Capitolo 34

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Tutta la comitiva portò via Atlas nella sua camera tranne Simone, doveva necessariamente parlare con la sorella. Aprì la porta della casa e la ritrovò seduta su una panchina vicino al giardino. Decise di occupare lo spazio vuoto.

"- Sai, mi chiedo spesso da dove sia uscito questo Nick -" disse Simone guardando di fronte a lui, per qualche minuto Giorgia non rispose. "- lui come dire... ci ha salvati, ma non credo di sua iniziativa; per non parlare dei nostri genitori. -" ancora silenzio, "- E tu c'entri sicuramente qualcosa. -" Clare incrociò gli occhi verdi del fratello, il sorriso di lui era così familiare, dopotutto era sua fratello,

"- Avevi dubbi? -" domandò ironica, 

"- No, ma conoscendoti, c'è altro sotto, altrimenti saresti la persona più felice del mondo -"

"- Lo sono -" rispose appoggiando la testa al muro mattonato,

"- No che non lo sei. Questo fantastico incantesimo da cui sei tanto attratta si spezzerà e sarà peggio di qualsiasi altra tempesta. Devi dirmi cosa è successo,  perché sono fermamente convinto che tu sapessi già di mamma e papà. -" incrociò le gambe in attesa del suo racconto, lei tirò un profondo sospiro prima di raccontargli tutto escludendo il fatto che Nick fosse la persona che aveva cercato di ucciderli.

"-... attualmente qualsiasi cosa mi ricordi quel posto mi fa sentire male -" Clare appoggiò le braccia sulle ginocchia per prendersi il viso tra le mani.

"- Come abbiamo fatto a non capirlo prima -"

"- Beh, i nostri genitori sono sempre stati in un certo senso dei mostri, -" Simone la guardò confuso, "- è un classico che tu non l'abbia notato. Potrei farti milioni di esempi delle cattiverie di entrambi; in particolare di nostra madre. -" lui scosse la testa come se non ci credesse, 

"- Non voglio parlarne ora. Sinceramente vorrei solo sputargli in faccia e lasciarli marcire nella cella più buia che possa esistere -" 

"- Con tutti i soldi che hanno questa opzione è un po' improbabile -" commentò Clare sistemandosi le pieghe del vestito a fiori blu, 

"- Spero che Nick lo stia uccidendo -" non le ci volle molto a capire a chi si stesse riferendo,

"- Lo spero anche io -" esordì lei, Simone le mise un braccio intorno al collo e in tono scherzoso gli disse,

"- Sei stata fantastica, ricordatelo quando dubiterai di te -" detto questo si alzò per dirigersi dentro ma Giorgia lo fermò,

"- Tu non vuoi rivederli? Ok ,che sono stati dei mostri ma in fin dei conti sono i nostri genitori -" 

"- Se intendi per sputargli e insultarli in tutte e quattro le lingue che ci hanno obbligato ad imparare, allora sì; Nick non te lo permetterebbe e se fossi in lui non lo farei neanche io. Devi lasciarti tutto alle spalle  -" questa volta non si voltò più e si diresse direttamente dentro. Clare rimase con un vuoto interiore gigantesco; si sarebbe aspettata che anche lui fosse curioso di rivedere i suoi genitori, eppure era totalmente disinteressato.

Nel mentre...  

"-  Clare non ci sarà per cena -" disse Mary alle prese con la servitù per servire la cena, Nick invece stava contattando i vari investitori della famiglia Massimi,

"- Se proprio devo, andrò a prenderla io, con la forza se necessario -" rispose Nick senza alzare lo sguardo dal telefono, 

"- Ti ribadisco il concetto; lei non è una bambina -" Mary mise le mani sui fianchi in attesa che lui la guardasse negli occhi, appena alzò lo sguardo severo e autoritario si pentì di tutto ciò che aveva desiderato fino a quel momento, 

"- Come no -" si alzò elegantemente dirigendosi verso la sua collezione di macchine da corsa, 

"- No non lo è Nick, e perdipiù non sei suo padre -" si bloccò all'istante, 

"- E' sotto la mia protezione come quel moccioso a cui serve una lezione -", aggiunse in tono serio,

"- Atlas Calante puoi perfettamente spedirlo da qualche parente a Los Angeles, eppure lo fai restare qui, -" Mary fece un lungo sospiro "- perché? -"

"- Modestamente voglio vedere fino a dove si spinge per stargli accanto -" un sorrisetto beffardo gli comparve in faccia,

"- Ci sono obbiettivi ben peggiori  da infastidire -" non era difficile comprendere che quei mostri erano proprio Alec e il fratello.

"- Oh tranquilla, quei due sono braccati come animali nei sotterranei -"

"- STAI SCHERZANDO SPERO?! -" Mary sbiancò all'istante, 

"- Non c'è bisogno che ti ricordi quello che gli hanno fatto -" si sistemò il ciuffo biondo,

"- Uno in particolare, ma l'altro, hai intenzione di lasciarlo vivo? -" la risata di Nick inondò la stanza,

"- Alec per mia sfortuna resterà vivo, l'altro no -" detto questo, uscì a passo spedito dall'abitazione per dirigersi alla sua Ferrari blu. La sfilza delle macchine era solo la punta di diamante delle sue ricchezze. Con aria stufa entrò nella macchina assaporando l'odore della benzina e il rumore del pannello di controllo accendersi. Chiamò Watt cercando di ottenere informazioni sul ragazzo che aveva appena picchiato.

"- Hai esagerato -" la voce apparve chiara, mentre il garage si apriva rivelando il lungo vialetto di sassi bianchi, Nick sorrise, 

"- Modestamente? Potevo fare di peggio, credo però che una morte imminente non sia la migliore delle ipotesi -" sfrecciò velocissimo, 

"- Nick se devo permetterti di uccidere qualcuno. Non voglio che sia un ragazzino viziato ancora innamorato -"

"- Ancora? Sergente per favore non mi dica che ha preso a cuore questa situazione -"

"- No, ma sono fermamente convinto che... lasciamo perdere -" Nick scosse la testa arreso, 

"- Sto venendo a prenderla -" un suono confuso si udì dall'altro capo del telefono, 

"- Signore -" Watt cambiò il tono di voce, 

"- Cosa? -" se il volante non si fosse spezzato sarebbe stato un miracolo,

"- Lei è... come dire ... -" non trovava le parole, 

"- Parla Watt subito -" una rabbia dirompente assalì Nick,

"- Non è qui -" Nick ebbe un'imprecazione sferzò il volante ignorando gli infiniti clacson e insulti dietro di lui, 

"- DOVE. -" avrebbe dovuto essere lì, ora dove cavolo era finita?




Con affetto, un ammiratore segreto...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora