Chapter one

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Il caldo di Los Angeles era quasi insopportabile e per una che abitava in un luogo freddo come il Minnesota, non era esattamente il massimo.
I miei genitori erano voluti restare lì, ma mi avevano ripetuto più volte che se avessi avuto bisogno di qualcosa loro sarebbero sempre stati disponibili, perciò mi sentii un po' più tranquilla.

Dopo ben un anno e quattro mesi passati in Minnesota, era finalmente arrivato anche il mio momento di andarmene. Dato che quel posto, purtroppo, mi aveva lasciato solamente ricordi da dimenticare, e una tristezza addosso impossibile da colmare, ma che fin da subito risolvevo con la scritta in faccia: ragazzi statemi lontana.
E poi, alla fine, chi è che aveva il coraggio di avvicinarsi?

Presi la chiave della nuova casa e la inserii nella serratura, aprendo la porta.
Era una casa molto bella e confortevole, almeno quello me lo meritavo.
Portai all'interno tutti i bagagli e dopo aver chiuso la porta alle mie spalle, appoggiai la piccola Hayley sul suo seggiolino.
La bambina mi sorrise e io le diedi un buffetto sulla guancia sorridendo a mia volta. Quella bambina era la ragione per cui continuavo a mettercela tutta.

«Amore della mamma, sei pronta ad andare a fare la spesa?» le chiesi io sistemando un po' la cucina con le mie cose.
Lei rise e questo mi fece sentire più tranquilla, di solito odiava andare.
La caricai in macchina e ci avviammo verso il supermercato.

Quando arrivammo presi tutto quello che mi serviva per non dimenticarlo, e poi presi il cibo per la mia bambina che non mi sarei mai dimenticata.
Andai verso lo scaffale ma quando afferrai l'omogenizzato ne caddero un paio. Feci per raccoglierli ma qualcuno fu più veloce di me.

«Tieni, credo che ti sia caduto» disse sorridendo un ragazzo dai capelli neri e occhi marroni.
Gli afferrai e risposi con un «Grazie» in modo freddo e molto frettoloso.
Lui fece per dire qualcosa ma io me ne andai.

Music sounds better with u - Logan HendersonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora