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Ho un'età comparabile alla vostra, cari lettori. 
In alcune zone del mondo si nasce già vecchi, in altre si è ancora troppo giovani, qualcuno scrive che l'età è solo un numero oppure che una persona è grande, adulta e matura quanto è ricco il bagaglio delle sue esperienze e questo - in parte - lo condivido: ho l'età di mia madre da quando pago le bollette da sola, ho almeno vent'anni quando sono a lavoro, ho più anni quando ho responsabilità all'interno del luogo di lavoro, ho tre anni quando mamma mi coccola, ho quindici anni quando ti vedo. A quindici anni non ho mai provato l'ebbrezza dell'amore come unico motore del mondo, la mia testa non era circondata da rondinelle vorticose e cuoricini fluttuanti, i miei impulsi sessuali erano inesistenti, non ho mai avuto quindici anni come ora a ventisette.

Cos'hai fatto mai?

La quindicenne prende la penna e va: scarabocchia e non le importa se di notte, di giorno, sul cesso, se su fogli, sulle note dello smartphone, sui fazzoletti del bar e crea buste da lettere a forma di cuore, disegna coppiette di animaletti teneri, apre Whatsapp ed invia audio lunghi un chilometro alle amiche, ogni scusa è buona per effettuare una telefonata. 

Che cazzo hai s-combinato?

Cari lettori, editori, Stato Italiano, moralisti non censuratemi mai, che siano libere l'incoerenza letteraria e quella mentale, rileggetemi e criticatemi, ridete di me, rivedetemi in me.
Buona lettura, sempre vostra.



Poesie di una parentesiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora