Capitolo 1 - Il Liceo Hollin High

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Tao White, una ragazza americana di 14 anni, si era appena svegliata alle cinque e mezza esatte dopo ben 3 mesi di vacanze. Ogni pomeriggio di vacanza si svegliava a mezzogiorno, perciò sarà stato un grande trauma svegliarsi così presto.

I capelli di Tao erano scompigliati e molto arricciolati. Le sue ciocce bionde si erano sparse in giro, andandosi a intrecciare con i capelli marroni. Si vedeva che non aveva voglia di alzarsi per andare a scuola, era l'ultimo dei suoi desideri.. ma, ahimè, era anche un suo dovere. Tao è sempre stata una ragazza normale, che dava poco nell'occhio, con i suoi 2-3 amici.. una vita normale, era l'ultima persona al mondo che avrebbe mai potuto avere qualche "svolta strana" nella sua vita. Non credeva alle favole, lei viveva la sua normalissima normale vita da studentessa ai suoi normalissimi anni. Apparte che.. le persone gli si allontanavano. Aveva uno sguardo serio e penetrante, nessuno osava avvicinarsi troppo, come se fosse qualcuno di pericoloso. Ma Tao era solo una ragazza che non cercava problemi. Viveva nei dormitori della scuola, che ospitavano ragazzini da tutto il mondo. Non aveva ancora unə compagə di stanza e gli andava bene così, aveva la sua tranquillità e non voleva che nessuno la rovinasse. Amava fissare il soffitto, con i suoi 2 occhi grigio chiaro.. occhi magici, si diceva, con una stella al centro. 

Quindi eccoci qui, Tao, seduta sul suo letto, senza nessuna voglia di alzarsi. Ed è qui dove inizia la nostra storia, in una camera di collegio scura e con un silenzio stordente. Alle sette e cinque minuti, dopo essersi preparata ed aver salutato l'amato cuscino color bianco anitco, uscì dalla porta della sua camera, per poi realizzare di aver dimenticato le sue cuffie in camera. Entrò per riprenderle, ma al posto delle cuffie, c'era solo polvere sopra il suo comodino. Inizio a panicare, ma dopo un lungo respiro disse a se stessa che forse erano solo finite nel posto sbagliato, e che ora saranno nel reparto oggetti smarriti. Così, si rassegnò e uscì di nuovo dalla porta. Notò che nessuno era più in corridoio.. probabilmente aveva sprecato solo tempo a cercare le cuffie, e si mise a correre verso la sua classe. Una classe nuova di zecca. Da una parte spera di farsi nuovə amicə, ma vuole comunque tenere un profilo basso. 

Dopo diverse fermate che aveva fatto per ammirare gli antichi e strani quadri che c'erano nei vecchi corridoi della scuola, arrivò in classe con ben dieci minuti di ritardo. <<Signorina White, corretto?>> Questa fù la prima frase che uscì dalle labbra secche e color rosso sbiadito della prof, che alle spalle aveva una lavagna con scritto Sig.Rose, che era probabilmente il suo nome.  Tao si sbrigò a cercare con gli occhi la sedia rimasta libera, e un sospiro seccato gli uscì dalla bocca dopo che aveva notato una persona seduta sul suo banco a due. Non potevano dargli il banco singolo? A passo veloce si avvicinò alla sedia, e dopo aver appeso lo zaino sullo schienale, prese i suoi libri nuovi con la copertina lucida e perfetta. Quei libri sapevano già che non sarebbero rimasti così puliti e nuovi per molto tempo, e si poteva sentire il brivido di terrore del libro di matematica.. già Tao pensava al suo destino: buttato in un camino acceso? Desintegrato da un laser? Si vedrà, tutto a tempo debito. <<Ehilà? Sei ancora viva?>> Una voce interrompe i pensieri omicidi di Tao.  Chi la disturbava mentre cercava di inventare modi per distruggere libri? <<Piacere io sono- hey, ma ci sei?>> Tao si decide ad alzare gli occhi. La voce femminile che le stava parlando era della sua compagna di banco.. Kleyer Jahn, una delle ragazze più corteggiate della scuola. Aveva i capelli neri e scuri, con le ciocche che gli scendevano sulle spalle, occhi neri e dolci, quasi luminosi. La pelle di Kleyer era ben curata e di un colorito molto chiaro, il che metteva in risalto le sue labbra rosso opaco. A Tao brillarono gli occhi per qualche secondo, ma poi rispose a Kleyer: 

<<Si, ci sono. E tu sei..?>> 

<<Io sono Kleyer, ma puoi anche chiamarmi Kley, il mio nome è strano.>> Rispose Kley, con uno sguardo dritto a fissare gli occhi grigi e stellati di Tao, che si sentiva un po' in soggezione. Il momento era abbastanza strano, ma poi a spezzare quegli sguardi fù la prof, che le richiamò con un urlo strizzato. <<Avrete tempo per discutere riguardo a tutto ciò che volete dopo,>> continuò ad urlare. <<Adesso ascoltate. Allora, come dicevo->> La prof andava avanti, ma Tao era impegnata a guardare con la coda dell'occhio il volto lucente di Kley.  Dopo un po' Kleyer si sentì osservata, e anche la sua coda dell'occhio si girò verso Tao, che fece presto a smettere di fissarla. Una piccola risatina che quasi non si sentiva uscì dalla bocca di Kleyer. Tao sì sentì in imbarazzo, molto in imbarazzo. <<avete smesso di chiacchierare o no, voi due?>> La professoressa Rose chiuse gli occhi e fece un lungo respiro, era innervosita e cercava di contenersi. Dopo le lughe ore passate ad ascoltare spiegazioni tra matematica, storia, fisica e chimica, Tao era con la testa sul banco ed uno sguardo sfinito, l'unica cosa che voleva fare era tornarsene in camera. Mentre Kley, lei.. beh, aveva il quaderno sotto, pieno di appunti precisi, sottolineati con un'evidenziatore viola leggero. La scrittura di Kleyer era magnifica, o almeno lo era agli occhi affascinati di Tao, che continuava a fissare i movimenti delle snelle e chiari mani di Kley. Tao era il contrario di quella ragazza. Mani e pelle poco curate, molto pallida con ferite sulle braccia e sul volto, e delle occhiaie molto definite.

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