Carlos
🏎️
Brutti sguardi
Torino❤️, Italia,
Dicembre 2022🏎️
Accarezzai i capelli neri pece della ragazza, realizzando che non rimanessero nelle mie dita per quanto corti fino al mento. Scesi verso il suo collo, nelle ossa appena più visibili delle spalle e la vidi girarsi verso di me.
«Sei sicura? Di voler andare.» Domandai per la quinta volta in quel pomeriggio.
«Non è di certo un problema, ho sempre voluto vedere Montecarlo. C’è qualche problema per te? Vedere lei, magari?» Sussurrò, alzandosi leggermente il lenzuolo per coprire la sua nudità e per evitare quegli spifferi della finestra che facevano entrare dell’aria fresca.
«Non è un problema, non più…» Lasciai quasi in sospeso, ripensando a lei.
Mi aveva dimenticato? Io avevo dato tutto me stesso per un’altra causa, speravo che l’avesse fatto anche lei. Non poteva più esserci nulla, rimanevano a questo punto davvero solo i rimpianti.
Lei annuì, tranquilla, piena di fiducia negli occhi e ricambiai lo sguardo, dandole un leggero bacio affettuoso sul naso.
«Devi mostrarmi ancora una parte di Torino, ricordi?» Le dissi, alzandomi per infilare degli slip puliti e mi sporsi verso le tende per osservare fuori. La Gran Madre maestosa si faceva notare, giù in fondo alla via e appena dopo il ponte.
Come mi aveva spiegato Beatrice, era una delle chiese più importanti e antiche della città. Si trovava sulla riva destra del fiume Po’, rendendola uno dei panorami più noti di Torino e del suo centro storico.La particolarità del luogo, era ovunque, persino nell’aria che veniva respirata; ogni palazzo, piazza o monumento, ti dava l’idea di essere nell'Ottocento, ma al contempo era molto moderna e ogni cosa di cui potevi aver bisogno era sempre a portata di mano.
Passammo il pomeriggio nelle vie più importanti, come Via Garibaldi, passando nelle piazze più belle, facendomi rimanere affascinato dal fatto che fosse così poco frequentata rispetto a Milano o Roma, rimanendo però più elegante e attraente.
Come Beatrice, che con un berretto della Ferrari, gentilmente rubato a me, mi diceva il nome dei corsi in italiano, lasciando che potessi allenarmi ancor di più con la lingua.
Qualcuno non perse tempo, fotografando ogni movimento che facevamo per quelle strade, altri invece mi fermarono in modo educato, non dimenticando belle parole nei miei confronti e sul mio lavoro in Ferrari.Partimmo il giorno seguente, alloggiando sempre nello stesso hotel del Principato, arrivando nel pomeriggio tardi dell’ultimo giorno dell’anno.
Mi voltai, guardandola infilarsi un abito argentato, che sulla sua pelle di porcellana, stava d’incanto.
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Smooth Operator | Carlos Sainz Jr | Vol. 3
Fanfic𝗛𝗶𝗴𝗵 𝗦𝗽𝗲𝗲𝗱 𝗦𝗲𝗿𝗶𝗲𝘀 𝗩𝗼𝗹. 𝟯 🏎️ Completa 🏎️ Charles Leclerc amava un'altra. Charles e Abigail si erano lasciati. E Carlos? Per tanto tempo negli sguardi della rossa aveva provato a leggere qualcosa che non poteva funzionare... Ma...