epilogo

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4 anni prima

Sento il rumore della serratura che si apre,e spero solo che non sia lui.
Sono sotto le coperte del mio letto e sto cercando di fermare i pensieri che fanno di tutto per distruggermi.

Sento dei passi, poi altri sempre più forti.
"Madison" sento la voce di mio padre richiamarmi dalle scale.
Mi alzo di corsa e corro in bagno e con le mani tremolanti chiudo velocemente la serratura.

"Madison dove cazzo sei",non rispondo, aspetto solo che si calmi e che se ne torni in camera sua, ma so che non sarà così,so cosa accadrà fra poco.

Decido comunque di restare qui, chiusa nel bagno, in un silenzio assordante.

"So che si qui figlia di puttana esci dal bagno o giuro che sfondo questa porta" senza che io me ne sia accorta è entrato nella mia camera e ora è qui, attaccato alla porta.
Non so casa fare, se non apro sfondera di sicuro la porta e sarà ancora più arrabbiato perchè non l'ho aperta , mentre se faccio il contrario succederà comunque.

Con un gesto lento apro la porta, sperando che non se ne accorga.

"Cosa pensavi di fare chiudendoti qui dentro, eh?"
è a un passo dal mio viso, deglutisco rumorosamente

"I-io...non p-pensavo c-he" balbetto ma vengo subito interrotta da lui,

"Non pensavi che? sei la rovina di questa famiglia e per questo devi pagare",  il rumore del suo schiaffo è così forte da farmi girare la testa di lato.

Non lo guardo neanche in faccia per quanto il suo sguardo mi faccia sentire sbagliata.

Vorrei solo che qualcuno mi venisse ad aiutare, ma la mamma non torna a casa da giorni mentre Ares, Thomas, James e Conrad sono in casa ma sono sicura che mio padre li abbia chiusi a chiave in camera loro per non permettergli di venire qui.

Porto la mano sulla guancia che ora brucia tanto, e lo guardo con gli occhi stracolmi di lacrime.

"Ti prego papà lasciami stare" sussurro con tono insicuro.
Ha uno sguardo pieno di odio come se vorrebbe ridurmi in frantumi, mi spinge per terra con rudenza, facendo sbattere la testa.

Si porge verso di me e agganciando l'elastico dell pantalone  e sputa pieno di odio:
"Sei tu che mi provochi Madison, è colpa tua se mi fai arrabbiare, è colpa della tua esistenza"

Cerco di divincolarmi ma è tutto inutile.
Quello che successe da li a poco è il tormento più grande della mia vita che non mi lasciara mai pace.

🫶🏼spazio autrice🫶🏼

Ciao cuoricini, spero che questa storia possa piacervi, se avete qualche consiglio da darmi su come migliorare o semplicemente volete commentare il capitolo, mi farebbe molto piacere leggerli😊
Alla prossima...






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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 09, 2023 ⏰

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