Capitolo 11

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Sembrava di essere in un sogno soprattutto quando mi accorsi che lui non stava più guardando il cielo, ma ME…mi girai sulla destra e avevo la sua faccia rivolta verso di me… istintivamente mi venne da ridere e gli chiesi “Che c’è?” e lui disse “perché? Non posso guardarti?”

“NO!” gli risposi

“Ah mi scusi, madame” ridendo e si rivoltò verso il cielo

“daii scherzavoo”

“Nono mi dispiace, sei stata chiara”

“Uffiii” e mi rimisi anche io a guardare il cielo…

Dopo un po’ di nuovo la sensazione dei suoi occhi su di me..mi girai e lui si rimise a testa in su con un mezzo sorriso e anche io sorrisi..continuò così per due volte altre, poi alla terza rimase a fissarmi e diventò un momento serio così dal nulla. Ci guardammo per un momento che sembrava infinito negli occhi...il suo color verde era qualcosa di indescrivibile, mi ero persa nei suoi occhi e il cuore iniziò a battere fortissimo. Sembrava che fossimo diventati due calamite perché lentamente i nostri volti, senza farci caso, si stavano avvicinando fino a quando non mi squillò il cellulare..

“ehm…devo rispondere” dissi un po’ dispiaciuta, ma anche un po’ più tranquilla che non era successo quello che stava per succedere..

Erano le mie amiche…

“eiii ma che fine hai fatto? Ti abbiamo scritto almeno un’ora e mezzo fa…dove stai?”

“eeeemmm…io…io sono uscita” dissi

“si, ma dove stai che ti abbiamo cercata qui al Louvre, ma non ci sei”

“Giusto, il Louvre…no..ho cambiato idea ragazze, siccome non c’eravate ho cambiato programma e ho vagato…ma vi raggiungo..mandatemi la posizione”

“ok, dai noi ti aspettiamo qui..abbiamo una sorpresa per te, muoviti”

“sisi ok, ciaoo”

Mi giro verso Charles con aria dispiaciuta…

“Mi tocca andare, sai come posso raggiungere il Louvre da qui?”

“ma secondo te, ti lascio a piedi? Ovvio che ti ci accompagno io!”

“No! No, meglio di no..eviterei posti in cui ti potrebbero vedere”

“Va bene, hai ragione..allora ti lasci accompagnare in un posto tranqullo lì vicino senza che nessuno ci veda?”

“Mmmm si, così si”

E così sistemammo il tutto, mi diede una mano a mettermi il casco e mentre me lo allacciava mi disse:

“Grazie della giornata, mi sono divertito un mondo e sono stato bene con te!” Disse con un sorriso imbarazzato

“Anche io Charles, grazie a te di avermi portata qui oggi... è stato tutto stupendo!”

Si avvicinò lentamente e mi diede un bacio sulla guancia a rallentatore..i suoi occhi nel frattempo che si avvicinava erano dolci e io mi stavo imbambolando…

Ancora scossa dal suo bacio dolce, ci rimisimo in sella, visiera abbassata e via...

“Tieniti forteeee, ora è tutto in discesaaaa”

E mi strinsi forte a lui godendomi quel momento.

La velocità era assurda per una vespa..i capelli erano al vento ed era meglio che tenessi gli occhi chiusi per non guardare la strada, ma lo sentivo che lui rideva..lui è proprio nato per la velocità!

Finita la discesa, iniziarono le vie più normali fino ad arrivare in città..lì sentivo che soffriva ad andare piano ahahah

“Ecco, siamo arrivati…se giri l’angolo dovresti arrivare in piazza e troverai le tue amiche” disse fermando la vespa nel punto più lontano dal traffico

Scendendo dalla vespa dissi “Grazie di tutto”

Mi tolsi il casco e lui nel frattempo si alzò la visiera

Non so precisamente con quale coraggio, ma questa volta glielo diedi io il bacio sulla guancia per quella libera dalla protezione del casco…sentii il suo viso prendere calore e ebbi la strana sensazione di averlo preso alla sprovvista perché secondo me non se lo aspettava..

dopo di che mi voltai troppo imbarazzata ed emozionata per andarmene, ma lui mi bloccò il braccio con una mano “Ehi, quando ci rivediamo adesso?”

ridendo dissi “non lo so, dipende da te” alzando le spallucce, ma ridendo...”stasera?!?” dissi in modo sfacciato

“dove?” mi chiese con la luce negli occhi

“te lo faccio sapere, non so come andranno le cose, ma ti mando il luogo …poi vedi tu se venire e come venire stando attento” e gli feci il gesto con le mani agli occhi

Mi rispose con la stessa modalità “Starò attento capitano” disse ridendo

Io mi allontanai come se fossero vie di casa mia...e con tutto il casco in mano senza rendermi conto che glielo avrei dovuto restituire…non so, mi prese un momento di autostima impressionante, mi sentivo bella, libera e Charles Leclerc mi aveva appena chiesto di rivederci..da amici si intende..ovvio, ma cavolo..Charles Leclerc!!!

Girai l’angolo e WOW, ragazzi…ero veramente al Louvre..rimasi a bocca aperta per la bellezza del posto!

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