Era un 10 giugno come tanti altri. La piccola scuola del paesino di montagna aveva appena chiuso, e tutti i ragazzi si godevano le meritate vacanze al meglio. Chi correva per il paese cercando di aiutare gli adulti, chi giocava con le capre, chi leggeva all'ombra di un pino, chi andava alla ricerca di un compagno... Luke, invece, era chiuso in casa. Aveva appena iniziato ad entrare nella fascia della pubertà, dell'adolescenza e questa cosa lo rendeva poco sociale, o come piaceva autodefinirsi a lui: socialmente selettivo. Questo faceva sì che egli passasse le giornate segregato in casa a leggere, disegnare, ascoltare musica o a guardare i suoi coetanei fuori a diversi. Come dicevo, quel 10 giugno era un normalissimo giorno come tanti altri: il sole era alto nel cielo, le mucche erano al pascolo e gli adolescenti erano impegnati a fare gli adolescenti.
Luke, ormai stufo di passare tutte le sue giornate nello stesso modo, si stava preparando per uscire a fare una passeggiata: si mise la sua maglia preferita, si infilò i calzini (ovviamente spagliati), si mise le scarpe e... «Luke, tesoro? Stai uscendo?» Domandò una voce dalla cucina. Luke sbuffò scocciato «Sì mamma, esco a fare un giro» Rispose il ragazzo con tono apatico prima di uscire. Si incamminò per il paese, ma alla vista dei suoi coetanei sbiancò e si diresse velocemente verso uno dei sentieri che guidavano verso il bosco.
Il ragazzo camminò per almeno 40 minuti prima di raggiungere una piccola radura. Lì si sedette su un vecchio ceppo d'albero e tirò fuori da un fagottino quello che sembrava un flauto
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una storia come altre
FantasyLuke è un 15enne introverso, timido e con cui non è facile fare amicizia. Come ogni adolescente non sa ancora cosa vuole fare da grande ed è abbastanza incerto anche sul suo presente. Abita in un paesino di montagna e adora fare passeggiate, ed è pr...