Capitolo 16

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Guardai l’orologio...erano ancora le 8 del mattino e non credo che le mie amiche fossero sveglie…quindi avrei avuto tempo di far uscire Charles da casa senza che loro lo vedessero ma avrei dovuto rinunciare a godermi quel momento con lui.

Cercai di alzarmi dal letto senza svegliarlo, togliendo il suo braccio dal mio corpo e posizionando un cuscino al mio posto..lui si mosse ancora un po’ ma senza svegliarsi. Non mi lasciai sfuggire di scattargli qualche foto dopo che riuscii nell’intento... era così tenero. Poi andai subito in bagno a docciarmi velocemente, darmi una sistemata al trucco e via.

Come immaginavo le mie amiche dormivano ancora, stranamente da sole…chissà a che ora erano rientrate ieri sera ubriache...non si saranno accorte di nulla figurati...quindi dopo essermi sistemata sgattaiolo in cucina e dopo aver preso atto che non tenevamo nulla per colazione oltre a merendine, mi precipito al primo bar sotto casa per comprare un po’ di paste…torno su in casa e dopo essermi assicurata che fossero tutti ancora a letto, volente o no, purtroppo feci un casino con i piatti nel tentativo di recuperare la moka e le tazzine.

Cazzo pensai…prima di rifare casino aspettai qualche secondo per capire se ci fossero movimenti strani ma nulla...e così iniziai a preparare la moka dopo averla recuperata.

Mentre mi accingevo ad odorare e sniffare il caffè, saltai dallo spavento perché venni invasa da un calore profondo di due mani che mi strinsero in vita e un corpo che si avvicinò a me da dietro dicendomi in sottovoce “Bonjour” nell’orecchio destro…stavo per svenire…era Charles che arrivò in punta di piedi per prendermi di sorpresa.

“buongiorno a te, pantera rosa”

“Pantera rosa che?”

“Nooo vabbè, non conosci la storia della pantera rosa?”

E così, dimenticandomi di tutto e tutti, gli raccontai la storia imitando la musica e dicendo che da ora in poi sarebbe diventato il suo nomignolo...rideva e rideva e il sole che entrava dalla finestra lo baciava e io stavo per svenire di nuovo… quando sento la moka far rumore per avvisarmi che il caffè era pronto..

“Ma i dolci avrei dovuto portarli io!” disse

“ehhh sei arrivato tardi, non so come saranno perché li ho presi dal bar qui sotto.”

“Grazie” disse “non dovevi…ero qui solo per assaporare il tuo caffè” e mi guardò con aria di sfida

“è pronto vostra grazia, ecco a voi, ma attento che brucia”

E mentre lui assaporava il caffè dicendomi che era buonissimo e che aveva un alto gusto rispetto a quelli che era abituato a bere, davanti comparsero tutte e tre le mie amiche in dormi veglia che ci guardavano in silenzio

Charles smise di ridere e tornò serio appoggiando la tazzina del caffè e io non sapevo come uscirne...mi ero totalmente dimenticata di loro..

“Ciao ragazzeeee” dissi io “come state?”

“Sonno” rispose una di loro

“giusto, che ne dite se tornate a dormire un altro po’ e poi quando vi alzate vi preparo il caffè?”

“Sisi ora andiamo, ma lui chi è? ha un’aria familiare” disse l’altra

“ehm...è Max” dissi sempre io meno convinta del solito

“ciao Max” risposero in coro e io le accompagnai a dormire nuovamente

Quando tornai da Charles ammisi che mi ero dimenticata di loro e che mi doveva scusare, ma che erano così assonnate da non averlo riconosciuto veramente (spero)

“don’t worry, baby”

E così continuammo a goderci la nostra colazione, ad assaporare il caffè e a gustarci i croissant al burro mentre ridevamo delle facce buffe delle mie amiche e continuava a rinfacciarmi le sue vittorie di ieri..

Dopo aver finito, mi chiese quali fossero i programmi della giornata e dissi che ormai non avevo più nessun piano e così mi disse:

“che ne dici se andassimo a giocare a golf o padel, poi una bella spa e poi aperitivo?”

“Stai scherzando?” gli dissi

“No, mai stato più serio! Sai giocare a golf o a padel vero?” mi chiese stupito

“No, mai giocato”

“oooh e allora vedi che non hai chance? Ti insegnerò io se vuoi”

“Mmmm va bene...ma per la spa...non ho costumi con me, devo andarne a comprare uno”

“Guarda che per me possiamo andare anche senza!” disse scherzando

“Ma la smetti? Ahahaha” e gli tirai uno strofinaccio in testa che bloccò prima del tempo

“Va bene dai, allora troviamo prima un negozio di costumi e poi si inizia!”

“Yes” dico io e lascio un bigliettino alle mie amiche vicino alle paste rimaste per loro ed uscimmo!

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