sveglia all'alba pel mercato delle 7-sempre in due

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Eravamo nella casa di mia nonna con i miei genitori al piano di sotto,in un paese sperduto in collina.
Era un martedì e a Caprarola il martedì c'è il mercato.Aveva appena finito di fare la doccia e,con l'asciugamano intorno alla vita,si è avvicinato e mi ha dato una carezza con le mani ancora bagnate,  per farmi svegliare;erano le 6 precise e alle 7 dovevamo essere nel punto principale del paese dove si allestiva il mercato.Non volevo svegliarmi,la notte prima avevamo fatto le 3 a guardare film stupidi con un po' di birra e popo corn ma Edo mi ha detto:"se ti alzi ti do un bacio,dai"e allora mi sono alzata di scatto precipitandomi sulle sue labbra."Dai Giù,se vuoi il persico fresco dobbiamo sbrigarci"disse.
Esatto,ci stavamo svegliando così presto per andare a prendere il persico al mercato.Il persico è il mio pesce preferito e quello fritto fatto da mia nonna è davvero un sogno,ero pronta a farlo assaggiare al fantastico ragazzo che mi stava vicino, che mi guardava con il suo sguardo da cerbiatto mentre mi vestivo per uscire.Una volta pronti,abbiamo sceso le scale in punta di piedi per non svegliare i miei genitori in camera,non ci potevano beccare perchè non sapevano che Edo avesse passato la notte lì con me.Una volta usciti ci siamo presi la mano e Edo mi ha passato una delle sue airpods per ascolare la nostra playlist che si chiama come il nostro cuore.Io la sinistra e lui la destra,ci siamo presi per mano,il paese era isolato e io e lui ci siamo messi a cantare a squarciagola,urlando e fregandocene che avremmo potuto svegliare tutti.Siamo arrivati al mercato esattamente alle 7,appena ha aperto il banco del pesce ci siamo fiondati e poco dopo avevamo il nostro bottino.Con pesce e buste i mano eravamo pronti ma non avevamo voglia di tornare subito a casa;allora mi ha portata nel giardino di rose e peonie,un piccolo giardinetto lungo la strada per il mercato,in teoria è del comune ma non ci va mai nessuno.L'ho sempre curato io quel posto,ci venivo con la mia migliore amica quando eravamo piccole e ora ero lì con il ragazzo più importante della mia vita.Ci siamo seduti sull'unica panchina non distrutta e abbiamo fatto partire Autostima,la nostra canzone,abbiamo urlato tutto il testo, e ci siamo dati un bacio dolce e delicato.Non smettevamo di sorridere.Dopo ore in quel giardino a parlare e a guardarci e con le corde vocali quasi logorate siamo tornati a casa con le buste di pesce e abbiamo salutato i miei genitori che mi hanno lanciato entrambi un'occhiata di disapprovazione appena ci hanno visti tenerci per mano.Abbiamo dato il persico a mia nonna e mi sono messa ad aiutarla a preparare per il pranzo e Edo ci ha guardate tutto il tempo sedendosi sulle scale e guardandomi sorridendo,senza fiatare.
"Elisabetta il paese di prima mattina è un incanto,io e sua nipote ci siamo divertiti un sacco" disse Edoardo e mia nonna "Sono davvero contenta Edoardo,spero ti possa piacere il persico,Giulia lo adora"Ci accomodammo a tavola e mia nonna ci servì.Tutti mangiammo e Edoardo qualche volta mi sorrideva facendo i complimenti a mia nonna per il piatto.Mia nonna gli sorrise amorevolmente.Fu lì che capii che era il ragazzo giusto per me,il mio ragazzo ideale lo avevo davanti,ero felice.

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