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Abigail 

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Abigail 

🏎️

Al diavolo

Principato di Monaco,
Dicembre 2022

🏎️

Suonò il campanello e trovandomi sul balcone, vidi una macchina costosa parcheggiata sotto al portone. Doveva sicuramente essere Carlos.

Mi alzai, camminando fino al soggiorno, obbligando i miei piedi privi di calze a stare a contatto con il pavimento freddo piastrellato. Aprii, senza neanche chiedere chi fosse, trovando un messaggio dello spagnolo di qualche minuto prima dove avvisava del suo imminente arrivo.

Lasciai la porta socchiusa, allontanandomi leggermente. Di cosa avremmo dovuto parlare? Questa conversazione aveva obbligato il ragazzo a prendere un volo per venire nel Principato, magari esclusivamente solo per questo.

Avevo immaginato, che prima o poi ci sarebbe stato un confronto, riguardante noi. Sempre che tutto ciò sarebbe potuto essere chiamato noi.

Spinse la porta, mostrandomi i suoi capelli freschi di parrucchiere, insolitamente corti, rispetto a come ero abituata.

«Hey, chica.» Sorrise, anche se dai suoi occhi capii la difficoltà nell'ignorare che, fino a qualche settimana prima fossi stata nel suo letto.

«Carlos. Come stai? Ho visto che sei andato a Milano per un evento… Com’è andata? Com’è andato il viaggio?» Iniziai a macchinetta, senza neanche ricordarmi di respirare. 

«Bene, bene e ancora bene, chica.» Avanzò, entrando del tutto nell’appartamento e io mi spostai, andando verso la cucina.

«Vuoi qualcosa? Dell’acqua?» Continuai a pressarlo per il disagio, trovandomi nella posizione di non sapere di cosa avremmo parlato.

«No, grazie. Tu invece, che mi racconti? Kyla dov’è? Ho visto la tua intervista in aereo.» Confidò prendendo posto dall’altro lato del tavolo, lasciandomi l’unica in piedi, quasi come se volesse prendere le distanze.

«Va tutto bene, Kyla è andata a fare una passeggiata. Perché sei qui?». Domandai confusa.

«Forse è meglio se ti siedi.» Annunciò, cogliendomi alla sprovvista, ma lo feci.

«Sono venuto fino qui per un motivo, ovviamente mi mancavi, però…» Fece una pausa, smettendo di guardarmi negli occhi, «C’è… C’è questa ragazza… Che ho conosciuto in Italia, circa tre settimane fa.» Iniziò, lasciandomi esterrefatta. Mi andò di traverso la saliva, ma obbligai il mio corpo a non tossire. Rimasi impassibile, sollecitandolo a continuare.

«Lei si chiama Beatrice, è una fotografa. Ci siamo conosciuti al servizio di cui ti avevo parlato. Ma non è stata l’unica volta, era anche a Milano e non so come, siamo finiti ad andare insieme a Torino, la sua città.» Mi osservò in silenzio contento, incitandomi ad avere un confronto, poi riprese: «Vorrei impegnarmi. Non so se con lei, ma in generale vorrei cercare qualcosa di serio e noi…» Dovetti interromperlo.

Smooth Operator | Carlos Sainz Jr | Vol. 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora