got a secret.

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"Bla bla bla, stai zitto nerd del cazzo." il biondo guardò storto il verdino, mentre cercava di spiegare la situazione a lui ed agli altri.
Izuku gli lanciò un'occhiataccia, infastidito, ma tappandosi la bocca.
"Dicevamo." cercò di spostare l'attenzione verso il punto principale del discorso, Kirishima.
Gli dispiaceva quando gli rispondeva male, certo, alcune volte era divertente vederli bisticciare, ma quando Izuku se ne stava zitto, a lui dispiaceva.
Certe volte Katsuki era davvero esagerato nel rispondergli male.

La giornata passò veloce, ed Izuku si trovava nella sua stanza, a sistemarla per poter andare a dormire.
E quando stava per spegnere tutto per andare a riposare, sentì un bussare alla porta.
Ma chi era a quest'ora? Erano le dieci passate...

Izuku si avvicinò alla porta, aprendola e, sussultò nel vedere il biondo davanti al suo viso, che lo guardava dall'alto, ma subito cambiò espressione, in una più seria.
"Ah, che bella sorpresa." disse sarcastico, e lo vide abbozzare un ghigno.
"Non sarai mica offeso?"  domandò il biondo, entrando nella camera del verdino, senza chiedere permesso.

Izuku sospirò infastidito, chiudendosi la porta alle spalle e sorridendo ampiamente.
"Io? Ma figurati!" rise leggero.
"Non sei bravo a mentire." il biondo si girò verso il suo amico di infanzia, puntando le mani ai fianchi.
"Bimbo, ti sei offeso per oggi? Lo sai che non ero serio." aggiunse nel silenzio, ed Izuku rise ancora, sarcastico.

Lo vide avvicinarsi a lui, mentre rideva leggermente.
"Daiii, lo sai che scherzavo, cosa volevi dire oggi?" gli prese il viso tra una mano, così da farsi guardare dritto negli occhi.
"mhh bla bla bla." fece un sorrisetto strafottente, e Katsuki strabuzzò leggermente gli occhi.

Okay forse poteva evitare benissimo, ma ogni volta aveva paura che potessero scoprire qualcosa del loro "piccolo segreto", tendendo ad esagerare nelle reazioni.
Izuku lo guardava sempre con quel piccolo sorrisetto sarcastico, che faceva intendere a Katsuki di esser stato troppo eccessivo.
"Mi spiace, non volevo esagerare, ma lo sai..." lasciò la frase in sospensione, accarezzandogli il viso, ma le mani gli vennero levate con gentilezza dall'altro.
"Oh si si, so che ti dispiace." si allontanò da lui, sedendosi sul suo letto.
E, facendo finta di sbadigliare, disse: "Ma adesso sono parecchio stanco - si stiracchiò - Se magari tu potessi lasciarmi in pace..." gli fece l'occhiolino.
Il biondo si ritrovò ad incrociare le braccia al petto, e ad avvicinarsi alla figura di Izuku.
"Come posso farmi perdonare?" domandò a voce bassa Katsuki, avvicinandosi al viso del più basso.

Ecco che adesso mollava la presa, Izuku sapeva benissimo che effetto gli faceva Bakugou e lo sapeva benissimo anche il diretto interessato.
Midoriya cercò di tenere lo sguardo, ma quegli occhi rosso fuoco lo mettevano dannatamente in soggezione, facendogli spostare lo sguardo verso il basso.
"In nessun modo, mio caro bad boy del cazzo." disse abbassando la voce.
"Ah no...? Che peccato, però guardami almeno." gli prese il mento tirandogli su il viso.

"No, mi spiace..." tra poco avrebbe ceduto. lo sapevano entrambi.
Ma era comunque bello stuzzicare Izuku, quindi si stava divertendo.
"Uffa, volevo darti un bacio del perdono..." assunse un'espressione da cucciolo, ma stava ovviamente ridendo sotto i baffi.
"Per sta sera niente bacio del perdono."

"Neanche un mini, mini, mini bacino...?" Si avvicinò alle sue labbra.
Ed Izuku perse un battito non appena lo vide dannatamente troppo vicino per i suoi gusti.
"neanche..."
"mhh... Però hai delle labbra davvero invitanti, non so come farò a resistere, sai?" gli guardò per qualche secondo la bocca, per poi fissarlo nuovamente negli occhi.
Ed Izuku non potè far altro che deglutire, dal modo in cui Katsuki stava prendendo in mano la situazione, d'altronde come ogni volta.
"Vai a cagare, bastardo." disse Izuku, che ormai già sapeva come sarebbe andata a finire, ma ancora non voleva mollare.
"che brutte parole che dici, Izuku, non ti riconosco davvero..." fece il finto scioccato.
Izuku non voleva perdere così facilmente.
"Si a volte mi esce proprio un demone..." scherzò di rimando.

Bakugou abbozzò un sorrisino ironico.
"Dovrei tenerlo a bada questo demone, sai?" e prendendo alla sprovvista l'altro, lo fece cadere all'indietro verso il cuscino, bloccandolo sul materasso.
Izuku emise un leggero acuto dallo spavento, ritrovandosi attaccato al letto ed un Katsuki Bakugou sopra di lui, che lo guardava malizioso.

"Non ti ho ancora perdonato..." disse sottovoce, convincendo più se stesso che Katsuki.
"Smettila di fare il prezioso."

Vaffanculo a quello stronzo, ci sapeva fare e lo sapeva benissimo di avere un potere così troppo forte su di lui, lo sapeva eccome e lo usava a suo vantaggio.

Il biondo si avvicinò al suo viso, dandogli un bacio a fior di pelle, che da lì a poco si trasformò in un bacio più appassionato.

E non sapevano come, ma successe tutto troppo in fretta:
Katsuki prese la mano del più basso, stringendola con forza, mentre dei gemiti profondi uscivano leggeri dalle sue labbra.
Si chinò verso di lui, lasciandogli un bacio leggero, quegli ansimi lo stavano facendo ancora dì più impazzire, se non gli avesse tappato la bocca in qualche modo, non sarebbe andata a finire bene.
"K-Kacchan..." la voce era seducente, piena di sensualità e voglia di altro.
Bakugou pensò di dirgli di stare zitto, che non poteva fare così, doveva stare buono.
Le unghie del verdino graffiarono violentemente la schiena del più alto, lasciandogli segni rossi, ma in quel momento non era una delle priorità, anzi, in quel momento di pura sensualità, si sentì ancora più eccitato.
Gli prese veloce una coscia, stringendola tra le sue dita e portandola sopra alla sua spalla, così da essere più fluido nei movimenti, velocizzandoli anche.
Cosa che fece impazzire il ragazzo sotto di lui, che tirò indietro la testa, inebriato, mentre boccheggiava.

Dio se lo avrebbe voluto baciare per sempre in quel preciso istante, era così bello, sensuale, accattivante.
Lo faceva impazzire ogni giorno di più, davvero, non scherzava, da quando aveva capito che gli piaceva, non aveva smesso un secondo di pensare a lui e a questo fosse dannatamente suo, ed ogni volta provava una gelosia immensa quando lo vedeva al fianco di bastardi che sapeva volessero provarci con il suo Deku.
Femmine o maschi che fossero.

Ma lui gli aveva ripetuto un sacco di volte che era solo suo, che non doveva preoccuparsi, ma cazzo era impossibile, aveva troppe persone in torno grazie o a causa della sua fama da eroe.
Bhe, anche lui era circondato da ragazzine ormonate, ma lui aveva occhi solo per Izuku.
Spinse forte, e le mani di Izuku strinsero le lenzuola, facendo diventare le nocche  bianche.
"Dio..." disse sotto voce il biondo, ed Izuku spostò il suo sguardo sul suo, fissandolo intensamente, o come meglio poteva, data l'inebriatezza che lo stordiva.
Non appena i loro occhi si incrociarono, Katsuki deglutì rumorosamente, ed Izuku ansimava forte.

"Kacchan, t-ti voglio..." disse tra i gemiti, e Bakugou non perse tempo, velocizzando ogni secondo di più, prendendogli il viso tra le mani e dandogli un bacio sporco, disordinato e poco aggraziato.
Le loro lingue si toccavano, e ballavano una danza per nulla lenta, che nello staccarsi, un rivolo di bava li divideva.

E dopo minuti di pura goduria, entrambi si liberarono, gemendo.

Katsuki uscì dal corpo di Izuku, buttandosi di lato a lui, ansimante e stanco, mentre il verdino guardava fisso il soffitto, cercando di recuperare almeno un po' di quella forza per potersi girare verso di lui.

"Izuku, tutto bene?" ormai il nomignolo usciva di tanto in tanto, prendendo a chiamarlo con il suo nome vero.
Il ragazzo dalle mille lentiggini, sentendosi chiamato, girò piano il viso verso l'altro, annuendo lento con in volto un sorrisino stanco.
"tu..?" domandò a voce bassa, e lo vide annuire come per dire che andava tutto bene.

Presto o tardi si addormentarono, lasciando spazio al silenzio.

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