Un'estate di noi

Capitolo 1- Posso rimediare

Jampijecks è un ragazzo molto solitario che non ama stare molto con gli altri. È di media statura, i suoi capelli sono castani e spesso li raccoglie in una piccola coda. Ogni volta la mamma lo sprona ad aprirsi con gli altri, ma Jampijecks non ne vuole sapere. Un giorno d'estate, mentre è sulla spiaggia a leggere un libro sul lettino, gli arriva una pallonata in faccia. Lui inizia ad infuriarsi e cerca di capire chi è che ha lanciato la palla, così si gira e vede un ragazzo alto, con dei capelli ricci neri e bagnati che si stava avvicinando a lui. Subito gli chiede: "Sei stato tu a lanciare la palla?" E il ragazzo risponde "Si, mi dispiace tantissimo, non era mia intenzione e non l'ho fatto di proposito. Comunque piacere, mi chiamo Luis, se vuoi per farmi perdonare puoi venire a giocare con me e alcuni miei amici a pallavolo." Gli disse con tono gentile. Jampijecks accettò siccome vedeva in Luis una persona buona e gentile e così si incamminarono per andare sul campo. Mentre si avviavano, Jampijecks si presentò e lui e Luis cominciarono una conversazione. Appena arrivati gli amici di Luis lo salutarono calorosamente e si avvicinarono a lui per conoscerlo meglio. Jampijecks non era abituato a ricevere attenzioni e per questo si sentì un po' a disagio, ma non ci pensò, e così, dopo essersi presentati, cominciarono la partita. Dopo aver giocato tutto il pomeriggio decisero di sedersi sui pedalò in riva al mare a guardare il tramonto, mentre parlavano tra di loro e facevano battute divertenti. Si organizzarono per uscire  quella sera e così si scambiarono i numeri di telefono e successivamente si ritirarono tutti alle proprie abitazioni per prepararsi. Andarono a mangiare una pizza e andarono in giro tutta la sera e infine andarono sulle giostre della città. Quando, infine, alle 02:30 si ritirarono, Jampijecks penso che forse non era così male avere degli amici e fare esperienze con loro e per tutta la vita si era sbagliato, ma aveva deciso di rimediare.