十六 Jū Roku 16

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Camminavo avanti e indietro per la mia stanza

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Camminavo avanti e indietro per la mia stanza. Il mio cuore batteva veloce. Non sapevo se era per le ultime parole prima che partisse di nuovo per un'altra missione, o per la stanza sensazione che mi stava divorando.
Non facevo altro che grattarmi, guardare fuori con la speranza che il sole sorgesse.
Eppure la luna era appena salita nel cielo nero.
Chiusi gli occhi e feci un respiro profondo.

Le sue mani mi stavano accarezzando la schiena nuda. Non credevo che il mondo sesso fosse così..così bello.
Forse vedevo tutto in maniera esagerata perché era la mia prima esperienza. Però le sue attenzioni, le sue premure, il modo in cui mi toccava, ero certa che nessuno sarebbe stato in grado di provocare lo stesso piacere. Sentì le sue labbra poggiarsi, più volte, con delicatezza sulle mie spalle. I suoi baci umidi lasciavano una scia umida e fresca. La sua mano tracciava la linea immaginaria della mia spina dorsale fino ad arrivare al mio fondoschiena. Si soffermò sulle mie natiche con carezze delicate, senza mai fermarsi con le sue labbra. La sua mano scese sempre più verso la mia intimità già umida. Poteva dei semplici baci sulle spalle, e delle carezze eccitare così tanto? Cercavo di mantenere il respiro regolato ma era difficile, e lo divenne ancora di più quando infilò un dito dentro di me. I movimenti erano così delicati, ma così intensi da percepire ogni contatto all'interno. Riusciva a toccare punti che neanche credevo esistessero. Era impossibile trattenere i gemiti che fuoriuscivano dalle mie labbra. Un suo braccio mi passò sotto le spalle per prendere il mio corpo. La sua forza mi aveva spostata su di lui. Ero in imbarazzo, ma il piacere che non aveva smesso di darmi mi impediva di smettere. Ero sopra di lui, nudi entrambi. Sentivo la sua erezione spingere contro la mia intimità. Forse è così che deve accadere la nostra prima volta. Forse era un po' presto, ma desideravo così tanto sapere come era fare l'amore con lui.
Il suo bacino iniziò a muoversi, sfregando così la sua intimità contro la mia. Le sue gambe allargarono le mie ritrovandomi, aperta sopra di lui. Le sue dita entrarono dentro di me con movimenti veloci, mentre con l'altra mano inizio ad accarezzare il punto esterno più sensibile.
Le sue dita e la sua erezione che sbatteva su di me, mi mostravano un piacere a me sconosciuto.
I suoi baci sulle mie spalle non avevano mai smesso. La camera ormai era piena dei nostri respiri pesanti e dei nostri gemiti. Il piacere colpì entrambi. Il mio corpo tremò sopra di lui. Sanemi venne sul mio ventre. Le sue mani mi stringevano al suo petto, mentre i nostri respiri cercavano di assestarsi.
Mi fece scivolare di nuovo sul futon. Mi prese il volto e mi baciò.

"Voglio fare l'amore con te"

Non avrei dovuto dirlo. Era troppo presto. I suoi occhi mi guardavano e le sue labbra si incurvarono in un sorriso solo per me. Mi accarezzò i capelli e intrecciò le nostre mani.

"Io voglio fare l'amore con te quando sarai umana, non mi importa quanto ci vorrà, aspetterò"

"Perché..perché aspettare?"

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