C'era qualcosa in cui Atsumu eccelleva, anche se in molti non se lo aspettavano: era sempre stato veloce a capire quando si sbagliava e cercava di rimediare con la stessa velocità; ci metteva tutto se stesso per riparare le cose che aveva rotto, a tenere assieme le situazioni più delicate. Era persino riuscito a stare in contatto con le persone più disparate, e ne andava fiero.
Però adesso non si sentiva accompagnato da quel sentimento di leggerezza, anzi era il completo contrario: come quando, fra un tè e l'altro, digeriva qualcosa che lo rendeva più pesante, che lo stava lentamente trascinando verso il centro della terra.
E lui non stava facendo niente per rimediare.
Rimaneva sveglio la notte, osservando il soffitto spoglio, con un peso che si aggrappava ai suoi polmoni impedendogli di respirare, mentre ricordi di labbra dolci e capelli corvini infestavano la sua mente. Ma quei ricordi si sommavano a quelli di urla e di occhi bagnati, allora si girava di lato tirando le coperte fino a coprire le orecchie, come se potesse non sentire più quello che stava succedendo nella sua mente.
Era strano che si sentisse in quel modo, dopotutto era stato lui a mettere fine a tutto. Il sapore amaro, quasi veleno, delle parole che gli aveva detto era ancora presente nella sua bocca e, per quanto cercasse di dimenticarlo, tornava sempre più forte.
Poteva dire che quel sapore gli ricordava Sakusa quando lo aveva incontrato per la prima volta: acuto, acido, tagliente se non stavi attento. Però non aveva quel lato dolce, nascosto con attenzione, che il ragazzo aveva.
Perché non si era innamorato di Sakusa dal primo istante che lo aveva visto, anche se lo si poteva considerare una persona che credeva nell'amore a prima vista, ma ogni volta che notava una luce in quei suoi occhi scuri, ogni volta che sentiva che quelle barriere alzate con tanta cura abbassarsi si innamorava un po' di più.
E lui aveva colto l'occasione, quando aveva visto della luce filtrare da quelle aperture, eccome se l'aveva fatto.
Ma ormai aveva preso le chiavi, aveva sbattuto la porta dietro di sé chiudendo quello spiraglio, senza lasciargli il tempo di spiegare o di provare a farlo rimanere. Aveva lasciato andare quell'occasione che gli era stata data e che aveva tenuto stretta al suo petto, per paura di perderla.
Perché non avrebbe voluto andarsene, avrebbe voluto lasciare che la sua mano lo afferrasse e lo tenesse fermo invece che allontanarsi il più possibile dal suo tocco, come se potesse bruciarlo; ma se ne rendeva conto solo adesso, solo, nel suo letto, mentre quel calore a cui si era abituato era lontano da lui.
Si era accorto anche troppo tardi che quella porta non si sarebbe più aperta, non importava che aveva ancora il suo paio di chiavi nel cassetto - che controllava ogni giorno, preso da qualcosa che neanche lui conosceva, che gli diceva che erano sparite mentre lui non c'era.
Allora non avrebbe fatto niente per sistemare le cose, avrebbe fatto come faceva una volta: avrebbe aperto uno dei siti d'incontro in cui aveva già da tempo un account e sarebbe andato avanti.
Era semplice, l'aveva già fatto, sarebbe andato tutto liscio e quel peso se ne sarebbe andato.
Almeno così pensava all'inizio.
Non aveva avuto problemi a trovare qualcuno con cui uscire, però questo cercava qualcosa che non poteva ancora dargli - non ancora almeno, si diceva. Entravano e uscivano, erano un susseguirsi di facce sfuocate e profili bloccati, che parlavano giudiziose di qualcuno di cui Atsumu non ricordava il nome.
Alla fine non inventava più scuse per allontanarsi, rideva un po' al pensiero che si era costruito una reputazione, osservando come tutte quelle chat che una volta brulicavano di messaggi stavano morendo velocemente. Ma tutto questo non succedeva prima di avere una prova online di quello che era successo: il suo sorriso riempiva i profili di sconosciuti e le storie del suo profilo.
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I Want You
Fanfiction❭ Sakuatsu Parte 2 di "Is that you key in the door?" "Allora non avrebbe fatto niente per sistemare le cose, avrebbe fatto come faceva una volta: avrebbe aperto uno dei siti d'incontro in cui aveva già da tempo un account e sarebbe andato avanti. Er...