"Aspetta, qual era l'emergenza?" Dalla chiamata che Trevor aveva avuto prima avevo capito fosse qualcosa di molto importante. Ho pensato avesse a che fare con il club, gli Organizzatori. Adesso sono confusa perché sta parcheggiando l'auto nel vialetto di casa.
"Non te l'ho detto," fa il vago. Lo fulmino con lo sguardo e lui ride.
"No, davvero?! Quindi qual è l'emergenza, qui a casa?" Forse era Peter e allora forse è successo qualcosa alla zia. Esco subito dall'auto e mi dirigo verso l'entrata.
Tray mi è subito dietro e mi prende per un braccio. "Rallenta Kat, non è come pensi, è tutto okay, stai tranquilla."
Lo guardo. Sta dicendo la verità, i suoi occhi non mentono. Mi rilasso e, sentendomi ancora più confusa, arrivo al portone con calma. Abbiamo interrotto un momento molto intimo per cosa?
Apro la porta, entro. C'è silenzio, tanto. Ma la casa non può essere vuota. È però pulita, davvero pulita. Ham deve aver dato una bella mano alla zia, dovrò ringraziarlo più tardi.
Fa strano però sentire questo silenzio. La zia dovrebbe essere qui e di solito accende la televisione quando è a casa e se non c'è lei davanti alla tv c'è Peter che gioca alla play.
Avanzo nel salone, che profuma di disinfettante e lavanda, e inizio a notare qualcosa di strano. Coriandoli sparsi per terra.
Mi volto accigliata verso Tray che mi segue a poca distanza. La casa dovrebbe essere pulita, cosa ci fanno dei coriandoli a terra. Lui si limita a farmi cenno di continuare a camminare verso la cucina e inizio ad avere dei sospetti.
Il silenzio, i coriandoli, Trevor dall'aria sospettosa. Ormai sono in cucina, ma capisco la situazione qualche secondo prima che tre persone urlano "Buon Compleanno" facendo volare altri coriandoli. La luce viene accesa e si unisce allo spiraglio di sole che entra della finestra.
Rimango spiazzata per qualche secondo. Questo non è affatto il modo in cui mi ero programmata di passare questo giorno. Il mio piano era da sola con una torta gelato. La realtà è che sono circondata da quattro persone che hanno un enorme sorriso stampato in faccia, snack dolci e salati sul tavolo, e una torna con strati e strati di crema che mi saluta dall'angolo della cucina.
Dire che rimango spiazzata è una sottostima della mia reazione ma ritorno alla realtà e sorrido quando la zia mi viene a stringere in un forte abbraccio. Si sono ricordati del mio compleanno, senza che nessuno dicesse nulla e lo apprezzo davvero tanto. Si sono organizzati e, pensando al momento subito all'uscito di scuola, Peter e Trevor hanno anche collaborato per far diventare realtà questa sorpresa.
"Buon compleanno tesoro. È ancora troppo presto per una festa?" La zia si stacca da me ma continua a tenermi per le spalle. Intende dire se è troppo presto dalla morte dei miei genitori, ma non credo lo sia. Se fosse troppo presto lo sentirei vero? Mi sentirei a disagio, non contenta di una festa che mai mi sarei aspettata di ricevere.
Scuoto la testa. "Va più che bene. Grazie mille per il pensiero, non credevo ve ne fosti ricordati."
"Trevor ha un'ottima memoria quando la vuole sfruttare. Sono contenta vi siate avvicinati," mi sussurra all'orecchio, così che il diretto interessato non possa sentire. Cerco di rimanere sorridente ma la realtà è che, se lei sapesse cosa c'è davvero tra me e suo figlio, non sarebbe così contenta della nostra vicinanza.
È Hamilton che viene in mio aiuto. Mi afferra per la vita e mi solleva dal terreno facendomi girare in aria. Scoppia a ridere mentre lo prego di mettermi giù. Mi afferro a lui per via delle vertigini quando i miei piedi ritoccano terra. "Oggi mi hai bidonato, ho dovuto chiamare l'artiglieria pesante," ride indicando il suo migliore amico.
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Lotus Flower [in Revisione]
Romance*la storia contiene scene e linguaggio espliciti non adatti ai minori* "Vivere tutti i giorni il giorno perfetto sarebbe un'utopia... Perché ad ogni giorno perfetto ne segue sempre uno imperfetto." Katana King non avrebbe mai pensato la vita le rise...