Capitolo 11.

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Il tempo è passato troppo velocemente, avrei voluto passare più tempo con Lucas. Sono stata davvero bene questo Natale, anche perché mamma si è comportata molto meglio del previsto. Non mi aspettavo tutto questo.

L'unica cosa che è andata male, è che stiamo partendo oggi, che è 31 dicembre, per andare dalla nonna, quando dovremmo già essere lì. Penso che arriveremo per pranzo.

Non è la prima volta che prendo l'aereo, ma sono lo stesso agitata. Mentre aspetto per entrare in aeroporto, mi squilla il cellulare e, quando leggo il nome apparso sullo schermo, non esito un attimo a rispondere.

-Kat! Che fine avevi fatto?- chiedo, aspettando la motivazione della sua scomparsa.

-N-non mi va di parlare per telefono...ti spiego da vicino.- mi risponde con una voce strana.

-Ehi, tutto bene? Hai una voce strana.

-Tutto benissimo, non preoccuparti.- sta mentendo.

-Mh, me lo dici tu o devo essere io a farti domande?

-Devo andare, ci vediamo quando torni.- non mi da neanche il tempo di rispondere, che subito attacca.

Che strano, perché non ha voluto dirmi niente? Quando tornerò a casa, la farò parlare. Ci tornerei adesso, per starle accanto ma, purtroppo non posso. Se avessi la macchina, correrei da lei in un istante.

Saliamo sull'aereo e, durante il viaggio, chiudo gli occhi, per poi addormentarmi definitivamente.

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-Gaya, ehi, svegliati.- dice mia madre, scuotendomi dolcemente.

Siamo già arrivati? No, dobbiamo prendere il taxi per andare a quella reggia, che è la casa di mia nonna.

Il viaggio in taxi non dura molto.

Dimenticavo che questa casa fosse così grande, bhe, ci vive tutta la famiglia di mia madre qui.

La moltitudine di cugini che ho, si avventa su di noi e comincio a salutarli. Sono talmente tanti, che sembra non finiscano mai.

Connie corre verso suo fratello Chase, non lo vede mai perché lui studia qui, a San Francisco, quindi sta a casa della nonna. Non so bene perché si sia trasferito qui e non sia rimasto a Londra, con noi. Fatto sta che lo vediamo poche volte all'anno, anche perché noi veniamo qui, soprattutto in queste festività.

Salgo le tremila scale, che mi portano nella stanza dove posso posare le valigie. Connie e Chase mi seguono.

-Taylor ha detto che ha invitato, un suo amico di lavoro con la sua famiglia. È di Londra, non è che forse lo conosci?- mi chiede Chase.

Taylor è nostro cugino più grande, e anche lui si è trasferito a San Francisco da Londra, per lavoro.

-Mmh, può essere.- rispondo sedendomi sulla sedia girevole della scrivania, che amo da sempre.

-Stasera che facciamo?- domanda Connie.

-Non lo so, la nonna ha invitato un sacco di persone a una festa, che ha organizzato qui in questa casa.- spiega Chase.

-Magari troverai una ragazza a questa festa.- dice Connie, dandogli un pizzicotto sulla pancia.

-E chi ti dice che non ne ho trovata già una?- risponde suo fratello.

-Chase fidanzato? Okay Connie, questa ce la segniamo.- dico, facendo ridere entrambi.

-Antipatiche.- Chase mette su un broncio finto, che mi fa ridere.

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