Oggi forse è la prima mattina che non mando a fanculo la sveglia, questo perché, non ho proprio dormito, sarà stata la sbornia, non lo so, sta di fatto però che non ho chiuso occhio, e sono sicura, che mi addormenterò a qualche lezione.
Anche se sono di un ora in anticipo, decido di incominciare a vestirmi, indosso la divisa di scuola, calda appena uscita dall'asciugatrice, trovo che le divise scolastiche diano un certo ordine, mi piace molto, soprattutto la mia, una camicia bianca, con una cravatta rosa, la gonna blu, abbinata alla giacca, scarpe con tacco non troppo alto -ci ho messo più tempo ad imparare ad usare loro che ad imparare lo spagnolo, e lo spagnolo è una lingua abbastanza facile - attacco le mie solite spille: una ciliegia di cristallo e una corona ricoperta di diamanti, quest'ultima la indossava sempre la nonna Cassidy, ero innamorata di questa spilla da bambina, ogni volta che gliela vedevo addosso volevo averla anche io, la nonna non me la dava mai, diceva che una vera regina la sua corona non la toglie mai, mi promise che potevo averla solo quando la regina non sarebbe stata più in grado di indossarla, così eccola a me.
Sulle mie labbra spunta un sorriso al solo pensiero di mia nonna, ero molto legata a lei, era come una madre, ha aiutato mio padre quando lei se n'è andata nonostante fosse sue figlia, era una donna fantastica.
Ricordo che a tutti i miei compleanni il desiderio era sempre lo stesso: diventare come lei, beh anche diventare una star, non si sono avverati, probabilmente perché erano due, oppure semplicemente perché sono destinata a restare la Helena che si chiude in se stessa appena le succede qualcosa.
I miei pensieri vengono bloccati dalla suoneria del mio cellulare.
Mia madre.
Rispondo, metto il viva voce e comincio a truccarmi.
« Buongiorno Helena » risponde mia madre.
« Buongiorno Diana » ribatto, non ho mai avuto un bel rapporto con mia madre, non la odio, e lei non odia me, penso, sono sempre stata una come si può dire daddy's girl, per il semplice fatto che mio padre mi capisce di più di mia madre, abbiamo passato la stessa merda e non tollero il modo in cui lei se ne sia andata dall'altra parte del mondo con la sua migliore amica per lavoro, intendo ok, non voglio essere egoista però se sapevi che volevi costruirti una carriera, non facevi dei figli, perché avevo quattordici anni quando se n'è andata, quasi quindici e non è più tornata e sono arrivata a sentirla anche una volta al mese, e non sapeva che stavo passando il periodo più brutto della mia vita.
Al contrario invece, Tiffany la madre di Yasmin, nonostante il trasferimento ad ogni festa l'andava a trovare, la chiamava ogni mattina, me lo ricordo, perché io ero lì con Yasmin, e probabilmente anche mia madre era con la sua, l'unica spiegazione è che non vuole saperne di noi.
« Anche oggi arrabbiata? » mi rifiuto di rispondere, scuoto la testa per mantenere la calma.
« Cosa vuoi mamma? » domando mentre stendo il correttore, anche sul livido che sembra andare meglio.
« Sai mica perchè tuo padre continua a chiamarmi? » il suo ex marito la chiama, e lei chiede a sua figlia il motivo, dolce.
« Non lo so magari ha voglia di parlare con te » lei sbuffa e riesco a sentire che sta parlando con qualcuno dal suo -buona giornata-.
« Ho comprato delle nuove stoffe prestigiosissime, dovresti vederle » ricomincia entusiasta.
« Da quando ti interessa? Aspetta- » ha comprato delle nuove stoffe.. Questo significa che la sua carta non è bloccata, eppure il conto è lo stesso.
« Devo andare, rispondi a papà ciao » chiudo la chiamata, non voglio accusare mia madre di un crimine senza esserne sicura prima.
Dopo aver fatto la mia codina di eye-liner in matita applico il mio mascara preferito e piastro i capelli, le ciocche di un colore misto tra arancione e rosso mi toccano quasi il fondo schiena, amo i capelli lunghi.
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Wicked Games
RomanceLos Angeles è immersa nel periodo più bello dell'anno, il natale. Luci ovunque, buon umore, profumo di dolci per le strade, buste con i fiocchi e un delitto in una scuola. Helena ha 17 anni e frequenta il quarto anno della scuola più prestigiosa di...