E' mattina, sento la sveglia suonare... Sono stanca, vorrei tanto poter rimanere a letto. Quando dormo sembra tutto più semplice, non ci sono decisioni da prendere, non ci sono persone che soffrono a causa mia, non ci sono gli occhi di mia madre a ricordarmi quanto le mie scelte siano egoistiche, quando dormo ci sono solo io, io ed il nulla più totale. Mi alzo trascinandomi giù dal letto con più fatica delle altre mattine, vado in bagno, mi guardo allo specchio e questa mattina il mio riflesso mi dà la nausea. Mi vesto con un paio di pantaloncini, top, scarpe da ginnastica ed esco a correre. Corro più veloce che posso. Sento la rabbia e il dolore confluire verso le mie gambe e poi giù fino ai piedi che calpestano il terreno con forza. Corro fino a sentir male alle gambe, fino a sentire il mio respiro strozzarmisi il gola. Alcuni giorni tutto sembra essere più difficile. Mi chiedo perché io sia così tanto diversa dagli altri. Mi chiedo perché ciò che mi rende felice mi distrugge. Le mie mani tremano, sono allo stremo eppure sento ancora il dolore invadere i miei pensieri. Torno a casa con le forze che mi restano e decido di fare una doccia più lunga del solito. Questa mattina mamma è dovuta andare presto a lavoro ma come sempre mi ha lasciato la colazione sul tavolo accompagnata da un bigliettino:
- Buongiorno amore, anche oggi sarai stata bravissima, sono fiera di te. Buona colazione <3-
Mi manca l'aria, mi sento sprofondare. Non so cosa mi stia prendendo oggi, sarà che il momento si avvicina così come la consapevolezza che lei sarà definitivamente sola. Al solo pensiero sento un dolore lancinante attraversarmi il petto. Corro su per le scale, mi infilo nella doccia con ancora i vestiti a dosso. Sono seduta sul piano doccia congelato e l'acqua bollente mi colpisce come minuscoli proiettili. Lascio che il mio dolore esca, smetto di combatterlo e mi lascio qualche minuto per viverlo. Quando finalmente riesco a tornare in me mi alzo, tolgo i vestiti e concludo la mia doccia. Prendo i libri e li infilo frettolosamente nello zaino, mi cambio infilando una tuta, lego i miei lunghi capelli in una coda alta e scendo per le scale. Una volta arrivata in cucina mangio la mia colazione anche se non ho affatto fame, giro il post-it e lascio scritto:
- Grazie mamma, ti voglio bene. Se non mi trovi in casa sono da papà a studiare-
Infilo nello zaino dell'acqua ed esco di casa per andare al cimitero. Lungo il tragitto mi impongo di non pensare. Quando finalmente arrivo da lui gli racconto la mia giornata, certa che lui è li ad ascoltarmi:
"Ciao papà..." faccio una lunga pausa per cercare di raccogliere i miei pensieri "oggi è un giorno difficile, il giorno del concorso si sta avvicinando ed il peso delle mie scelte diventa sempre più grande. Siamo sempre stati noi 3, non c'è mai stato nessun'altro... Ora siamo solo io e lei ed io sto per abbandonarla in quella casa troppo grande e troppo piena di ricordi. Ho paura papà, ho tanta paura. Tutto questo mi sta logorando dentro. So che tu ti prenderai cura di lei, ma se io non dovessi farcela lei cosa farà? Non so se riuscirà ad andare avanti. Siamo due egoisti papà. Abbiamo reso la sua vita un inferno." le lacrime mi scendono violente sul viso, stringo forte tra le mani la sua medaglietta che porto al collo e lo sento li, so che in questo momento la sua mano circonda le mie. "Proteggila papà, dagli la forza per andare avanti".
Mi siedo accanto alla sua lapide, tiro fuori uno dei libri con gli argomenti della prova orale e inizio a leggere tutto con attenzione. Studiare è sempre stato uno dei modi per nascondermi dalla realtà. Perdermi tra le righe di un libro era sempre un'ottima alternativa al vivere la realtà. Ho imparato troppo presto che la vita non è tutta rose e fiori. Non ne faccio una colpa ai miei, anzi, sono infinitamente grata per tutto quello che hanno sempre fatto per me. Decido di azzerare ancora una volta i pensieri e continuo a leggere, pagina dopo pagina.
Quando guardo l'orologio mi rendo conto che ho passato qui l'intera mattinata, il sole ora è coperto da un manto di nubi, il tempo sembra riuscire a sentire ciò che provo nel profondo. Rimetto i libri nello zaino. "Papà ore devo andare, mi manchi davvero tanto" Abbraccio la sua lapide come se lui potesse sentirmi e per un secondo è come se anche lui ricambiasse l'abbraccio.
Mi avvio verso casa ripetendo in mente gli argomenti più difficili ma ormai mi sembra di conoscere tutto a memoria. Arrivata a casa ad aspettarmi c'è lei, sorridente come sempre, con quei suoi occhioni grandi e dolci, è così piccola, così minuta eppure è così forte. Le somiglio molto, il carattere è di mio padre ma fisicamente sono uguale a lei.
"Ciao mamma, ho fatto un pò tardi, scusami"
"Tranquilla amore, sei riuscita a studiare?"
"Si, ormai credo di sapere tutto!"
"Bravissima amore mio, andrai alla grande! Ti va nel pomeriggio di andare insieme da Lidia e cenare lì con lei?"
"Si certo! Ci sarà anche Will?"
"Credo di sì! Ah... a proposito di Will, anche lui ha deciso di tentare il concorso per entrare nell'esercito, potreste confrontarvi e aiutarvi a vicenda!"
"Sì sarebbe molto utile!" dico sorridendole. Lidia è molto simile a mia madre, si sono conosciute tramite l'esercito, suo marito era in squadra con mio padre nell'ultimo periodo della loro vita, sono deceduti durante la stessa missione, da quel momento si sono avvicinate per farsi forza a vicenda. Will è suo figlio, ha un anno più di me, non abbiamo mai legato molto, sapevo che ben presto sarei andata via e non ho mai voluto ulteriori legami qui. Lui voleva fare il medico. Mi chiedo come mai abbia cambiato idea.Una volta arrivate da Lidia la saluto ma non sembra stare molto bene, ad accoglierci c'è anche Will. Hanno entrambi uno sguardo spento.
"Amy ti va di andare a fare una passeggiata così loro chiacchierano un pò?" mi chiede Will
Annuisco pensando che magari Lidia abbia bisogno del supporto di mia madre.
"Mamma io e Will andiamo a fare una passeggiata, per voi va bene?"
"Si amore, tornate per cena" dice mia madre sorridendoci.

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Perseverent
AksiAmy è una ragazza americana di 18 anni, con un sogno grande per il quale deve lottare. La sua storia è ambienta in un futuro che non sembra essere tanto lontano. Dovrà dimostrare a tutti di essere all'altezza, coraggiosa e forte come nessuno crede c...