Capitolo 15

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Attraversammo le vie storiche di Parigi che mai avrei visitato perché non erano nel programma di viaggio. Devo dire che mi trasmettevano un senso di felicità o forse è perché ero con Charles in quelle viuzze...chi lo sa.

Parcheggiò la vespa in una via interna e mi chiese come volessi il caffè perché lo andava a prendere con il servizio take away.

Tornò con due bicchieri di caffè e mi spiegò che aveva un amico di vecchia data che aveva un piccolo bar lì vicino.

“Prego seguimi” disse… Aprì una porta ed entrammo.

Entrammo in casa vecchia, ma ristrutturata si vedeva…però non a nuovo, ma semplicemente una ristrutturazione per mantenere il posto com’era..

“cos’è?” gli domandai

“è un vecchio rifugio dove venivo con i miei amici quando venivo a trovarli...era casa dei nonni del mio amico del bar, ma noi dopo la loro morte, l’abbiamo sistemata e resa una casa di ritrovo dove passavamo le serate, di fatto abbiamo giochi, biliardino e sopra al terrazzo avevamo messo dei divanetti per goderci la vista…vieni con me, vediamo se è rimasto tutto com’era”

“aaah quindi i caffè erano una scusa per recuperare le chiavi”

“eh sì, la mia copia è rimasta a casa dei miei”

Arrivati in terrazzo, effettivamente c’era una vista stupenda...la vecchia e la nuova Parigi… come due acque di mari diversi che si incrociano…wow

“Bella vero?”

“Incredibile, Charles...Grazie per farmi scoprire questi posti, io mai me li sarei immaginati”

“figurati...ora godiamoci i nostri caffè e i nostri dolci”

Sorrisi quando disse “nostri”, ma cercai di non darlo a vedere

E così ci abbuffammo di dolci francesi e nel frattempo parlavamo di tutto e di più. Partimmo da quali dolci erano più buoni a quali erano i nostri cibi preferiti, all’età in cui abbiamo fatto i nostri primi viaggi fino ad arrivare al luogo più strano in cui abbiamo fatto sesso e così via…parlavamo con una tale semplicità e senza filtri che sembrava quasi ci conoscessimo da una vita.

Immortalai qualche scatto della vista prima e dopo con i cambiamenti di luce che si susseguivano e anche al vassoio di dolci prima pieno e poi vuoto totalmente senza neanche una briciola…

“però lasciatelo dire, i dolci erano una meraviglia, ma il caffè non te lo commento”

“ahahah, lo so che in Italia il caffè è...come si dice..”sacro”!”

“Per forza, lo hai mai assaggiato?”

“si, ma non tanto..sai per la dieta la mattina devo prendere succo di ananas e il caffè non lo prediligo quasi mai”

“Ahia, io senza caffè muoio...devi assolutissimamente recuperare Charles”

“Beh se me lo fai tu il caffè, posso pensarci”

“io adoro così tanto il caffè da arrivare a sniffarlo ahah, da piccolina volevo addirittura mangiarlo vedi te”

“ahahah che pazza, dai allora domani facciamo colazione da te che ne dici?”

“Yes, se porti i dolci però”

“ahahahah, allora una cosa della Francia ti piace eh?”

Gli risposi con una linguaccia, ma in realtà avrei voluto rispondergli che c’era un’altra cosa della Francia che mi piaceva ed era stare con lui, ma per ovvi motivi non dissi nulla per evitare di rovinare il nostro rapporto che in questo modo stava funzionando.

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