Capitolo 23

10 2 7
                                    

Clare era fuggita dalla finestra, niente lettera di scuse per Nick che gli aveva mentito, adesso puntava a qualcosa di più alto, la libertà. Libertà da tutti, da lui e da i suoi amici nonostante volesse tornare sull'isola e salvarli. Il suo piano era quello di farsi dire da qualche parente dove i suoi genitori si trovassero così da poterli incastrare sul fatto, dopodiché la sua tappa successiva sarebbe stata una  lontana zia che viveva in Thailandia. Al diavolo i piani che tutti avevano in riserbo per lei, le giornate organizzate, i viaggi, ora avrebbe scelto il suo destino. 

"- Si ritorna sempre dove si è stati bene -" un'enorme jeep nera l'attendeva a qualche metro di distanza dall'hotel,

"- Immagino di sì, Dante -" il suo collo pieno di tatuaggi era scoperto da una maglietta nera attillata che evidenziava i suoi pettorali, il verde dei suoi occhi si poteva intravedere dalle lenti dei Ray- Ban neri, i pantaloncini neri della Nike lo rendevano più giovane di quello che era.

"- E' un piacere rivederti -"Clare lo aveva conosciuto tramite Alec, quando erano fuggiti lui aveva fatto sì che la moto passasse inosservata da occhi indiscreti, vale lo stesso per il viaggio negli Emirati Arabi, diciamo che con il contributo di Alec erano riusciti a non farsi trovare in ogni situazione. Le prese la valigia che aveva preparato casualmente e gli aprì lo sportello, 

"- I tuoi genitori stanno dando di matto, sappilo -" Dante tracciava ogni loro mossa anche quella più segreta e riservata, Clare abbassò il finestrino facendosi scappare un sorrisetto soddisfatto quando il vento le fece volare i capelli indietro.

"- La loro più grande giocatrice che abbandona l'arena? Wow che scandalo! -" rispose ironica, Dante accennò ad una risata, voleva rimanere serio per poterla aggiornare su ciò che era successo durante la sua assenza.

"- Immagino che siano arrabbiati perché la loro figlia sia fuggita con due sconosciuti di cui uno è un'assassino -" disse stringendo il volante,

"- Dante per favore, anche tu no -" sbuffò stufa di sentirsi dire di esser stata con Nick,

"- Clare, quel tizio si rifarà vivo -" sottolineò cupo "- dobbiamo prepararci -" completò la frase,

"- Non siamo mica in guerra -" nascose l'imbarazzo dietro a quelle parole,

"- Ti devo ricordare chi sia e cosa ha fatto? -" la guardò di traverso,

"- Lo so cosa ha fatto, siamo stati così bravi a perderci che nessuno come te crederà mai che ci amavamo alla follia -" calò un silenzio imbarazzante prima che Dante aggiungesse,

"- Non lo avrei mai detto, lui così diverso e pericolosamente uguale a te -", ripensando a quei momenti passati insieme Clare sorrise stringendo i pugni per non piangere,

"- Dante ho capito, ok? Non voglio parlarne è già difficile così -" cercò di tagliare corto,

"- Devi innamorarti di chi ha le idee chiare, non di chi non sa scegliere se minacciare qualcuno o volere te -" aveva ragione, 

"- Immagino che tu me lo stia dicendo perché c'entra qualcosa Alec, vero? -" non poteva mentirle, Dante cominciò a raccontarle tutto ciò che era accaduto la sera che il ragazzo si era presentato a casa sua coperto di sangue, lo aveva aiutato e lui aveva incominciato a piangere come un bambino dicendo che si sentiva in colpa per averla disturbata e per avergli rovinato la serata, non era da lui essere così cattivo.

"- Mi ha abbandonata per strada! Dai Dante non puoi crederci veramente -" in fondo in fondo si sentiva in colpa, ma in superficie lo avrebbe strangolato con le sue stesse mani.

"- Infatti stai tranquilla che la ramanzina l'ho fatta anche lui, voi due vi state comportando come due bambini. Continuate a rincorrervi, ma non vi siete stancati  di farlo? Quanto pensate di durare così? -" forse Clare  stava vedendo la situazione da un punto di vista sbagliato, Alec non era un'assassino,

"- Non voglio vederlo, adesso -" disse rilassandosi sul sedile,

"- Mi ha chiesto di proteggerti in ogni situazione e lo farò -" le sue guance avvamparono riconoscendo la dolcezza di quei piccoli gesti che Alec faceva involontariamente, così romantici e unici che chiunque avrebbe desiderato riceverli,

"- Grazie Dante -" disse prima di perdersi nei suoi pensieri guardando la strada diretta versa l'aeroporto.

Nel mentre...  

"- Dovremmo fermarci qui, Callias ce la fai a camminare? -" Simone accostò in un prato con l'erba altissima, scesero tutti quanti compreso Callias che, un po' frastornato si mise in piedi. Atlas prese le valige e le passò al resto della comitiva. Lanciarono i telefoni e li spaccarono con le ruote dei trolley, decisero poi d'incamminarsi. Il sole spiccava in tutta la sua bellezza rendendo calda e fastidiosa quella giornata, si riusciva a sentire l'odore dell'asfalto caldo e il frinire dei grilli. 

"- Se chiedessimo a qualcuno un passaggio? -" domandò Atlas già stufo di essere in mezzo alla steppa,

"- No, anche no -" rispose Luna infastidita dal suo atteggiamento,

"- Manca pochissimo e siamo arrivati -" disse Ronald che pilotava il gruppo verso l'aeroporto,

"- Lo hai detto 10 minuti fa, per pochissimo cosa intendi dire? -" tutti sbuffarono, il livello di sopportazione umana riguardo Atlas di Luna arrivò alle stelle.

"- La vuoi smettere? Cammina e basta invece di lamentarti! -" tutti la guardarono stupiti,

"- Smettila Luna, non costringermi a rivelare tu sai cosa -" la minacciò,

"- Simone ti ho tradito -" lui non la guardò neanche si limitò semplicemente a dire

"- In quel periodo non eravamo propriamente fidanzati, potevi fare quello che volevi. Se ti riferisci al fatto che ti sei sbattuta il barista, affari tuoi. La nostra relazione è finita da un bel po' -" l'intero gruppo rimase sbigottito dalla semplicità con cui aveva dichiarato ciò che fosse successo. Nessuno se lo sarebbe mai aspettato.

"-  Qualcun altro che vuole stupirci con qualche nuova rivelazione? -" domandò ironica Maggy,

"- Callias devi dirci qualcosa? -" sottolineò Atlas, lui divenne completamente bianco non sapendo a quali degli infiniti segreti rivelati si riferisse. Sentiva gli occhi del gruppo puntati addosso.

"- Arrivati! -" svoltarono a destra e videro il gigantesco aeroporto, una gigante jeep nera attirò la loro attenzione.  





Con affetto, un ammiratore segreto...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora