15.JOYCELYN

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Scuuuusate il ritardo👀
Buona lettura💭

Il crampo che sentivo nella pancia mi fece piegare in due dalla fame.

Era trascorso un altro mese dal mio arrivo.

Nelle settimane precedenti avevo passato la maggior parte delle giornate a studiare.
Ero riuscita a collegarmi ad internet e a seguire le lezioni.
I ragazzi mi avevano lasciata in pace per i compiti più faticosi, mi ero dedicata alla cucina nel sistemare pulire e concedere un pasto commestibile a tutti quanti anche se Alec di rado si faceva vedere.
Avevo provato a chiedere a Drew cosa lo portasse ad assentarsi per giorni, cosa gli passasse per la testa e soprattutto cosa lo aveva spinto a smettere di parlare, ma lui mi aveva semplicemente liquidato dicendomi che non spettava a lui raccontarmi. Non ci ero rimasta male, Drew doveva essergli leale e un buon amico e lasciai semplicemente la curiosità morire silente tra gli altri mille pensieri.

La primavera era alle porte.
Febbraio era giunto al termine e anche se ormai non ci speravo più il freddo iniziava lentamente ad essere più sopportabile.
La neve c'era comunque ad imbiancare il paesaggio; soltanto gli alberi erano meno innevati e il sole più caldo e splendente nel cielo.

Sentì il motore del pick-up spegnersi. Intravidi la figura di Sean scendere dall'auto.
Non aveva preso la motoslitta e questo mi insospettì molto.

Lo osservai aprire il cofano e tirar fuori due ceste enormi.
Dovevano pesare parecchio, dal modo in cui se le caricò mi fece quasi venire invidia della sua forza.

Quando scomparve dalla mia visuale riordinai i libri e scesi al piano di sotto.
La casa era silenziosa perché Drew era andato in città e Alec... era per l'appunto ovunque in giro tra le montagne.

"Joy, aiutami"

La voce di Sean distrasse i miei pensieri quando varcò l'ingresso.

Come faceva a sapere che ero qui?
Mi aveva beccata a guardarlo dalla finestra?

Non feci in tempo ad esporre le mille domande che mi affrettai ad aiutarlo con le ceste.
Ne presi una.
Come sospettavo pesava un accidenti.

La portai in cucina e quando scaricò anche lui la sua, mi concessi la domanda che avevo sulla punta della lingua da prima.

"Che c'è lì dentro?"

Sollevai le sopracciglia curiosa.
Stavo per scoprire il telo di una delle due ceste ma Sean non me lo permise. Mi diede un pizzicotto sul fianco per cui sobbalzai.

"Giù le mani tesoro"

Mi fece ridere il nomignolo.

"E dai sono curiosa, cosa nascondi lì dentro? Un cadavere" appizzai l'occhio ma lui mi diede un altro pizzicotto, questa volta mi fece davvero solletico e me ne diede un altro, un altro ancora dando al via ad una vera e propria tortura.

"Sei troppo curiosa signorinella... non lo sai che la curiosità uccise il gatto?"

Non riuscì a rispondere per colpa delle risate.
Ridevo e le sue mani mi tenevano ferma mentre mi faceva il solletico. Non potei neanche a sgattaiolare via dalla sua presa perché le mani di Sean erano così insistenti.

"Se...Sean... ti prego..." annaspai, solo quando reputò il caso di fermarsi, finalmente tornai a respirare.

"Non sapevo che soffrissi così tanto il solletico"

Lo guardai di traverso mentre sentivo il fiato regolarizzarsi.

"Davvero?"

L'ultima volta che qualcuno mi aveva fatto ridere così tanto era stato Drew quando stavo male.

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