vento.

Mi voltai un ultima volta verso casa e non feci a meno di notare mio fratello che mi guardava soddisfatto dalla finestra di camera sua. Mi diressi verso la spiaggia, e nonostante fosse a pochi metri da casa ogni passo era pericoloso. Oggetti di ogni tipo sfrecciavano ad alta velocità per le strade rischiando di colpirmi ogni secondo.

Una volta arrivata in spiaggia vidi le grandi e violente onde del mare. Faceva paura solo a guardarlo, però una scommessa è una scommessa.

Proprio in quel momento due ragazzi mi raggiunsero, erano appena usciti dall'acqua ed avevano due tavole da surf in mano. Ma certo, loro non aspettavano altro che avere onde feroci da domare con le loro tavole colorate. Non mi soffermai molto su di loro, piuttosto cercai di prendere coraggio per buttarmi tra le onde.

Percepivo gli sguardi straniti dei due ragazzi ma cercavo di ignorarli e continuare con la mia meditazione.
Pochi secondi dopo sentii una voce maschile richiamare la mia attenzione.

«Ei nel caso in cui non te ne fossi accorta c'è una tempesta in corso! È meglio che vai a casa!» urlò uno dei due ragazzi. Mi voltai verso di loro e li squadrai per qualche secondo.

«Anche voi dovreste essere a casa eppure siete qui!» controbattei io, e mentre il ragazzo stava per controbattere presi la rincorsa e mi tuffai tra le onde.

Incominciai a muovere braccia e gambe cercando di andare verso lo scoglio indicatomi da Jamie. Ma la cosa era più difficile del previsto poiché ogni due per tre c'era un onda che mi sbatteva prima da una parte e poi dall'altra. Nonostante ciò riuscì ad andare sempre più dietro e sempre più lontano dalla riva. Continuai a muovermi nell'acqua cercando di raggiungere il punto stabilito da Jamie ma a nemmeno qualche metro più in là della riva le mie braccia e le mie gambe erano già stanche di muoversi e di contrastare la corrente marina, così cominciarono a smettere di collaborare. Le onde invece diventavano sempre più grandi e violente, a malapena riuscivo a stare a galla. Sentivo il mio fiato farsi sempre più corto e man mano vedevo la riva sempre più lontana e irraggiungibile. Così decisi di mettere una volta per tutte da parte l'orgoglio e feci l'unica cosa che qualunque persona avrebbe fatto: chiamare aiuto.

Iniziai ad urlare a squarciagola, sbracciarmi e qualsiasi altra cosa che potesse attirare l'attenzione. I miei polmoni si stavano riempiendo d'acqua mentre i miei occhi non riuscivano più a veder bene a causa dell'acqua salata. Nonostante ciò cercai di continuare a chiamare aiuto dimenandomi con tutte le energie in corpo.

Midnight Rain • Rafe CameronDove le storie prendono vita. Scoprilo ora