Un'altra cosa da aggiungere sicuramente alla lunga lista delle tante cose che Aurora detestava era quell'attesa pre puntata in sala relax che caratterizzava ormai ogni singolo Giovedì della sua vita.
Quel Giovedì poi la detestava in modo particolare, per ovvi motivi, ma soprattutto per la consapevolezza che di li a poco si sarebbe compiuto il suo destino in qualche modo e non sapeva veramente cosa aspettarsi, non quella volta. O meglio, si aspettava sicuramente che la sua avversaria fosse parecchio forte e che, a prescindere dal risultato, sarebbe stata una bella sfida, ma era difficile prevederne la fine. Non aveva intenzione di rinunciare così facilmente al suo sogno. E nel caso fosse stata costretta a farlo... No! Non doveva pensarci, perché sicuramente altra negatività avrebbe solo peggiorato la situazione!
Prendendo grossi respiri cercò di sistemare l'archetto nel miglior modo possibile specchiandosi un secondo per controllare che non si fosse incastrato tra i ricci, perché una volta in studio non avrebbe potuto più sistemarlo, almeno non bene come con l'ausilio di uno specchio.
Ma ogni volta che sembrava trovare una certa armonia finiva per smontare tutto e ricominciare da capo, mai veramente soddisfatta.
"La pianti? Guarda che stai benissimo!" esclamò Angelina poggiata allo stipite della porta, osservandola attentamente nel mentre che cercava disperatamente di rendersi un minimo presentabile. Il che era assurdo visto che Aurora era sempre presentabile e splendida ai suoi occhi, non aveva bisogno di preoccuparsi così tanto, ma capiva anche che questo suo essere così maniaca del controllo e del perfezionismo fosse anche un modo per evitare di sentire troppo il peso della sfida gravare troppo su di lei.
Ormai non doveva mancare poi così tanto all'ingresso in studio e la tensione sicuramente stava aumentando, forse era un bene che avesse trovato una distrazione in fin dei conti!
"Okay, okay, la smetto!" esclamò anche la cantante di Rudy, alzando braccia e occhi al cielo. "Voglio solo che tutto sia perfetto, voglio potermene andare almeno con stile..."
"Shhh!" la zittì portando l'indice davanti alle labbra. "Non dirlo nemmeno per scherzo, tu non te ne vai!" aggiunse cercando di trasmetterle la sua sicurezza. Perché Angelina era sicura al 100% che un giorno avrebbero visto insieme il palco del serale, entrando in quello studio cento volte più grande l'una accanto all'altra, esattamente come erano entrate in casetta. è pur vero che il futuro è imprevedibile e l'eventualità che nulla di tutto ciò che aveva sognato si avverasse c'era, ma al tempo stesso sapeva che nulla era stato ancora deciso e che non doveva andare a finire per forza in quel modo.
Sapeva che Aurora era forte e combattiva, nonostante spesso non lo desse a vedere, che non si sarebbe arresa e che così come avevano iniziato insieme avrebbero sicuramente finito insieme.
D'altro canto ad Aurora sembrò di star parlando con Alessio. Forse perché quelle parole somigliavano molto alle sue, o forse semplicemente perché in entrambi c'era quel grande ottimismo e quella grande fiducia nelke sue capacità. O forse era semplicemente lei che si stava facendo troppi film mentali al riguardo, il che era possibile visto che ormai riusciva a vedere Alessio ovunque, anche nel caffè latte che beveva la mattina per colazione tra un pó!
Devo decisamente darci un taglio, pensò tra e se e se cercando di rimanere concentrata il più possibile sul presente, cercando di scacciare un pó la sua immagine dalla mente almeno mentre parlava con Angelina, ma alla fine ogni sforzo- lo sapeva- era inutile.
Sono proprio una causa persa.
"Non credo tu abbia voce in capitolo." rise anche lei tornando a guardarsi allo specchio, riuscendo finalmente a tornare von la mente e con il corpo nello spogliatoio della sala relax. "E non mi piace che mi crei false speranze."
"Non è creare false speranze, si chiama essere positivi, ma sembri aver completamente dimenticato come si fa." le disse, come a sottolineare in quel modo un suo cambiamento, ma la verità era che non era poi cambiata così tanto come Angelina credeva. In Aurora c'era ancora quello spiraglio di positività che fin da subito aveva colpito tutti loro, però aveva paura a manifestarla. Era come se fosse convinta dentro di se che pensare troppo positivo le avrebbe procurato solo una delusione più grande se non fosse andato nulla secondo i piani iniziali, come se la troppa sicurezza potesse portarla, come un Icaro qualsiasi, a volare fin troppo vicino al sole, per poi finire per precipitare nel vuoto più assoluto allo sciogliersi delle sue ali, ovvero al no del giudice che l'avrebbe rispedita a casa. Per questo evitava di parlare troppo e preferiva piuttosto rimanere concentrata fino all'ultimo secondo. Anche se sapeva che prima o poi sarebbe sicuramente esplosa in un pianto disperato e liberatorio.
"Possiamo cambiare argomento?" chiese a quel punto, riprendendo ancora una volta a sistemarsi l'archetto, non riusciva proprio a stare ferma!
"Come vuoi. Allora... come va con Enne?" chiese allora Angelina, lasciandola per un secondo di stucco.
Di certo non era questo che intendeva quando le aveva chiesto di parlare di qualche altra cosa, perché anche quello era un argomento piuttosto pericoloso sul quale inerpicarsi!
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Straordinario ||Alessio Cavaliere||
Fanfiction-E io che vedo solo il tuo sorriso Che fa sembrare tutto straordinario Come te. [SLOW UPDATES] "Per me non è importante che tu sia qui per forza, l'importante è che tu ci sia, basta questo." spiegò. Il cuore le batteva così forte che sembrava stesse...