Capitolo 18

115 6 0
                                    

Parcheggiato la macchinina, rientrammo per riconsegnare le chiavi e andare a cambiarci. Varcammo l’ingresso ridendo perché Charles mi aveva appena raccontato una barzelletta ed in tutto questo mi teneva abbracciata a sé sulla sua destra… ma non appena entrati, il responsabile della struttura ci guardò stranito e disse “Ma che avete combinato là fuori?” con aria spaventata e disgustata…

Vedo Charles che stava andando a rispondere, ma fu interrotto dallo stesso responsabile “No no fermo fermo, non lo voglio sapere…ora ho capito perché mi ha chiesto riservatezza sig. Leclerc, ma per certe cose penso che si possa permettere una stanza d’hotel”

Io e Charles ci guadammo straniti e imbarazzati da quanto aveva dedotto quel signore e intervenni io

“Mi scusi, penso che debba delle scuse a me e al mio amico. Io non so come lei si possa permettere di giudicarci senza sapere veramente quello che è successo!”

“Signorina, io non so chi sia lei, ma siete stati voi a mancare di rispetto nel mio campo da golf!”

“Nono non ci siamo, noi non abbiamo mancato di rispetto proprio a nessuno! È lei che continua a farlo, noi ci siamo solo divertiti a farci degli scherzi e sì purtroppo ci siamo sporcati di terra, ma lei ora ci deve delle scuse qui davanti a tutti”

“controlliamo subito le telecamere” comandò ad uno dei suoi addetti che dopo un po’ arrivarono con dei pc

“Guardi che la sto avvisando lei ci deve delle scuse e inoltre dovrà rimborsare tutto al mio amico” risposi istintivamente

Nel frattempo, Charles mi tirava la mano, ma sapevo che lo divertiva tutto questo e che non proferiva parola perché si stava godendo la situazione!

Dopo aver controllato i video, la faccia del responsabile cambiò e chiese scusa davanti a tutti, dandoci la chiavetta con i video annessi e rimborsando la quota di Charles (che non avevo idea a quanto ammontasse) e disse anche che potevamo tenerci i vestiti e che saremmo potuti tornare senza problemi quando volevamo, non ci avrebbero più infastidito.

Tornammo ai camerini per cambiarci ed io ero orgogliosa di essermi fatta valere.

Quando ci trovammo di nuovo dopo esserci cambiati mi disse

“Sei pronta per un totale relax adesso?”

“Oh sì, non vedo l’ora”

E così mentre stava mettendo in moto la vespa, un secondo prima di accelerare mi disse

“comunque, gliel’ho ridata indietro la quota”

Il tempo di metabolizzare per dire “Cooosssaa?” che lui accelerò e dovetti tenermi a lui per non cadere, ma poi in cuor mio sapevo che lui era un uomo dall’animo gentile e che non avrebbe potuto fare diversamente

“Ma perché” chiesi io dopo un po’ e soprattutto quando rallentò e ci potevamo sentire

“dai poverino, aveva già fatto la sua figura di merda…gli è bastato direi e poi tu l’hai sotterrato quel povero”

“Vabbè avrai pure ragione, ma se l’è meritata”

“sì, dai è vero”

E continuammo il viaggio fino alla spa…ma ad un certo punto ci fermammo in un luogo un po’ riservato perché mi disse

“Ok, ora dovremmo essere molto scaltri”

“perché?”

“perché la spa si trova nell’hotel in cui alloggio e, purtroppo, non riesco a tenere segreti i posti che visito dato che guido una Ferrari”

Around the World - In giro per il MondoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora