•Traduzione del titolo: La luna è bella, non è vero?
•Ship: Vanoé
•Genere: all'inizio angst e poi soft/cute+fluff
•Ambientazione: si svolge nella linea temporale in sostituzione all'incontro con Mikhail nell'anime/manga
•Parole: 4500⚠️spoiler fine seconda stagione⚠️
Una febbrile corrente di aria fresca mi solleticò il viso, ancora mezzo immerso nelle coperte.
Le tende scure ma leggere, anche loro mosse dalla brezza, andavano ripetutamente a coprire la luminosa presenza della Luna Blu, la quale splendeva su Parigi, imponente come se sapesse di essere temuta e ammirata allo stesso tempo da tutti.
Fin sotto le palpebre, potevo percepire i momenti in cui i suoi raggi si increspavano e venivano fermati saltuariamente da quelle stoffe, senza riuscire più ad avvertirli.
Schiusi lentamente gli occhi, in bilico ancora per qualche istante tra il mondo dei sogni e quello reale.
Una folata di vento particolarmente più violenta delle altre mi aiutò a rinvenire con maggiore fermezza.
La finestra era stata aperta, senza nessun riguardo per chi stesse dormendo nel tepore della camera d'hotel, il che mi portò a pensare ad una sola persona.
Vanitas...
Avrei dovuto essermene abituato oramai, dopo mesi di convivenza e condivisione della vita quotidiana, ma per qualche motivo non smetteva di infastidirmi. Non riuscivo proprio a farmi andare bene quel suo atteggiamento indecifrabile.
Probabilmente anche quella notte, l'umano non aveva avuto voglia di dormire in un letto caldo, bensì preferiva la scomodità di un tetto.
Mi alzai di malavoglia, spinto da non so quale forza di volontà in grado di convincermi ad abbandonare il comfort del sonno. Non avrei dovuto avere il minimo motivo per andare da lui, a vedere come stava o cercare un qualche dialogo. Ebbene, il mio cervello mi disse che quella notte, era la cosa giusta da fare.
Solitamente lo avrei lasciato stare lì dov'era, il mio unico interesse era che non si cacciasse nei guai e, se fosse successo, andare a salvarlo. Tuttavia il sentimento che avevo sviluppato per lui andava ormai oltre la semplice relazione lavorativa, e volevo imparare a capirlo, conoscerlo meglio.
Feci un attimo mente locale sul come ero conciato, sulla temperatura esterna e la pesantezza del pigiama, optando infine per mettermi un cardigan piuttosto grande di colore beige sopra, nel caso avessi avuto freddo.
Spalancai per bene la finestra, ispirando a pieni polmoni la leggera brezza notturna. Scavalcai poi il davanzale e con un agile salto, che mi costò in realtà poca fatica, salii sul tetto a falde leggermente inclinato.
Qualche metro più in là scorsi il ragazzo in questione, il quale solo pensiero mi aveva smosso poco prima dalla camera. Si trovava sdraiato comodamente sulle tegole fredde e dure, con le braccia portate dietro la testa come a fare da cuscino e le gambe leggermente accavallate. Non potevo vederlo bene da una tale distanza, ma il solo fatto che non mi avesse sentito arrivare, voleva dire che i pensieri in cui era immerso erano molto più profondi di quanto si potesse immaginare.
Mossi qualche passo e finalmente i suoi occhi, azzurri come lapislazzuli, incontrarono i miei, viola ametista. Ci perdemmo per qualche secondo inoltrato nelle pozze colorate di tinte preziose, l'uno in quelle dell'altro.
Fu poi l'umano a rompere quel silenzio.
"Noé... che ci fai qui?"
Mi avvicinai ulteriormente a lui, finché solo un metro ci separava.
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•°{Tsuki Ga Kirei Desu Ne?}°• /Vanoé Oneshot/
Fanfiction•》A Vanoé OneShot •》"La luna è bella, non è vero?" "Lo è sempre stata" •》Dove Noé trova il coraggio di confessare i suoi sentimenti per Vanitas •》boy×boy - Don't like? Don't read •》Tutte le interazioni sono bene accette :) •》Copertina di mia c...