Wild

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Scambiare la malinconia per tristezza è molto facile.
Quando si è malinconici una serie di sentimenti stanno facendo a botte dentro di noi, è un processo naturale: i ricordi si trasformano in un miscuglio di emozioni vissute ed ormai troppo lontane e una voglia matta di sentire addosso ancora un briciolo di ciò che è stato.

Era così che si sentiva jungkook, la sera del suo diploma, e non perché il liceo fosse finito o perché si sarebbe dovuto separare dalla sua famiglia dopo l'estate, ma perché la parte più preziosa di lui avrebbe preso la strada opposta alla sua e jungkook poteva finalmente chiudere un capitolo lungo 20 anni, pieno di segreti, bugie e parole non dette.

Per Jungkook quella sarebbe stata l'ultima estate di menzogne e non aspettava altro che salire su un aereo tra un paio di mesi per liberarsi finalmente di quel macigno sullo stomaco che lo accompagnava da quando era solamente un bambino per poter andare  avanti con la propria vita anche se, questo, significava allontanare tutto ciò che di bello c'era.

Quando è iniziato tutto? Neanche Jungkook riusciva a darsi una risposta, ma c'era un momento di quando era ancora un ragazzino, stampato nella sua testa, un ricordo sfocato di un giorno tristissimo: era al funerale della mamma del suo migliore amico, avevano 10  anni all'epoca e Jungkook di quel funerale ricorda solamente l'esatto momento in cui stringendo il suo amico in un abbraccio di consolazione senti nello stomaco qualcosa di strano, qualcosa che non riusciva a decifrare e che all'epoca aveva associato alla tragedia. Inutile dire che crescendo capí fosse ben altro, un vero e proprio cliché: il ragazzino innamorato del suo migliore amico etero.

Può una persona convivere con questo segreto per tutta la vita? Jungkook se lo chiedeva spesso quando il suo umore non era dei migliori ed ogni volta cercava di convincere sé stesso che questi sentimenti sarebbero svaniti nel nulla, come un sogno appena svegli.
Ma questo non era mai successo davvero, più passavano gli anni, più per Jungkook diventava difficile stargli accanto e fingere che per lui andasse tutto bene. Jungkook cresceva e con lui crescevano i suoi sentimenti, pronti ad implodere e renderlo polvere.

Durante l'ultimo anno di liceo si sentiva come un contenitore troppo pieno e anche un solo granello di sabbia avrebbe distrutto quel contenitore di emozioni, ecco perché doveva scappare lontano e provare a reprimere quei sentimenti. Forse, in circostanze diverse, sarebbe stato più facile dire la verità, esprimere l'amore che sentiva battergli nel petto, ma la sua non era certo una situazione semplice. Due Coreani nati e cresciuti in America che si innamorano? Non stava di certo vivendo in un Kdrama dove 'tutti vissero felici e contenti'. Il signor Kim, il padre del suo amico, aveva più volte espresso il suo disappunto per i gusti sessuali di Jungkook con la sua famiglia, non osava immaginare cosa sarebbe successo se avesse scoperto cosa sentiva realmente per suo figlio, il college sarebbe stata la sua via di fuga, il suo nuovo inizio.

Questi pensieri alleggerivano Jungkook e nello stesso tempo lo rendevano giù di morale, sapeva che allontanarsi sarebbe stato l'unico modo che aveva per spegnere quella fiamma, ma sapeva anche che c'era la possibilità di perdere il suo migliore amico. Non aveva avuto il coraggio di dirgli che non avrebbero frequentato lo stesso college, come avevano già programmato da diversi anni, quindi aveva continuato a fantasticare con lui su come addobbare la loro stanza, i locali che avrebbero frequentato e tutte le alte cose che avrebbero fatto insieme, fingere per assecondarlo era diventato così facile per lui. Aveva un'esperienza di parecchi anni sulle spalle, come i sorrisi forzati ogni volta che una ragazza mostrava interesse per il suo uomo, o fingere indifferenza ad ogni suo tocco. Era diventato un esperto a tenere tutto dentro, a sviare i discorsi, a fingere interesse per altri ragazzi.

Ci aveva provato sul serio, ad uscire con altri intendo, a costruire relazioni, ma finiva sempre allo stesso modo "mi dispiace, non sei tu, sono io", ed era vero, era lui che non riusciva a provare nulla, la sua mente e la sua anima erano già pieni, non c'era spazio per altro. Dell'ultima relazione che ha provato a portare avanti ricordava solo il senso di oppressione che provava e lo sforzo di fare qualsiasi cosa: uscita fuori, film a casa, era tutto un 'dovere' e mai un 'volere'.
<<A volte penso tu voglia stare solo in compagnia di Tae e quando siamo solo io e te hai sempre fretta perché voi due avete organizzato qualcosa. Non voglio una relazione a tre JK.>> Così era finita la sua ultima relazione, Jungkook non aveva neanche provato a sistemare le cose, aveva solo accettato quella decisione in modo passivo, inventando un'altra scusa sul perché l'ennesimo ragazzo non andasse bene.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 11, 2023 ⏰

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