Quella mattina Lily Potter aveva, ironia della sorte, un diavolo per capello. Mentre si accingeva a varcare la soglia della Sala Grande, ripensò svogliatamente a quello che le era successo negli ultimi giorni.
Mark Baston, ragazzo bello, alto e muscoloso, nonché battitore della squadra di Quidditch dei grifondoro, era stato sorpreso da lei in persona davanti al dormitorio con la lingua in bocca a Penelope Edwards, una coetanea di Al e Malfoy.
Questo non avrebbe infastidito per nulla la Potter, che era felice dei vari pomiciamenti in giro per il castello, se non fosse stato per il fatto che lui era, come dire, il ragazzo con cui stava andando a letto quel periodo. Un fastidio riguardante unicamente l'orgoglio, intendiamoci. Dopo averlo giustamente mollato, si era chiusa in camera a dormire e mangiare, i suoi classici hobby preferiti, come se nulla fosse: l'accaduto, a livello emotivo, non l'aveva toccata minimamente.Lily non si affezionava. Era stata con molti ragazzi, tanti quante le teste rosse che facevano parte del clan Potter/Weasley o forse di più, ma era sempre finita dopo al massimo una settimana. D'altro canto non era, nel modo più assoluto, una ragazza che si innamorava o a cui importava qualcosa, perciò non ne faceva una tragedia, tutt'altro; era lei stessa che non tollerava uno stesso ragazzo per troppo tempo, e per non lasciarli, sceglieva appositamente quelli più stronzi, che sapeva avrebbero scaricato lei.
Varcata la soglia della Sala Grande, alzò un attimo gli occhi dal suo grande tomo di Trasfigurazione e realizzò, non particolarmente felice, che molti, più della metà della Sala, la stavano fissando. In parte era dovuto all'essere stata "umiliata" da quel cretino di Baston, in parte, pensò Lily, dai suoi capelli.
Aveva ereditato i suoi capelli in linea diretta dai Weasley: un orribile color rosso-arancione carota. Questo tratto distintivo non l'aveva mai resa particolarmente fiera, anzi. Approfittando perciò della fine della sua ultima relazione, Lily decise di cambiare look, sperando che, in qualche modo, potesse influire positivamente nella tanto agognata svolta che aveva deciso di dare alla sua vita. Lily decise di tingersi i suoi lunghi e mossi capelli di un rosso mogano. Sempre sul rosso, certo: una sfumatura diversa, nulla di clamoroso. Una svolta quasi celata, perché Lily non amava dare spettacolo di sé; eppure era esattamente ciò che le riusciva meglio.
-Lily!- urlò July, Julia Smith, alzandosi dal tavolo e venendole incontro.
July era la cosa più vicina che Lily avesse ad una migliore amica, e l'affetto che nutriva per lei era molto profondo. Non poteva considerarla tale perché, in fin dei conti, Lily non era e non sarebbe mai stata una ragazza da migliori amiche, per quanto ci provasse: la sua solitudine e la sua intimità erano due delle cose più preziose che possedeva, fondamentali pilastri della sua vita; sapeva per certo che nessuno sarebbe mai riuscito a penetrare il chaos della sua mente e ad uscirne vivo, perciò semplicemente non lo permetteva.July era molto bella secondo Lily. Era un po' bassa, del resto come lei stessa; lunghi capelli castani e grandi occhioni color cioccolato, da cerbiatto. Si lamentava spesso di essere in carne, ma non era assolutamente così: era formosa, e secondo Lily questo le giovava molto. Riusciva ad alternare nell'arco di un giorno un carattere allegro e solare ad uno riflessivo e malinconico con la facilità con cui Lily perdeva il filo logico del tutto; questo perché, essendo una persona particolarmente sensibile, un minimo gesto riusciva a cambiare la percezione che aveva di ogni cosa, lei compresa.
La raggiunse frastornata e le bisbigliò -Cosa è successo ai tuoi capelli, Lils?
Lily le sorrise rassicurante: sapeva come ogni piccolo avvenimento per lei potesse dare la parvenza di significare più di quanto in realtà fosse, di essere una studiata allegoria da decifrare.
-Ero stufa, ed ho cambiato- le disse semplicemente. Lei le sorrise di rimando, non del tutto convinta, e si diressero verso il loro tavolo.-Lils- si sentì chiamare, e si voltò, vedendo apparire Al di fianco al platinato. Disse a July di proseguire, e che l'avrebbe raggiunta dopo.
Malfoy era bello, Lily non poteva non ammetterlo. Alto, petto scolpito, capelli biondi e perennemente scompigliati ad arte, grandi occhi color dell'argento liquido e un'espressione superiore che era il suo marchio di fabbrica. Non mancava d'intelligenza né di cultura, buone maniere o sarcasmo. Non intratteneva rapporti che non si limitassero a una notte e via; due, se era stata particolarmente memorabile la prima. Lily era una dei pochi che non lo giudicava, poiché era ciò che faceva anche lei. Per certi versi Scorpius Malfoy era sempre apparso a Lily come un grosso punto interrogativo da decodificare; condannava ed elevava allo stesso tempo il suo essere una persona gelida e schiva, a tratti menefreghista: caratteristiche degne di un'analisi accurata. Solo, non sua.-Sei bellissima- le disse Al con convinzione, dopo averla raggiunta, sorridendole con affetto. In cambio lei gli diede un lieve bacio sulla guancia.
Albus Potter aveva una massa indefinita di capelli castano scuro sulla testa e gli occhi verdissimi del padre, identici tranne che per il difetto della vista. Lily lo trovava affascinante, nella sua timidezza ed imbranataggine. Era leggermente più basso della norma, e meno muscoloso, ma pur sempre magro e slanciato; si caratterizzava di una sincerità sconcertante, senza filtri, e di una bontà genuina. I due fratelli possedevano un ottimo rapporto, quasi invidiabile.-Cambiato qualcosa, Potter?- le chiese un disinteressato Malfoy, abbandonando con lo sguardo le grandi tette di Virginia Hollyman, per spostarlo sulla figura di Lily.
-Purtroppo non l'abitudine di frequentarti- rispose lei con noncuranza.
-Sempre così gradevole di primo mattino?- ribattè lui, ma non attese una risposta. Fece per dirigersi verso la tavolata dei serpeverde. Una voce interruppe la sua azione.
-Potter!- urlò Frank Cunnis, ed Albus rabbrividì.Frank Cunnis era l'individuo più rivoltante che Lily avesse mai incontrato. La sua stupidità era direttamente proporzionale alla sua cattiveria; da un mesetto o poco più ricattava Albus, poiché aveva scoperto della sua omosessualità. Lo sentì parlarne con Lily nel prato della scuola, ovviamente per sbaglio: l'omosessualità di Al era un argomento tanto complicato quanto segreto, e ne erano a conoscenza solamente Lily e Scorpius.
Frank raggiunse il trio, e sogghignò.-Stasera farò tardi, ho organizzato un festino privato nella mia stanza. Ci sarai un via vai di persone per un po', tu farai finta di non vedere nulla. Inoltre mi serve la relazione sulla strage dei magonò del 1451 entro la seconda ora di domani. Intesi?
Albus annuì, rassegnato.
-Giuro che appena Al si deciderà a dire tutto, ti verrò a cercare Cunnis- lo minacciò Lily, che non riusciva a tollerare una situazione del genere, ma che aveva le mani legate dal suo stesso fratello.
-Non sarai l'unica- aggiunse Scorpius, con evidente disgusto nello sguardo.
Frank guardò prima una, poi l'altro.
-Volete dire quando si deciderà ad ammettere che è un deviato. Quelli come lui mi fanno schifo, non meritano di essere trattati come noi normali.
Poi si rivolse esclusivamente a Lily.
-Sempre più sexy, Potter. Se hai voglia di divertirti stasera, passa da me- concluse, un misto fra lo speranzoso e il perverso.
Lily stava per reagire, ma non fece in tempo che un destro centrò in pieno il volto di Frank: la mano apparteneva a Malfoy.
-Scorpius!- urlò Al, allarmato dal gesto del suo amico, che avrebbe potuto ripercuotersi inevitabilmente su lui stesso.
Frank indietreggiò, portandosi le mani sul viso. Ringhiò dal dolore.
-Tu mi fai schifo- asserì Lily disgustata. -Ringrazia che ci abbia pensato Malfoy, io avrei fatto di peggio- concluse, accostandosi ad un Albus sofferente. Scorpius alzò un sopracciglio scettico, massaggiandosi la mano dolorante.-COSA DIAMINE È APPENA SUCCESSO QUI?
La preside McGranitt entrò nella Sala Grande, la rabbia evidente sul suo volto.
-POTTER, CUNNIS, MALFOY E POTTER, SEGUITEMI- urlò inviperita dopo aver osservato la situazione e aver tirato le sue somme; diede le spalle alla folta schiera di alunni e si diresse furibonda nel suo ufficio.Mentre si affrettava a seguire la preside, Lily scorse con lo sguardo la cugina Rose Weasley, che la guardava con un cipiglio a metà fra il preoccupato e il rassegnato, scuotendo energicamente la testa per evidenziare il suo disappunto. Si lamentò mentalmente per la sua capacità di finire, che fosse d'accordo o meno, in situazioni sgradevoli come queste.
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Storia di un patto che non porterà altro che guai (o quasi).
FanfictionQuando hai un padre che si chiama Harry Potter, vieni smistata in serpeverde e tuo fratello Albus ha come migliore amico un certo Scorpius Malfoy, il quale si è scopato ogni essere vivente di sesso femminile ed è uno stronzo colossale, nonché bello...