𝗵𝗲'𝘀 𝗼𝘂𝘁 𝗵𝗶𝘀 𝗵𝗲𝗮𝗱

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Ma che cazzo.

Perché devo sempre essere io a scoprire le cose?

Mi appoggio con le spalle al muro, incrociando le braccia.

«Potevi avvertire, no?»

Lancio un'occhiataccia a Chopper, che si sistema la cintura intorno alla vita, cercando di vestirsi il più silenzioso possibile.

Nueng si appoggia al mio fianco, cerca di strizzarmi una guancia.

«Ero venuto per salutare il professore, non te. Ma che cazzo, Nueng, ti devi scopare proprio suo figlio?»

Scrolla le spalle.

Sta a petto nudo, con un sorriso sulle labbra che dice "e a me che cazzo me ne frega?"

Noto che Chopper lo guarda di nascosto, sorride un po'. Come se volesse dire qualcosa anche lui, sapendo perfettamente che potrei sbatterlo fuori dalla stalla con un calcio nel culo.

Sono venuto per salutare il professore di equitazione, che purtroppo non c'è, al suo posto ci ho trovato Nueng in ginocchio che lo succhiava al figlio.

Dio mio.

Può succedere solo a me una cosa del genere.

«Vai via prima che ti spacco il culo.» Aggiungo rapido, rivolto verso Chopper, che non esita a seguire le mie parole, per poi uscire – di corsa – dalla stalla. «Perché ci stai assieme?»

«Mi scopa, non ci sto assieme.» Borbotta Nueng, con un sorriso soddisfatto. «Dai, non è solo bravo a dare ripetizioni di equitazione, è bravo a sco -»

«Non voglio sapere i dettagli, che cazzo.»

Sospira.

«Immagino che sia vero ciò che dicevo giorni fa... sei vergine. Non diresti una cosa del genere se scopassi con il tuo ragazzo, sai? Il sesso è bello, soprattutto se non c'è impegno dietro.»

Mi prende per il culo?

Gli pizzico il fianco.

Si scosta con un altro sorriso soddisfatto.

«Ero venuto per lasciarti il regalo di compleanno prima di partire per l'Università, ma credo proprio che me ne andrò.»

Esco dalla stalla, con la sua voce che rimbomba dietro di me.

«Dai, Sound! Stavo scherzando, perfavore, non... Sound!»

Sarà pure il fratello minore, ma non ha alcun tatto.

È vero che non sono mai andato oltre un bacio con qualcuno, ma...

Io non ho avuto nessuno, per rispettare la mia promessa fatta ai nostri genitori quando hanno deciso che dovevamo sposarci. Sono una persona di parola, ne vale del mio onore.

Non sono una vergine che deve essere "controllata", però quale promesso sposo vorrebbe far scoprire al proprio marito di averlo già fatto? Non io, di certo.

Io so mantenere le mie promesse, il problema è se riuscirò a farlo dopo aver detto di si.

La famiglia di Win è di dinastia reale cinese, come me.

È uno dei futuri eredi del più grande centro di accoglienza per strutture LGBT+. Non può passare inosservato il suo futuro matrimonio, né il suo sposo, che deve essere altrettanto all'altezza.

Mi infilo in macchina, inserisco la prima.

Ho salutato i papà prima di andarmene, non c'è bisogno che torni indietro.

☽ 𝗮𝗻𝗴𝗲𝗹 𝗯𝗮𝗯𝘆 ʷᶦⁿˢᵒᵘⁿᵈDove le storie prendono vita. Scoprilo ora