Tra un trancio di pizza e l'altro, sentii la mia pancia riempirsi e mi sdraiai sul divano con la testa appoggiata sulle gambe di Michael.
Abbassò il volume della televisione che avevo acceso poco prima, poi si rivolse a me dicendo: "Allora, cosa vuoi sapere?""Poco fa stavamo parlando del vecchio te." Gli risposi, con un filo di voce. "Ero curiosa di sapere qualcosa in più su di te, cosa è cambiato."
Sospirò, e rispose, come se fosse qualcosa di ovvio: "Io sono cambiato."
"Bravo, questo lo avevo capito." Gli risposi.
Ridacchiò nervosamente e iniziò a giocherellare con i miei capelli. Quel gesto non mi infastidiva, anzi.
"Tea, per caso avevi paura di me la prima volta che ci siamo incontrati?"Riflettei, pensando a quel giorno. Ero rimasta parecchio intimidita da Michael, sì. Mi aveva fatto davvero paura.
Ma nel frattempo ne ero rimasta anche incuriosita. Insomma, era intrigante. E mi era rimasto impresso nella mente.Annuii, stringendo le labbra. Lui mormorò: "Si è visto."
"Ah." Dissi. "È questo l'effetto che fai generalmente alle persone?"
"Adesso, sì." Rispose, un po' a disagio. "Prima non ero così. Prima ero un ragazzo dolce, timido, quella roba là, penso che tu abbia capito. Avevo anche tanti amici, come Joe, Tyler, Nicolas, Andrew e Luke. Di questi, è rimasto soltanto Luke. Teoricamente, noi sei eravamo come una banda. Ce le hai presenti quelle strane comitive, no?"
Fece una piccola pausa, ed io annuii, per farlo continuare.
"I più popolari della scuola e cose di questo genere. Ma non eravamo i soliti spacconi arroganti, anzi. Eravamo piuttosto socievoli. Io ero fidanzato con una ragazza, la sorella di Luke. In genere Luke odia quando qualcuno si fidanza con sua sorella, ma si fidava di me, sapeva che non le avrei mai e poi mai fatto del male. A quel tempo."In quel momento, ebbi davvero tanta paura di Michael.
Prima di tutto, la mia testa continuava a domandarsi chi fosse mai la sorella di Luke e, soprattutto, chi fosse Luke. Ma non frequentando quelle zone, non avrei mai potuto conoscere nessuno dei due.
E poi, Michael aveva evidenziato le parole a quel tempo. Cioè, in quel momento avrebbe potuto fare del male a qualcuno?
Anche a me?"È più o meno la stessa cosa tra te e Matthew. Io e quella ragazza siamo stati insieme tantissimo tempo, eravamo considerati come la coppia perfetta. Frequentavo quella comitiva dalle scuole medie, i guai però sono arrivati quando abbiamo iniziato il liceo."
Sospirò e si passò una mano davanti agli occhi, come se stesse rivivendo ciò a cui stava pensando.
"Sai cos'è un pusher, Tea?"
Scossi la testa. Non ne avevo la più pallida idea."Il pusher è uno spacciatore. Ce n'era uno proprio dietro la mia scuola, tutti dicevano che vendesse roba buona. I ragazzi della mia comitiva, al secondo anno di liceo, avevano iniziato a montarsi la testa. Si sentivano grandi, e di conseguenza credevano fermamente di dover fare le cose da grandi. Per cose da grandi intendevano fumare, non solo sigarette ovviamente, bere ed ubriacarsi, andare a letto con migliaia di ragazze diverse, molte volte anche facendo loro del male, se sai cosa intendo."
Annuii, mi stavano venendo i brividi. E mi venne anche il terrore che anche Michael avesse fatto qualcosa di simile, per dare corda ai suoi amici.
"Questo spacciatore dietro la mia scuola portava loro la droga ogni venerdì, in modo tale che avessero tutto il necessario per il fine settimana. Ti garantisco che ne portava tantissima. Tanta quanta potesse bastare per sballare quattro ragazzi e le tante ragazze con cui avevano in mente di giocare. Sì, quattro ragazzi. Perché io e Luke ci siamo sempre tenuti lontani da questo giro."
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Three || Michael Clifford
JugendliteraturConta solo fino a tre. Tutto questo finirà presto. "Benvenuta all'inferno, Tea, ti sarà impossibile uscirne." Credits ©besidelvke all rights reserved. 12/06/2015: #55 in TeenFiction.