𝐥𝐚 𝐟𝐢𝐧𝐞

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Mi ricordo quella sera come se fosse ieri.
Dopo il recente combattimento contro il Clan del Fiume per le Rocce di Sole, si era tenuta la nomina a guerriero di ZampadiNuvola, che era diventato CodadiNuvola.

StellaBlu aveva deciso che il gatto bianco era l'unico tra di noi che meritasse la sua fiducia, ma non riuscivamo a capirne il motivo. Forse perché CodadiNuvola era il nipote di CuorediFuoco, suo prediletto?

Della nostra nomina non ne sentivamo neanche parlare. Eravamo tutti molto frustati e arrabbiati, soprattutto ZampaLesta, che era ormai alto quanto il suo mentore CodaLunga.
Si faceva in quattro per dimostrare alla leader di meritarsi il suo nome da guerriero. Si offriva per uscire con ogni pattuglia e cacciava talmente tante prede  da sfamare tutta la foresta. Ma no: StellaBlu era convinta che fossimo tutti traditori e che uno ad uno le avremmo voltato le spalle.

«Perché?», continuava a chiedersi da mezz'ora ZampaLesta. «Perché nominare guerriero un micio domestico e non un apprendista attualmente meritevole? Che cos'ho fatto di male, io, che morirei per il Clan del Tuono?»

Lo guardai piena di dispiacere. «Non hai fatto nulla di male», lo assicurai. «StellaBlu vuole solo assicurarsi che tu sia—».

«Che io sia cosa?», sbottò. «Pronto, volevi dire? Io sono pronto da intere lune! No, ve lo dico io cos'ha StellaBlu: sta invecchiando e pian piano sta pure impazzendo».

Mio fratello ZampadiRovo a quel punto intervenne:«Non parlare della tua leader in quel modo! Portale rispetto, altrimenti come ti aspetti di diventare guerriero?».

«Io un'idea ce l'ho», disse il gatto bianco e nero.
Rimanemmo tutti in silenzio. Conoscevo troppo bene ZampaLesta e sapevo che la sua idea sarebbe stata folle, ma io volevo diventare guerriera quanto lui e sarei stata disposta a tutto pur di ottenere il mio nuovo nome.

«Se StellaBlu non vuole prendere provvedimenti per la minaccia che circonda il Clan del Tuono», miagolò determinato, «lo faremo noi».

«E come intendi fare, scusa?», chiese mio fratello incuriosito.

«Semplice: usciremo di nascosto dal campo e andremo poi alle Rocce del Serpente e combatteremo contro qualunque cosa stia minacciando il Clan del Tuono!», spiegò. «So che CodadiNuvola sta facendo la veglia, ma non si accorgerebbe neanche se una volpe gli passasse davanti. Chi è con me?»

ZampadiRovo scosse la testa. «Io no, mi dispiace», rispose. «Stiamo infrangendo troppe regole per i miei gusti. Ma non dirò niente a nessuno».

Il gatto bianco e nero guardò ZampadiFronda e ZampaCinerina. I due gattini grigi erano accoccolati vicini nei loro giacigli con occhi spaventati. Chiaramente, avrebbero risposto di no.

«Anche se il tuo piano funzionasse», miagolò ZampaCinerina, «siamo comunque troppo piccoli per diventare guerrieri».
La sorella annuì.

Rimaneva un solo apprendista che non si era espresso. Io.
ZampaLesta mi guardò supplichevole.
«E tu, ZampadiLuce?», mi chiese.
Io non volevo andare. Ma non volevo nemmeno che andasse solamente lui e sapevo che in cuor mio l'avrei seguito dappertutto.

«Io vengo».

Sgattaiolammo fuori dal campo quando la luna fu alta in cielo. CodadiNuvola non si accorse di nulla. Che stupido! Non mi sarei sorpresa se si fosse addirittura addormentato durante la sua veglia.

Prima di andare alle Rocce del Serpente mangiammo qualcosa. Dovevamo essere al pieno delle nostre forze per sconfiggere la minaccia.
Quando raggiungemmo quel luogo ci fermammo di colpo. Nell'aria si sentiva un forte odore di...
«Cani!», sussurrai scioccata. «Tanti cani».

Il mio manto e quello di ZampaLesta si toccavano da quanto eravamo vicini. Ero terrorizzata.
I nostri occhi si incrociarono pieni di paura. «Andiamocene», mi disse. «È stata un'idea da cervello di topo».

Ma era troppo tardi.
Enormi bestie dal pelo marrone e dalle mascelle penzolanti cominciarono ad uscire dalla grotta davanti a noi ringhiando. I loro occhietti neri come la pece brillavano maligni. Dicevano:«Branco, branco. Uccidere, uccidere».

Ci furono subito addosso. ZampaLesta si si stava battendo coraggiosamente contro i cani, schivando i loro morsi e graffiando quel brutto muso che si ritrovavano, quando uno di loro mi afferrò per la testa. Sentii le sue mascelle chiudersi intorno al mio volto. Strillai.
Il dolore era intenso. Fui scaraventata e terra ma ero troppo stanca per rialzarmi e aiutare il mio amico.

Dopo quelle che sembrarono intere stagioni, vidi il corpo bianco e nero di ZampaLesta accasciarsi a terra vicino al mio. Dei cani nessuna traccia.
«Mi dispiace, ZampadiLuce», lo sentii mormorare, «è tutta colpa mia».

Non ricordo quando venne la fine per ZampaLesta. Ricordo solo che ha combattuto come un membro del Clan del Leone e lo ricorderò per sempre così.

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so che è molto random, ma ieri sera mi è venuta l'ispirazione :p
spero sia di vostro gradimento ♡

so che potreste non essere d'accordo con me ma
zampalesta e cuorediluce > codadinuvola e cuorediluce

𝐥𝐚 𝐟𝐢𝐧𝐞 | warrior cats oneshot Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora