Call me Daddy || BangChan

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Dopo i brindisi per il mio ritorno mi supplicarono di rimanere per cena e con mio grande stupore si occuparono loro di tutto: dal primo piatto al dolce. Non mi lasciarono aiutare perciò rimasi ferma sullo sgabello della cucina a guardarli affaccendarsi di qua e di là. Il grosso del lavoro fu Minho a farlo ma già sapevo che era lui il più bravo ai fornelli. A Hyunjin venne affidato il barbecue sul patio antistante la cucina; dalla portafinestra aperta arrivava un odore delizioso. Changbin, Seungmin e Han vennero relegati ai lavori più semplici come lavare e tagliare le verdure; Changbin aveva intavolato una discussione di mezz'ora per lamentarsi del fatto di non avere compiti più "seri". Felix e Jeongin, invece, si occuparono del dolce. Chan, come un direttore d'orchestra, si muoveva in mezzo a tutti per supervisionare e aiutare chi ne aveva bisogno.
Dal mio posto privilegiato osservavo gli otto ragazzi rilassati e completamente a loro agio nello spazio. Ferma con le mani in mano mi sentivo quasi un'intrusa che osservava dallo spioncino della porta.

Essendo dicembre non potevamo ancora approfittare del patio per mangiare fuori, così ci accontentammo del salone con della musica di sottofondo. Ci eravamo sistemati casualmente intorno al tavolo ma per chissà quale gioco del destino mi ritrovai a sedermi nella parte esterna con Chan a fianco e Hyunjin davanti. Ero in trappola. Non potevo alzare gli occhi davanti a me e avevo il timore di soffermare troppo lo sguardo sul ragazzo al mio fianco.
Quella sera non mi sentivo particolarmente in vena di chiacchierare, ero ancora scossa dai troppi avvenimenti delle ultime ore. Riconciliarmi con Chan mi sembrava già un avvenimento straordinario, poi l'anello e adesso Hyunjin che mi baciava. Ero sicura di amare Chan, amarlo davvero, ma sentivo un piccolo pezzo di cuore che tentava disperatamente di aggrapparsi a Hyunjin, forse nella speranza di non soffrire come era stato per Chan.
Un dolore acuto alla testa cominciava a fare capolino tra i miei pensieri annebbiando la mente e la mia parte razionale.
Ero così frastornata che per qualche istante dimenticai dove mi trovassi.

Chan: Tutto bene? - mormorò al mio fianco. Aveva l'espressione preoccupata ma cercò di dissimulare con un mezzo sorriso.

Hyuna: Si, tutto bene - mi sforzai di sorridere. Passai brevemente lo sguardo davanti a me accorgendomi che mi stava guardando a sua volta.

Tornai a guardare il mio piatto e per tutta la cena evitai di guardare verso Hyunjin. Ogni tanto sentivo i suoi occhi su di me, mi scrutavano. Lo sentivo sospirare spesso. Oltre a questo piccolo inconveniente imbarazzante la cena si svolse nel migliore dei modi; il cibo era fantastico, il vino delizioso e la compagnia altrettanto. Li trovavo tutti più cresciuti, anche se erano passate poche settimane e sapevo benissimo che non si poteva cambiare in così poco tempo, li trovavo diversi. Mentre li guardavo mi accorsi di alcuni dettagli sui quali non mi ero soffermata prima: Hyunjin e Felix, ancora entrambi biondi, si erano fatti crescere i capelli che ora sfioravano le spalle, Jeongin li aveva tinti di blu e Changbin li aveva di un biondo più scuro degli altri due.

Hyuna: Che cosa mi sono persa? - mormorai a Chan - perché Bin si è tinto i capelli di quel colore?

Chan: Stiamo per uscire con un nuovo album - liquido' la mia domanda con un gesto della mano.

Hyuna: Cosa? E io lo vengo a sapere solo ora?

Hyunjin: È un album giapponese - preciso'.

Chan: È comunque non rimarrà così ancora a lungo - sorrise.

Changbin: Fortunatamente, domani ho la tinta - sembrava sollevato.

Hyuna: Si, ti prego. Dì a chi di dovere di non farti fare più i capelli di quel colore - ridacchiai.

Changbin: Non dirlo a me. È un mese che sto così ed è un mese che non riesco a rimorchiare una ragazza - disse mettendo su la smorfietta che faceva con la bocca quando doveva sottolineare di essere triste.