Capitolo 13

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Danziamo su un campo minato evitando le mine

⚠️ Il capitolo presenta scene di autolesionismo ⚠️

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CHARLOTTE'S

POV

Arrivata in camera non trovo nessuno, e i pensieri accumulati durante la giornata iniziano a farsi sentire.
E tu sei il mio raggio di sole in questa tempesta.
Mi torna in mente quel che mi ha detto Luke pochi minuti fa, sorrido al pensiero, perché non me lo aveva mai detto. Da quando ci siamo rincontrati ho notato subito il suo cambiamento. Una volta era un bambino solare, spensierato, gentile con tutti e sempre col sorriso stampato in volto, nessuno glielo riusciva a togliere. Era il sorriso più bello che avessi mai visto, ma ora é cambiato radicalmente, é sempre arrabbiato, si é chiuso in se stesso, é diventato stronzo. Ma soprattutto non ha più quel sorriso che tanto amavo, ma io so, lo so bene, che sotto la corazza di ghiaccio che ha eretto intorno al suo cuore, c'è ancora il bambino di otto anni che amava la vita, che amava le avventure e i piccoli gesti, e io... Io lo aiuterò a ritrovare quella sua parte che ha perso da troppo tempo.
Persa tra i miei pensieri, mi torna in mente una cosa che mi fa svanire il sorriso. Luke ha capito. Ha capito che io ho dei problemi col cibo e che c'è dell'altro, ma anche lui ha un segreto, perché il suo sto bene non ti preoccupare per le mani mi suonava al quanto falso.
Tornando al mio pensiero principale, mi ridico che Luke sa, ma io non gli ho dato nessuna conferma, quindi potrebbe pensare in una risposta negativa. Lo spero, il solo pensiero che lui lo sappia mi fa agitare, e questo significa solo una cosa, altri segni aggiunti sul mio polso.
Mi dirigo in bagno e faccio quel che mi esce meglio, prendo la lametta e traccio dei segni indelebili sul mio polso. Quando la raffica di pensieri si é calmata, la poso, osservo il sangue scorrere e macchiarmi il polso, mi disgusto da sola, perché un senso di calma improvviso si fa spazio dentro di me.
Sospiro e guardandomi allo specchio penso solo che schifo.
Caccio il più velocemente possibile quel pensiero, mi lavo, mi infilo il pigiama fasciando prima il polso leso e mi fiondo nel letto dove in poco tempo mi addormento.

🦋🦋🦋

La mattina quando mi sveglio trovo Maddy già pronta e impeccabile come sempre. Io invece sembro una scappata di casa, ho i capelli tutti arruffati dal sonno, le occhiaie e il pigiama stropicciato.
<< Buongiorno, Cha! >> Mi saluta la mia amica, già piena di energia, mentre mi porge una tazza di caffè latte, che accetto, bevendone un sorso.
<< Buongiorno, Mad, grazie >> Dico regalandole un piccolo sorriso che ricambia.
<< Programmi per oggi? >>
<< Beh stamattina ho lezione e poi devo andare in maneggio, tu che piani hai? >> Le spiego.
<< Bel programma, anche io ho lezione la mattina e nel pomeriggio vado a farmi un giro con una mia amica. Te la presenterò, ti piacerà! >>
Annuisco distrattamente, non sono molto contenta della cosa, non amo fare nuove amicizie. Più che altro perché non riesco a intraprendere una conversazione e quindi mi escludono, é sempre stato così, ma prima avevo Luke che mi aiutava, ora sono solo io.
A distrarmi da questo pensiero é il rumore di qualcuno che bussa alla nostra porta, guardando l'ora sul telefono, noto che é troppo presto per trattarsi di Marcus e Luke. Scocco un'occhiata alla mia amica, anche se la trovo confusa quanto me.
<< Arrivo>> Strilla Maddy dal cucinotto che abbiamo in sala, ci ritroviamo davanti alla porta una di fianco all'altra quando la mia coinquilina domanda.
< Chi é? >>
<< Sono io! >> Sento dire da una voce femminile delicata. Sul volto della mia amica si forma un sorrisetto, e apre immediatamente la porta senza dirmi nulla.
Mi ritrovo davanti una ragazza bellissima, sembra davvero una dea greca, é alta, il fisico slanciato e snello come quello di una modella é messo in risalto da una gonna da tennis verde petrolio abbinato a un dolce vita grigio che le fascia bene il seno mettendolo in risalto, mentre ai piedi indossa dei mocassini neri. I capelli sono lunghi, bruni e ricci, gli occhi sono da cerbiatta e di un marrone chiaro, il suo viso é qualcosa di magnifico, ogni suo lineamento sembra disegnato da un artista.
<< Charlotte lei é Iris, la ragazza che ti volevo far conoscere. È tornata da poco dal Brasile, sai sua mamma é brasiliana, mentre il padre é italiano >> Mi spiega la mia amica, mentre la fa accomodare.
Ora che me l'ha detto, riesco a notare dei tratti tipici delle ragazze brasiliane e il fascino della ragazza italiana.
<< Iris lei é Charlotte, una mia amica nonché coinquilina >> Le spiega, mentre le porgo la mano, imbarazzata date le condizioni in cui mi trovo, Lei la stringe e un sorrisetto malizioso le si fa spazio in volto, mentre mi studia dalla testa ai piedi.
<< Ora ho capito chi é la famosa ragazza bionda che sento nominare in giro, che é sempre con Luke o Marcus. Sinceramente senza offesa, mi aspettavo di meglio! >>
Maddy le dà uno schiaffetto che non la scalfisce neanche un pò, rimproverandola silenziosamente. Non me la prendo granché, perché so che ha ragione, ma mi soffermo sulla prima parte.
In che senso la famosa ragazza bionda che sento nominare in giro? Io? Si saranno sbagliati.
<< Mi spiace informarti che non sono io la ragazza di cui si parla, nessuno mi nota >>
<< Beh.. >>
<< Iris! >> La rimprovera Maddy, interrompendola, lei seccata alza gli occhi al cielo.
<< Sto scherzando ovviamente >> dice la ragazza riccia .
<< Lo so tranquilla >> le dico, non credendoci.
<< Mi vado a preparare e torno. Fai pure come se fosse la tua camera >> Dico all'amica di Maddy, per poi sparire velocemente in bagno, prendendo dei vestiti puliti dall'armadio. Una parola mi riecheggia in testa con prepotenza mentre mi guardo allo specchio con solo l'intimo addosso.
Mi aspettavo di meglio.
Le parole della ragazza italo - brasiliana mi hanno colpito come una secchiata d'acqua ghiacciata, ho cercato di non darci peso, ma non ci sono riuscita. Più mi osservo allo specchio, più noto i miei difetti e quanto faccia schifo. Ho le occhiaie marcate, la pancia non è piatta, le cosce sono troppo spesse e soprattutto il mio seno... il seno che non ho, l'ho sempre detestato perché parte più in là rispetto a uno normale e ciò lo rende ancora meno prosperoso, si e no avrò una seconda scarsa.
Le paranoie iniziano a farsi sentire con prepotenza e sono costretta a gettarmi dell'acqua fredda in viso per distrarmi. Più rimango sola, più osservo il polso segnato dalla lametta e più la voglia di farmi altri segni si fa sentire. Inizio a fare dei respiri profondi, torturandomi le labbra, mordendole, mentre la mano sinistra si stringe in un pugno e le unghie si conficcano nella pelle e mi continuo a ripetere, Charlotte ce la puoi fare, respira. Dopo attimi che mi sono sembrati interminabili, riesco a riprendere il controllo di me.
Mi preparo il più velocemente possibile, in maniera tale che non ci possa ripensare, e nell'arco di poco tempo, sono pronta. Ho deciso di indossare dei semplicissimi jeans cargo neri con le rifiniture in bianco, la felpa del college verdone, ai piedi indosso le mie amate Jordan 1 High Panda e come accessori metto dei semplici orecchini a cerchio e una collana a catena stretta. Mentre nella mano sinistra indosso diversi anelli, uno dei quali è un serpente, mentre sulla destra ne indosso solo tre, uno sul terzo che ha la lettera iniziale del mio nome, e sull'anulare ne indosso due, uno più spesso e uno più sottile, tutti argentati. I capelli li pettino e me li piastro lasciando che mi ricadano morbidi, e mi faccio un trucco leggero, con un correttore per le occhiaie, il mascara, l' eyeliner e un gloss sul rosso scuro che dà un leggero colorito alle labbra.
<< Stai benissimo, Cha! >> Mi dice Maddy, mentre varco la soglia della sala, raggiungendole.
Iris mi squadra dalla testa ai piedi, e sul suo viso perfetto si forma un'espressione di disprezzo, che non prova neanche a nascondermi:<< Come mai ti vesti così over, per caso ti vergogni? >> mi domanda con aria annoiata l'amica di Maddy.
<< Mi spiace illuderti che questo è il mio stile >> Le rispondo seccata. Un sorriso le si allarga in volto, perché ho ceduto al suo gioco.
<< Mi spiace averti ferito, era pura curiosità, non te la devi prendere >>
Sto per risponderle, ma Maddy interviene.
<< Okay ragazze, piantatela >> Guardo la mia coinquilina e l'ascolto facendo un respiro profondo, ritrovando la calma.
<< Come vi siete conosciute tu e Iris? >> Domando per cambiare argomento.
<< Ci conosciamo ormai da tre anni e frequentiamo lo stesso corso >> Mi risponde Iris, al posto di Maddy.
<< Ci siamo conosciute a una festa di un'amica in comune >> Aggiunge la ragazza castana.
Annuisco, ma dentro di me si forma quella sensazione strana, che ti dice di non fidarsi di una persona.
Solitamente il mio intuito non sbaglia mai.

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