16: I fidanzatini

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SHIVA'S POV

Sono le 9 di mattina del 28 novembre. Mi sveglio nel mio letto che sto solo con i miei boxer grigi.

Ieri notte io e Vincenzo abbiamo fatto l'amore, ma senza che lui fosse entrato in me, anche perchè ancora non mi sento pronto per quello. Nella mia vita non ho mai fatto l'amore con un maschio, ho avuto solo cotte passeggere ed un bacio casto da parte di Rosa Chemical, tutto qui.

Con una ragazza però sì: la mia prima volta è stata il giorno del compleanno a casa di questa ragazza la quale si chiamava Matilde, stessa età mia a quel tempo, 15 anni, l'avevamo fatto durante la festa autogestita, in camera sua (ovviamente la porta l'avevamo chiusa) a luci spente. Terribile io, terribile lei, terribile il luogo e terribile l'atmosfera. Quando ero tornato a casa mia la sera ho subito pensato che quella mia prima volta m'avesse fatto davvero schifo, e mi chiedevo il motivo, insomma ero convinto che mi sarebbe dovuto piacere per forza, io ero un maschio, lei una femmina e quindi a prescindere gli ormoni sarebbe dovuti impazzire solo a guardarla. Capelli a caschetto ramati, occhi cerulei, qualche lentiggine sul viso e magrissima. Decidemmo di non fidanzarci ma di rimanere amici, ma abbiamo perso i rapporti...

Oggi forse starò più tranquillo poichè non mi dovrò più preoccupare dell'amico stretto del mio fidanzato, che si è scusato con me per i suoi approcci non graditi.

Giro la testa a sinistra e noto che il letto di Paky è vuoto e disordinato; starà facendo colazione con il proprietario di casa. Mi alzo e ricordo che sto solo con le mutande, ma non penso che al mio ragazzo possa dare fastidio. Siamo tutti maschi qui!

Esco dalla camera assorbita dal buio, attraverso lo stretto corridoio e arrivo in cucina ed intravedo i due, impegnati a guardare la TV, a chiacchierare fra di loro e a bere il latte dalle loro rispettive tazze. Apro un pò di più la porta di legno marrone chiaro e do il buongiorno.

《Buongiorno!》 dicono entrambi all'unisono, con i sorrisi stampati sulle labbra.

Vincenzo drizza dal suo posto e non mi chiede, ma afferma: 《Ti preparo ij il latte.》

《Grazie...》

Mi siedo al posto accanto a quello del rozzanese e mi metto anch'io a seguire il programma in televisione. Italia 1, una serie TV statunitense su indagini di crimini.

Pasquale si comporta in modo strano - quando mai! -, nel senso che per qualche secondo guarda lo schermo della televisione, poi mi fissa per qualche secondo, poi riguarda i poliziotti statunitensi che discutono del caso, e così all'infinito fino a quando non abbiamo tutti e tre finito di fare colazione. Beh sì, si è scusato per le avances scomode rivolte a me da parte sua, ma ovviamente la sua attrazione è rimasta: sinceramente questo fatto mi mette un pò a disagio...

[...]

È passata almeno una settimana, oggi è il primo dicembre. Fra colazioni, pranzi, cene, televisione, chiacchiere frivole e giochi di carte, mi sono ambientato del tutto in questa casa, anche se non mia ed anche se non messa benissimo. Però mi mette una cavolo di ansia che Pasquale non si sia mai chiesto perchè io e Vincenzo non usciamo mai da qui, e soprattutto perchè siamo stati da lui per così tanto tempo. Si sarà fatto un pensiero? Boh!

Pasquale ci ha anche detto che finalmente ha fatto pace con la sua compagna Arianna e che presto ce la presenterà. Anche se l'ho perdonato, mi dispiace per la ragazza, non credo che lui le abbia detto che ci ha provato con me, il "migliore amico" di Vincenzo in arte Paky Glory...

Sono le 7 e mezza di sera e Pasquale ha chiesto a me e al mio rozzanese di andare stavolta noi al supermercato, lui non può perchè vuole andare a far visita a sua madre che ha l'influenza. Ha voluto affidare le chiavi di casa al mio ragazzo. 

CI STAI TU NELLA MIA MENTE - paky x shivaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora