34‹SPERANZA›

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Ed eccomi qui seduta a uno dei tavoli spogli e privi di vita,immobili sensa nessun vento che mi scompiglia o luce che mi acceca solo io,mia madre e il mio mostro,quello che ho temuto e che temo tutt'ora,mio padre,come al solito i suoi capelli sono fuori posto e i suoi occhi azzurri sembrano spenti e stanchi,mia madre invece mi tiene la mano stringendola forte,le sue ciocche castane lunghe mi fanno sorridere e i suoi occhi grandi e color nocciola spiccano come non mai guarda avanti sicura di sé.

«signor Evans,le accuse della vostra ex moglie sono gravi,voi le smentite»è il giudice a parlare,adesso tutti gli occhi sono puntati verso mio padre che intanto è lì fermo immobile,sensa dire niente,
«Signor giudice,io amo mia figlia,e non la sfiorerei nemmeno con un dito è stata la mia ex moglie a portarmela via sensa una ragione.»Mio padre parla smentendosi  ma stavolta l'avvocato di mia madre si alza guardando prima l'avvocato e poi mio padre.
«ah,quindi signor Evans voi mi state dicendo,che vostra figlia,piccola bambina di soli 15 anni è scappata con sua madre per sensa motivo,e parlo a tutti voi signori,se la bambina veramente viveva tranquilla e in libertà,sarebbe scappata così lasciando la persona che l' accudita bene e per lo più lo denuncia?»afferma l'avvocato e mio padre deglutisce sudando freddo,sapeva che era una menzogna,
«i-io, veramente non so perché l'abbia fatto,Jenn figlia mia ritorna da me,mi machi»a parlare è lui che rivolge le sue parole schifose verso di me,mio padre si alza sta per venire verso di me ma lo fermano,la tensione era alta ma fortunatamente il giudice parla
«bene questo dibattito è finito tutti fuori»il giudice chiude la sentenza e noi tutti usciamo io stringo la mano di mia madre e ringrazio che sia andata tutto bene e speriamo anche ai giorni a venire.

Il giorno dopo mi ritrovai stavolta io seduta su quella stessa sedia dove il giorno prima c'era seduto mio padre.
Stavolta però,c'erano anche Javon,Ashley,Jayla,David e i loro genitori,avevo gli occhi di tutti puntati su di me,le mani mi sudavano dal nervoso e cercavo a tutti i costi di respingere il mostro dentro di me.
«vorrei farvi una domanda Signorina Evans,»a parlare è l'avvocato Anderson,il fedele uomo di mio padre,
«perchè se,come avete detto,vostro padre vi imponeva punizione fisiche e morali,avete aspettato così tanto prima di denunciarlo,insomma sono passati 19 anni»questa domanda mi mise molta ansia e mi girai verso gli altri e incontrai gli occhi di Javon che mi guardavano dandomi sicurezza e tranquillità ma poi il mio sguardo si posò su quello di mio padre ed il mostro che stavo schiacciando risalì non dandomi via di scampo.
Iniziai a ricordare i pugni,gli schiaffi,i calci,il sangue che spruzzava da tutte le parti,i suoi occhi così furiosi da bruciare la me bambina,
«i-io...»le persone aspettarono una risposta da me restavano li critici e diffidenti mentre l'avvocato sorrideva,
«i-io...»mi bloccai ero in uno stato di trans quando
l'avvocato Parkinson, fedele uomo di mia madre, si alzò e rispose
«perchè il signor Evans gli privava di chiamare o solo di messaggiare infatti neanche sua madre aveva più contatti con sua figlia,ma poi parliamoci chiaro Signor avvocato chi avrebbe mai creduto alle parole di un' ingenua bambina di soli 7 anni che suo padre la picchiava a sangue,e poi lei fragile e pura bambina che non era altro amava suo padre anche se lui le affliggeva dolore comunque era suo padre e ci ha sperato ogni giorno che potesse cambiare,ma niente da fare,lui era lì che macchiava il suo corpo di ferite e lividi»a quelle parole i miei occhi si fecero lucidi non resistetti per molto ma comunque dopo 10 minuti finì il dibattito,il giudice non aveva ancora deciso a chi dare l'affidamento ma comunque la vittoria era vicina,almeno così pensavamo...

Autrice:
Ciao ragazzi,scusate se non funziona così un dibattito ma non sapevo descriverla meglio di così 😅,spero comunque che vi piaccia,cosa succederà?Jennifer con chi dovrà vivere? sarà finalmente libera?O sarà di nuovo intrappolata nel suo più grande incubo?

ESISTI SOLO TU PER ME/Javon waltonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora