"Dai salta su"
Salgo sul tubo superiore del telaio della sua bici.
"Non farmi cadere!" gli dico.
"Non ti fidi di me?" dice facendo quel sorrisetto malizioso da bravo ragazzo.
"Non voglio farmi male"
Inizia ad accelerare, ho paura di cadere, ma tra le sue braccia mi sento sicura.
Sento l'aria della notte tra i capelli e il rumore delle ruote sull'asfalto; non ho mai desiderato vivere più lontano.
Mi lascia scendere davanti al cancello di casa.
Aspetto che mio padre mi apra, lui continua a guardarmi.
"Grazie per il passaggio, è stato divertente".
"Non c'è di che" risponde sistemandosi gli occhiali con l'indice della mano sinistra.
"Ciao allora"
"Buonanotte" si rimette sulla bici e aggiunge: "Ci vediamo domani vero?"
E' terribilmente adorabile quando fa quel faccino da bambino.
"Certo" dico.
Ci fissiamo per un minuto di troppo, mi sorride e se ne va.