La canzone

294 14 0
                                    

Lexa e Clarke erano in silenzio da almeno 10 minuti,sedute sul letto della bionda a cercare un buon modo di sviluppare il loro progetto di storia.
"E se scrivessimo semplicemente un saggio informativo?" propose Lexa grattandosi la nuca.
"No non va bene,devo mantenere la media alta e un semplice saggio non prenderebbe mai un voto massimo" sbuffò Clarke lasciandosi cadere sul letto.Lexa sospirò e si guardò intorno sperando in qualche Santo che le venisse in mente un'idea migliore.Con la coda dell'occhio scorse una chitarra classica poggiata contro la parete della stanza di Clarke,così guardò la ragazza stesa sul letto e sorrise.
"Clarke?Tu sai cantare giusto?" chiese speranzosa la mora,ricordandosi di un'esibizione che la bionda aveva fatto al terzo anno.
"Si,perchè?" chiese confusa Clarke tornando seduta sul letto a gambe incrociate.Lexa sorrise e si alzò dal letto dirigendosi poi verso la chitarra.
"Posso?" chiese ricevendo un cenno di assenso dalla bionda che, ancora confusa,guardava Lexa con le sopracciglia corrugate.Lexa prese la chitarra e l'accordò sedendosi nuovamente sul materasso e guardando Clarke iniziò a suonare le note di They Don't Care About Us di Michael Jackson.Clarke sorrise all'istante rimanendo a bocca aperta,non sono per l'idea geniale di Lexa,ma anche per aver scoperto qualcosa di nuovo sulla mora.
Clarke si schiarì la voce e subito iniziò ad intonare il ritornello della canzone,con un'enorme sorriso sul volto.

Beat me, hate me
You can never break me
Will me, thrill me
You can never kill me
Jew me, sue me
Everybody, do me
Kick me, kike me
Don't you black or white meAll I wanna say is that they don't really care about us
All I wanna say is that they don't really care about usTell me what has become of my life
I have a wife and two children who love me
I'm a victim of police brutality, now 
I'm tired of bein' the victim of hate
Your rapin' me of my pride
Oh, for God's sake
I look to heaven to fulfill its prophecy...
Set me free

Finita la canzone dopo qualche altro minuto,Clarke abbracciò Lexa,procurando alla mora una smorfia di sorpresa che tramutò poco dopo in sorriso.Lexa ricambiò l'abbraccio e ridacchiò per quell'improvvisa dimostrazione d'affetto.
"Non sapevo sapessi suonare la chitarra" Clarke asserì stupita.
"È solo un passatempo..nulla di più" Lexa rispose con un sorriso imbarazzato,non tirandosi indietro dal suo abbraccio.
"Tu sei un genio!" disse Clarke staccandosi finalmente dal corpo dell'amica,senza allontanarsi troppo.
"Beh..modestamente" Lexa rise e si spostò i capelli da un lato con un gesto teatrale,facendo scoppiare a ridere anche la bionda.Le due ragazze si guardarono per un'istante,mentre le loro risate cessarono lentamente lasciandole solo con un sorriso lieve sui loro volti.Clarke presa da un impeto di non lucidità,si fiondò sulle labbra dell'altra,che subito ricambiò quel bacio quasi famelico.Passò poco tempo prima che la bionda si ritrovò con la schiena contro il proprio materasso,mentre Lexa si sistemava fra le sue gambe,carezzandole delicatamente.Un bacio dopo l'altro,Lexa si ritrovò senza maglietta e Clarke percepì le mani della più alta sbottonarle i jeans che indossava quel giorno.Portò la testa indietro chiudendo gli occhi,mentre la mora la guardava incredula,ma nel senso più positivo che potesse esistere.
"Sei sicura?" chiese Lexa fermandosi per un secondo.Clarke riuscì solo ad annuire,ma a Lexa sembrò bastare questo gesto.Intrufolò la sua mano nei suoi jeans e senza troppi scrupoli iniziò a stuzzicarla senza mai smettere di guardarla.La bionda lasciò scappare un lieve gemito alle carezze che l'altra le stava riservando,finchè non si sentì piena nuovamente,come era successo esattamente qualche giorno prima.Lexa iniziò a muovere le sue dita lentamente per farla abituare,fino ad aumentare sempre di più strappando gemiti sempre più alti alla ragazza sotto di sè.La mora sorrise,desiderando dentro di sè che questo fosse più che semplice sesso,ma Clarke aveva messo le cose perfettamente in chiaro.Il corpo della bionda cominciò a tremare leggermente,mentre il piacere aumentava ad ogni movimento della mora.
Lexa chinò il corpo verso il basso iniziando a baciare il collo della bionda senza fermare i movimenti delle sue dita.Passò poco tempo prima che Clarke iniziò ad ansimare il suo nome più volte velocemente,avvertendola di come stava raggiungendo il suo apice.
Lexa sorrise quando la sua mano fu ricoperta dagli umori della bionda,estraendola dai suoi pantaloni.Clarke era senza fiato,e mentre Lexa si stendeva accanto a lei rimettendosi la maglietta,la bionda continuò a contemplare il soffitto senza parole.

"Tutto apposto?" Lexa chiese girando il volto verso di lei.Clarke annuì e ripresasi dalla trance,si riabbottonò i jeans e si mise seduta sul letto.La mora fece lo stesso,guardandola non tanto convinta che stesse effettivamente bene.
"Non devi dirlo a nessuno" disse neutra Clarke guardando Lexa con serietà.
"Nessun problema" rispose la mora scrollando le spalle.Clarke annuì e si alzò dal letto rimettendo la chitarra al suo posto.
"Bene..allora direi che siamo apposto per il progetto" esordì Clarke dopo qualche istante di silenzio.Lexa la guardò per qualche secondo per poi annuire anche lei.
"Si..lo penso anche io" disse alzandosi e prendendo la propria giacca.
"Okay,allora ci vediamo a scuola" aggiunse poi indossando l'indumento.Clarke annuì rivolgendole un lieve sorriso.
"A domani" la salutò la bionda,guardando la mora lasciare la sua casa poco dopo.Clarke sospirò e si stese sul letto,cercando di togliersi dalla mente quello che era appena successo.A differenza sua invece,Lexa riproponeva quelle immagini continuamente facendo si che un lieve ghigno le si formasse sul volto.

Our Little Secret | ClexaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora